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La Francia lo celebra, Barletta lo snobba
Francesco Lotoro, pianista barlettano, a cui la Francia rende omaggio. Pubblicato un libro sulla preziosa avventura musicale del maestro
Barletta - domenica 21 ottobre 2012
Francesco Lotoro, pianista ebreo di Barletta, 48, ha trascorso gli ultimi 23 anni viaggiando in Europa, Stati Uniti e Israele, per ritrovare, studiare, archiviare e registrare 4000 opere e 13000 documenti musicali, scritti nei campi di concentramento dal 1933 al 1945, pubblicati col titolo "Enciclopedia discografica della musica concentrazionaria KZ MUSIK" (24 CD e 1 libro). In occasione di questa uscita discografica, lo abbiamo intervistato. Il prof. Lotoro ha dovuto sobbarcarsi la maggior parte delle spese per le ricerche, l'unico aiuto economico è arrivato dalla Regione Puglia, Barletta si è disinteressata completamente al progetto del maestro, il quale, forse, non aveva interlocutori disposti ad ascoltarlo e a finanziarlo.
Purtroppo, nessuno è profeta in patria e il prof. Lotoro ne è l'esempio lampante, in una città, dove il direttore artistico del teatro "Curci", Segio Maifredi, preferisce andare sul sicuro, con un cartellone in cui imperversano i comici, Vinicio Capossela e un pochino di jazz, mentre il dirigente dei servizi culturali,ing. Bernardini, forse ignora chi sia Francesco Lotoro. Nel resto d'Europa, negli Stati Uniti, il prof. Lotoro è intervistato e consultato per la preziosa ricerca e catalogazione musicale. Questi manoscritti, hanno bisogno di una biblioteca essere catalogati e conservati, e i paesi esteri, interessati ad offrire uno spazio per archiviarle non mancano, invece a Barletta manca l'interesse.
In Francia, nazione più sensibile agli sforzi di questo testardo pianista barlettano, è stato scritto un libro su questa sua avventura. L'autore è lo scrittore e giornalista Thomas Saintourens, diplomato all'IEP di Bordeaux e alla scuola di giornalismo dell'IEP di Parigi, il titolo del libro è "Le Maestro".
Il libro su Lotoro e sulla sua ricerca della musica dei Lager è stato presentato nei giorni scorsi alla Fiera del Libro di Francoforte e si appresta ad essere tradotto in tedesco, inglese e italiano. Chissà se questo libro, sarà mai presentato a Barletta.
Purtroppo, nessuno è profeta in patria e il prof. Lotoro ne è l'esempio lampante, in una città, dove il direttore artistico del teatro "Curci", Segio Maifredi, preferisce andare sul sicuro, con un cartellone in cui imperversano i comici, Vinicio Capossela e un pochino di jazz, mentre il dirigente dei servizi culturali,ing. Bernardini, forse ignora chi sia Francesco Lotoro. Nel resto d'Europa, negli Stati Uniti, il prof. Lotoro è intervistato e consultato per la preziosa ricerca e catalogazione musicale. Questi manoscritti, hanno bisogno di una biblioteca essere catalogati e conservati, e i paesi esteri, interessati ad offrire uno spazio per archiviarle non mancano, invece a Barletta manca l'interesse.
In Francia, nazione più sensibile agli sforzi di questo testardo pianista barlettano, è stato scritto un libro su questa sua avventura. L'autore è lo scrittore e giornalista Thomas Saintourens, diplomato all'IEP di Bordeaux e alla scuola di giornalismo dell'IEP di Parigi, il titolo del libro è "Le Maestro".
Il libro su Lotoro e sulla sua ricerca della musica dei Lager è stato presentato nei giorni scorsi alla Fiera del Libro di Francoforte e si appresta ad essere tradotto in tedesco, inglese e italiano. Chissà se questo libro, sarà mai presentato a Barletta.