La città
La memoria agli smemorati, non ai sindacati
Il perbenismo della Cgil, la dignità del comitato Madonna della Sfida. Le vittime non hanno colore politico
Barletta - mercoledì 9 maggio 2012
14.43
Si è tenuto nella chiesa di S.Luca, a Venezia, il Giorno della Memoria, per onorare tutte le 378 vittime del terrorismo, che saranno commemorate a livello nazionale il 9 maggio. Tra queste vittime c'è anche il maresciallo Francesco Di Cataldo, ucciso nel 1978 dalle brigate rosse. Durante questa giornata, si è tenuta una cerimonia religiosa presso la chiesa di San Luca, a Venezia. Il Comitato "Cerimonia Madonna della Sfida" in collaborazione con l'Associazione Nazionale Polizia Penitenziaria, ricordato con dignità le vittime del terrorismo. La commemorazione non aveva colori politici, nemmeno bandiere di sindacati di categoria, era totalmente apolitica.
Invece, Il primo maggio, a Barletta, la Cgil si è appropriata delle vittime del crollo, commemorazione dai toni politici. Forse, il sindaco Maffei ha preferito evitare di presenziare, per non fare parte del millantato "serpentone rosso", che in realtà contava pochi partecipanti, e che era in realtà una "lucertolina rossa".Ogni partecipante sventolava al meno una bandiera, alla testa del corteo i dirigenti, con facce contrite, a seconda del momento.
Finito il discorso rituale,in cui la Cgil ha aggiunto che si costituirà parte civile nel processo per l'accertamento delle responsabilità del crollo, tutti a casa, ma sarebbe utile sapere se le vittime del crollo sapevano dell'esistenza dei sindacati, o se i sindacati fossero a conoscenza di queste lavoratrici. Sarebbe meglio tutelare i lavoratori mentre sono vivi.
La memoria di tutte le vittime è dedicata agli smemorati, non solo ai sindacati.
Invece, Il primo maggio, a Barletta, la Cgil si è appropriata delle vittime del crollo, commemorazione dai toni politici. Forse, il sindaco Maffei ha preferito evitare di presenziare, per non fare parte del millantato "serpentone rosso", che in realtà contava pochi partecipanti, e che era in realtà una "lucertolina rossa".Ogni partecipante sventolava al meno una bandiera, alla testa del corteo i dirigenti, con facce contrite, a seconda del momento.
Finito il discorso rituale,in cui la Cgil ha aggiunto che si costituirà parte civile nel processo per l'accertamento delle responsabilità del crollo, tutti a casa, ma sarebbe utile sapere se le vittime del crollo sapevano dell'esistenza dei sindacati, o se i sindacati fossero a conoscenza di queste lavoratrici. Sarebbe meglio tutelare i lavoratori mentre sono vivi.
La memoria di tutte le vittime è dedicata agli smemorati, non solo ai sindacati.