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La storia di Giuseppe: come Milano ha unito lo studio alla sua passione
È possibile trasformare la propria passione in lavoro?
Barletta - venerdì 19 novembre 2021
Giuseppe ha 22 anni, laureato in Bocconi in Economia Aziendale e Management. Ha una passione che l'ha accompagnato sin da piccolo e che è diventata il tema della sua tesi di laure: l'Inter.
In risposta a chi definisce la generazione Z come "gioventù bruciata" o senza valori, Giuseppe è sicuro di quello che vuole e cerca di costruirsi da solo un futuro. Si trasferisce a Milano a soli 19 anni, la città che sembra dare le risorse e le occasioni giuste per i più giovani. La definisce una città "europea" più che italiana, colma di stimoli e in cui ha potuto crescere personalmente e professionalmente.
Dice: «Mi piacciono le avventure, mi piace provare qualcosa di nuovo e vedere nuove città. Penso che per un giovane sia veramente importante vedere città e paesi in questo periodo della vita, dove fortunatamente ci sono le condizioni per farlo».
In molti altri articoli di questa rubrica ci siamo occupati di Milano come quel paese delle meraviglie in cui accade tutto: il grande sogno milanese, più che americano.
Nella seconda parte invece, studia il caso Inter, definendolo come "un'impresa di business a 360 gradi (con la famiglia Zhang)". Nella sua visione sono state tre le direzioni che hanno permesso la crescita di questo brand:
Giuseppe sottolinea più volte come questa grande crescita del club sia avvenuta proprio in un periodo di difficoltà, quale quello della pandemia, spingendo il brand in una situazione finanziaria nuova e importante.
In risposta a chi definisce la generazione Z come "gioventù bruciata" o senza valori, Giuseppe è sicuro di quello che vuole e cerca di costruirsi da solo un futuro. Si trasferisce a Milano a soli 19 anni, la città che sembra dare le risorse e le occasioni giuste per i più giovani. La definisce una città "europea" più che italiana, colma di stimoli e in cui ha potuto crescere personalmente e professionalmente.
Dice: «Mi piacciono le avventure, mi piace provare qualcosa di nuovo e vedere nuove città. Penso che per un giovane sia veramente importante vedere città e paesi in questo periodo della vita, dove fortunatamente ci sono le condizioni per farlo».
In molti altri articoli di questa rubrica ci siamo occupati di Milano come quel paese delle meraviglie in cui accade tutto: il grande sogno milanese, più che americano.
Milano e l'Inter: le due passioni di Giuseppe
Milano è per lui l'occasione di realizzarsi come dottore in economia e come tifoso dell'Inter, congiungendo le due cose nella tesi di laurea dal titolo Le direzioni strategiche di crescita di un club di calcio: il caso F.C. Internazionale Milano. In questo progetto parte da una prima analisi di settore considerando i club su una linea temporale e al livello globale. Scrive della fruizione del calcio come "grande spettacolo" e non una semplice partita di pallone. Analizza l'importanza di costruire nuove infrastrutture come stadi di proprietà che accrescono il senso di appartenenza e rendono l'esperienza ancora più immersiva e completa e la comunicazione social che restituisce un contatto diretto e costante con la squadra di appartenenza.Nella seconda parte invece, studia il caso Inter, definendolo come "un'impresa di business a 360 gradi (con la famiglia Zhang)". Nella sua visione sono state tre le direzioni che hanno permesso la crescita di questo brand:
- la costruzione di un nuovo stadio in collaborazione con l'A.C. Milan
- la Comunicazione attraverso l'agenzia di produzione dei contenuti digitali "Inter Media House"
- l'internazionalizzazione del brand con l'entrata nel mercato cinese
Giuseppe sottolinea più volte come questa grande crescita del club sia avvenuta proprio in un periodo di difficoltà, quale quello della pandemia, spingendo il brand in una situazione finanziaria nuova e importante.