Politica
La spending review secondo Maffei: “Puniscine uno per educarne cento”
Il taglio dei dirigenti e il caso Scommegna. Nuove norme anche per il Cda Barsa
Barletta - giovedì 12 luglio 2012
12.26
Il Sindaco Maffei, con uno scarno comunicato stampa, annuncia la fine del rapporto di lavoro di quattro dei suoi dirigenti a tempo determinato: la dottoressa Donno (Appalti), la dottoressa Scommegna (Attività produttive) l'ing. Pierro (Lavori Pubblici), l'avv. Palmiotti (Avvocatura comunale). In tempi di spending review nulla di strano. Salvo che questa scelta improvvisa arriva dopo una serie infinita di proroghe per tutti i dirigenti a tempo determinato. Invece di bandire, come previsto dalla legge, un regolare concorso. Quando poi un provvedimento riguarda solo alcuni tra coloro che potevano essere interessati, i dubbi si moltiplicano. Perché proprio questi quattro dirigenti?
"Puniscine uno per educarne cento". Questo slogan lapidario, questo truce riassunto di un certo modello di comportamento bellico e politico allo stesso tempo, viene da lontano. Da Lenin passa a Mao, ma in Italia diventa tristemente famoso per l'utilizzo che ne fecero le Brigate Rosse. L'idea che sta al fondo di questo slogan è: ognuno, prima e oltre che una singola persona, è un simbolo. Quel simbolo, quando venga colpito, ferito, punito appunto, diviene immediatamente un monito per tutti coloro che si trovano nelle sue stesse condizioni.
La dottoressa Santa Scommegna, ad esempio, è da anni dirigente al settore Attività produttive. Non è passato molto tempo da quando, in occasione della presentazione di un regolamento per un bando regionale, la dottoressa Scommegna è stata oggetto di lodi da parte dell'assessore regionale Gentile, del consigliere regionale Caracciolo e, ça va sans dire, del Sindaco Maffei. Che ha vantato le magnifiche sorti e progressive del settore diretto dalla dirigente oggi defenestrata. La stessa dirigente che, al momento della riconferma di Maffei, rifiutò di prendere per sé anche il settore Cultura per non cedere a una condizione capestro. Settore cultura in cambio di un contratto da consulente alla da taluni contestatissima dottoressa Angiuli, a cui era appena stato revocato l'incarico da dirigente di quel settore. Per la cronaca: il settore cultura fu affidato a un altro dirigente (oggi riconfermato) che prontamente concesse quell'incarico di consulenza alla dottoressa Angiuli.
Si tratta certamente di coincidenze. Ma tanti indizi, spesso, fanno una prova. Ma siamo certi che a questo comunicato stampa, seguiranno dichiarazioni molto più esaustive del primo cittadino. A quelle dichiarazioni ci affidiamo per una comprensione di un quadro al momento assai confuso. Un'altra tegola si abbatte nel frattempo sulla fragile maggioranza che sostiene Maffei. Sempre ai provvedimenti legati alla spending review si ricollega una norma che modificherà, per quanto riguarda Barletta, la composizione del Cda della Barsa. Il consiglio di amministrazione sarà ridotto a tre membri, due dei quali dovranno essere funzionari dell'amministrazione pubblica. In alternativa a questo schema si potrà ricorrere a un amministratore unico. In entrambi i casi molti appetiti rimarranno inappagati.
"Puniscine uno per educarne cento". Questo slogan lapidario, questo truce riassunto di un certo modello di comportamento bellico e politico allo stesso tempo, viene da lontano. Da Lenin passa a Mao, ma in Italia diventa tristemente famoso per l'utilizzo che ne fecero le Brigate Rosse. L'idea che sta al fondo di questo slogan è: ognuno, prima e oltre che una singola persona, è un simbolo. Quel simbolo, quando venga colpito, ferito, punito appunto, diviene immediatamente un monito per tutti coloro che si trovano nelle sue stesse condizioni.
La dottoressa Santa Scommegna, ad esempio, è da anni dirigente al settore Attività produttive. Non è passato molto tempo da quando, in occasione della presentazione di un regolamento per un bando regionale, la dottoressa Scommegna è stata oggetto di lodi da parte dell'assessore regionale Gentile, del consigliere regionale Caracciolo e, ça va sans dire, del Sindaco Maffei. Che ha vantato le magnifiche sorti e progressive del settore diretto dalla dirigente oggi defenestrata. La stessa dirigente che, al momento della riconferma di Maffei, rifiutò di prendere per sé anche il settore Cultura per non cedere a una condizione capestro. Settore cultura in cambio di un contratto da consulente alla da taluni contestatissima dottoressa Angiuli, a cui era appena stato revocato l'incarico da dirigente di quel settore. Per la cronaca: il settore cultura fu affidato a un altro dirigente (oggi riconfermato) che prontamente concesse quell'incarico di consulenza alla dottoressa Angiuli.
Si tratta certamente di coincidenze. Ma tanti indizi, spesso, fanno una prova. Ma siamo certi che a questo comunicato stampa, seguiranno dichiarazioni molto più esaustive del primo cittadino. A quelle dichiarazioni ci affidiamo per una comprensione di un quadro al momento assai confuso. Un'altra tegola si abbatte nel frattempo sulla fragile maggioranza che sostiene Maffei. Sempre ai provvedimenti legati alla spending review si ricollega una norma che modificherà, per quanto riguarda Barletta, la composizione del Cda della Barsa. Il consiglio di amministrazione sarà ridotto a tre membri, due dei quali dovranno essere funzionari dell'amministrazione pubblica. In alternativa a questo schema si potrà ricorrere a un amministratore unico. In entrambi i casi molti appetiti rimarranno inappagati.