Cronaca
La società proprietaria di "Monella Vagabonda" contro impiegato licenziato
Concorrenza sleale, il 30enne barlettano avrebbe leso la Gielle srl
Barletta - venerdì 18 ottobre 2013
L'ha licenziato e denunciato per lo stesso motivo: concorrenza sleale. E la polizia giudiziaria ha bussato alla porta del suo domicilio per verificare se si sia impossessato dei dati di fornitori, clienti, di modellistica ed altro ancora del cosiddetto know-how della Gielle srl, la società barlettana che opera nel settore delle vendita e della distribuzione di capi d'abbigliamento e titolare del marchio Monella Vagabonda.
Presunto infedele impiegato un trentenne barlettano per cui nella denuncia della Gielle si ipotizzano i reati di rivelazione di segreti industriali, danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici, appropriazione indebita; con l'aggravante d'aver commesso il fatto con abuso di prestazione d'opera.
L'indagine è coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Trani Antonio Savasta che ora attende l'esito della perquisizione per valutare la direzione che dovrà prendere l'inchiesta. L'ex dipendente sino agli inizi di Giugno è stato impiegato amministrativo, addetto al controllo dei clienti e delle vendite. Nell'ambito del rapporto fiduciario con l'amministratore della Gielle, lo convinse anche ad aprire un sito per la vendita di prodotti on line, tra cui quelli con marchio Juventus F.C., Milan, Roma. Ed è stato lo stesso amministratore a scoprire che "il suo presunto fedelissimo dipendente aveva aperto sin da settembre 2011 un sito direttamente concorrenziale col quale all'insaputa della Gielle vendeva gli stessi articoli commercializzati dalla Gielle, utilizzando i canali fornitori-clienti". All'atto del licenziamento al dipendente fu ordinato di restituire il telefonino ed il pc aziendale assegnato in uso esclusivo. Ma l'ex impiegato avrebbe atteso un giorno prima di riconsegnare il cellulare da cui avrebbe cancellato i dati.
Inoltre, in occasione della riconsegna del telefonino, sarebbe tornato in quello che era il suo ufficio e avrebbe "cancellato e probabilmente ricopiato tutti i dati del computer aziendale, arrecando un gravissimo danno alla Gielle". Nella denuncia-querela si afferma pure che il giovane è socio accomandante di una Sas, con stessi interessi imprenditoriali della Gielle, di cui, dunque, figura socio di capitali. Evidentemente, secondo l'amministratore della Gielle, si è spinto oltre.
Presunto infedele impiegato un trentenne barlettano per cui nella denuncia della Gielle si ipotizzano i reati di rivelazione di segreti industriali, danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici, appropriazione indebita; con l'aggravante d'aver commesso il fatto con abuso di prestazione d'opera.
L'indagine è coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Trani Antonio Savasta che ora attende l'esito della perquisizione per valutare la direzione che dovrà prendere l'inchiesta. L'ex dipendente sino agli inizi di Giugno è stato impiegato amministrativo, addetto al controllo dei clienti e delle vendite. Nell'ambito del rapporto fiduciario con l'amministratore della Gielle, lo convinse anche ad aprire un sito per la vendita di prodotti on line, tra cui quelli con marchio Juventus F.C., Milan, Roma. Ed è stato lo stesso amministratore a scoprire che "il suo presunto fedelissimo dipendente aveva aperto sin da settembre 2011 un sito direttamente concorrenziale col quale all'insaputa della Gielle vendeva gli stessi articoli commercializzati dalla Gielle, utilizzando i canali fornitori-clienti". All'atto del licenziamento al dipendente fu ordinato di restituire il telefonino ed il pc aziendale assegnato in uso esclusivo. Ma l'ex impiegato avrebbe atteso un giorno prima di riconsegnare il cellulare da cui avrebbe cancellato i dati.
Inoltre, in occasione della riconsegna del telefonino, sarebbe tornato in quello che era il suo ufficio e avrebbe "cancellato e probabilmente ricopiato tutti i dati del computer aziendale, arrecando un gravissimo danno alla Gielle". Nella denuncia-querela si afferma pure che il giovane è socio accomandante di una Sas, con stessi interessi imprenditoriali della Gielle, di cui, dunque, figura socio di capitali. Evidentemente, secondo l'amministratore della Gielle, si è spinto oltre.