Territorio
La spiaggia di Ponente a Barletta, da Water-front a Drain-front
Soluzione alternativa al canale che infesta la spiaggia. Acque bianche o fogna nera? i dubbi restano
Barletta - mercoledì 13 luglio 2011
20.32
Pubblichiamo l'articolo inviatoci da un nostro concittadino attraverso il quale propone una soluzione alternativa al problema, ormai noto, del convogliamento delle acque piovane direttamente in mare tramite un canale che attraversa una parte della spiaggia di Ponente. Dovrebbe trattarsi solo di acque bianche, ma lo scenario che si è presentato a noi durante un recente sopralluogo faceva pensare a tutt'altro. A far da padroni cattivo odore, residui organici e immondizia in quantità, come testimoniano anche le nostre foto.
Di seguito la proposta di Santaniello:
«CI RISIAMO! La situazione puzzolente lungo la spiaggia di Ponente a Barletta anziché migliorare è peggiorata! Anzi è stata istituzionalizzata». Così interviene il nostro concittadino Giuseppe Santaniello proponendo nel contempo una soluzione alternativa al problema, ormai noto, del convogliamento delle acque piovane direttamente in mare tramite un canale che attraversa una parte della spiaggia di Ponente. Dovrebbe trattarsi solo di acque bianche, ma lo scenario che si è presentato a noi durante un recente sopralluogo faceva pensare a tutt'altro. A far da padroni cattivo odore, residui organici e immondizia in quantità, come testimoniano anche le nostre foto. Santaniello continua: «Nel mare attualmente confluiscono acque di fogne putride in quanto i depuratore principale non funziona e dal 2008 non è stato collaudato . A Trinitapoli sì, a Barletta città capoluogo no! Nello scorso anno poi, con un progetto finanziato dalla Comunità Europea. È stata completata la rete fognaria per lo smaltimento delle acque reflue del rione Maranco e della zona commerciale di via Foggia con l'interramento del canale collettore principale lungo la litoranea e lo sversamento della fogna sulla spiaggia con tre grosse tubature che si sono aggiunte ai canali già esistenti. Ma chi ha collaudato questo impianto!».
«Il piano – base di queste tre imboccature è al di sotto del livello del mare per cui le acque non defluiscono e si è creato un grande invaso a cielo aperto abbastanza profondo, fortunatamente recintato con filo spinato, nel quale confluiscono anche le acque del mare. Quindi un grosso stagno putrido e maleodorante alimentato da una parte delle acque di fogna e dall'altra parte da quelle del mare, ricettacolo di sporcizie, insetti e zanzare. Mancano solo i fenicotteri rosa! Perché non disporre la chiusura di tutti questi canali ed il convogliamento delle acque e di quelle del depuratore, anziché in mare, in quel vicino collettore alla periferia del centro abitato in contrada Madonna del Petto? Questo collettore, costruito alcuni anni orsono anche con i fondi della Comunità Europea, è attualmente vuoto e se le acque convogliate dai canali, come proposto, sono effettivamente sorgive e depurate, come ci vogliono far credere, possono essere in tal modo più controllate ed utilizzate in agricoltura per uso irriguo. Non si è ancora capito che la spiaggia di Barletta, una larga fascia di cinque chilometri di sabbia finissima, è una risorsa naturale di notevole potenziale valore e potrebbe costituire il volano dello sviluppo turistico della città, cosa che invece ha ben capito il sindaco Carlucci di Margherita di Savoia (80 stabilimenti balneari). Dove è finito il progetto Ambasz del water front? Quando vedremo a Barletta l'assegnazione almeno di una sola vela come è avvenuto quest'anno a Margherita ed a Trani?».
Di seguito la proposta di Santaniello:
«CI RISIAMO! La situazione puzzolente lungo la spiaggia di Ponente a Barletta anziché migliorare è peggiorata! Anzi è stata istituzionalizzata». Così interviene il nostro concittadino Giuseppe Santaniello proponendo nel contempo una soluzione alternativa al problema, ormai noto, del convogliamento delle acque piovane direttamente in mare tramite un canale che attraversa una parte della spiaggia di Ponente. Dovrebbe trattarsi solo di acque bianche, ma lo scenario che si è presentato a noi durante un recente sopralluogo faceva pensare a tutt'altro. A far da padroni cattivo odore, residui organici e immondizia in quantità, come testimoniano anche le nostre foto. Santaniello continua: «Nel mare attualmente confluiscono acque di fogne putride in quanto i depuratore principale non funziona e dal 2008 non è stato collaudato . A Trinitapoli sì, a Barletta città capoluogo no! Nello scorso anno poi, con un progetto finanziato dalla Comunità Europea. È stata completata la rete fognaria per lo smaltimento delle acque reflue del rione Maranco e della zona commerciale di via Foggia con l'interramento del canale collettore principale lungo la litoranea e lo sversamento della fogna sulla spiaggia con tre grosse tubature che si sono aggiunte ai canali già esistenti. Ma chi ha collaudato questo impianto!».
«Il piano – base di queste tre imboccature è al di sotto del livello del mare per cui le acque non defluiscono e si è creato un grande invaso a cielo aperto abbastanza profondo, fortunatamente recintato con filo spinato, nel quale confluiscono anche le acque del mare. Quindi un grosso stagno putrido e maleodorante alimentato da una parte delle acque di fogna e dall'altra parte da quelle del mare, ricettacolo di sporcizie, insetti e zanzare. Mancano solo i fenicotteri rosa! Perché non disporre la chiusura di tutti questi canali ed il convogliamento delle acque e di quelle del depuratore, anziché in mare, in quel vicino collettore alla periferia del centro abitato in contrada Madonna del Petto? Questo collettore, costruito alcuni anni orsono anche con i fondi della Comunità Europea, è attualmente vuoto e se le acque convogliate dai canali, come proposto, sono effettivamente sorgive e depurate, come ci vogliono far credere, possono essere in tal modo più controllate ed utilizzate in agricoltura per uso irriguo. Non si è ancora capito che la spiaggia di Barletta, una larga fascia di cinque chilometri di sabbia finissima, è una risorsa naturale di notevole potenziale valore e potrebbe costituire il volano dello sviluppo turistico della città, cosa che invece ha ben capito il sindaco Carlucci di Margherita di Savoia (80 stabilimenti balneari). Dove è finito il progetto Ambasz del water front? Quando vedremo a Barletta l'assegnazione almeno di una sola vela come è avvenuto quest'anno a Margherita ed a Trani?».