Politica
La Invencible Armada è andata a picco
Solo 3500 persone alle Primarie di domenica. La città è stanca di questa classe dirigente
Barletta - lunedì 26 novembre 2012
12.23
La Invencible Armada è andata a picco. Esattamente come capitò a Filippo II nello scontro per l'egemonia con Elisabetta I, ieri la grande ammucchiata per Bersani a Barletta ha fallito. Probabilmente oggi a Bari voleranno scrivanie. Già ci si immagina la scena. Emiliano riceverà una delegazione che si muoverà rigorosamente in pullman da Barletta. Provate a metterli in fila. 14 consiglieri comunali, 3 consiglieri regionali, 2 consiglieri provinciali, un sindaco dimissionato, 11 assessori (5 della giunta balneare, 6 della giunta definitiva), 2 membri del Cda della Barsa, 2 della Casa di riposo, 5 segretari con relative segreterie e direttivi. Tutto questo ha condotto al brillante risultato di 1464 voti per Bersani. Se, come è usuale, i succitati personaggi si presenteranno con i tagliandi delle primarie al Sindaco di Bari, ognuno avrà tra le mani (vado per eccesso) una decina di tagliandi. Una potenza di fuoco da esercito straccione.
A Barletta ieri hanno votato 3590 persone. Una città di quasi 100mila abitanti, con oltre 40mila elettori, governata da quasi vent'anni dal centrosinistra. Una città in cui, un anno e mezzo fa, alle primarie per il candidato Sindaco votarono 10mila persone. Alle scorse primarie per la premiership i votanti superarono le 6mila unità. Senza andare troppo lontano nel tempo al congresso del Pd gli iscritti erano oltre 3mila. Una debacle.
Fermo restando che il vero Drake (per rimanere al parallelo con lo scontro tra Spagna e Inghilterra) a Barletta è stato l'astensione, Vendola è andato discretamente bene. Vendola, nonostante Vendola, ha raggiunto quota 1262 voti. Ben lontano dai plebisciti di altri centri pugliesi, al di sotto della media regionale, ma ben al di sopra del magro risultato nazionale. Vendola nonostante Vendola, si diceva, vista la scarsa considerazione che il Presidente della Regione ha dedicato a questo territorio. Non sappiamo se per disinteresse da parte sua o se per inesistente incisività dei rappresentanti di Barletta in Regione.
Ma il messaggio di ieri è uno solo. Di fronte a un voto politico, questo gruppo dirigente dimostra tutta la propria inadeguatezza. Sono tigri di cartapesta. Se l'invito all'astensione ha funzionato, vuol dire che la capacità di mobilitazione dei notabili è ridotta al lumicino. Era solo un esperimento. Un test. Ma il test dimostra che si possono battere. La città è stanca di loro.
A Barletta ieri hanno votato 3590 persone. Una città di quasi 100mila abitanti, con oltre 40mila elettori, governata da quasi vent'anni dal centrosinistra. Una città in cui, un anno e mezzo fa, alle primarie per il candidato Sindaco votarono 10mila persone. Alle scorse primarie per la premiership i votanti superarono le 6mila unità. Senza andare troppo lontano nel tempo al congresso del Pd gli iscritti erano oltre 3mila. Una debacle.
Fermo restando che il vero Drake (per rimanere al parallelo con lo scontro tra Spagna e Inghilterra) a Barletta è stato l'astensione, Vendola è andato discretamente bene. Vendola, nonostante Vendola, ha raggiunto quota 1262 voti. Ben lontano dai plebisciti di altri centri pugliesi, al di sotto della media regionale, ma ben al di sopra del magro risultato nazionale. Vendola nonostante Vendola, si diceva, vista la scarsa considerazione che il Presidente della Regione ha dedicato a questo territorio. Non sappiamo se per disinteresse da parte sua o se per inesistente incisività dei rappresentanti di Barletta in Regione.
Ma il messaggio di ieri è uno solo. Di fronte a un voto politico, questo gruppo dirigente dimostra tutta la propria inadeguatezza. Sono tigri di cartapesta. Se l'invito all'astensione ha funzionato, vuol dire che la capacità di mobilitazione dei notabili è ridotta al lumicino. Era solo un esperimento. Un test. Ma il test dimostra che si possono battere. La città è stanca di loro.