Eventi
"La foresta che muove" e ispira: ottimi riscontri per la sesta edizione del TEDx Barletta
Il palco del Teatro Curci ha ospitato ospiti e speaker intervenuti su vari focus: dalla comunicazione all'economia
Barletta - lunedì 21 ottobre 2024
Dal Castello all'elegante palco del Teatro Curci: così si è trasformata la cornice che ha accolto, nella serata di sabato, l'evento principale della sesta edizione del TEDx Barletta. Da ormai sei anni, dunque, l'organizzazione del main event e dei workshop che lo precedono è interamente curata da gruppo di giovanissimi barlettani che, ispirandosi al progetto del TED - un'organizzazione no profit sorta nella Silicon Valley negli anni Ottanta, animata dall'obiettivo di diffondere idee di valore - hanno dato vita al TEDx Barletta, un programma di eventi locali ed auto-organizzati, che, nel tempo, hanno avuto una cassa di risonanza sempre più ampia tanto da ospitare, in ogni appuntamento, un pubblico eterogeneo nel target e soprattutto nella provenienza geografica accomunato dalla voglia di immergersi nella riflessione e lasciarsi ispirare.
Per quest'ultima edizione, il tema scelto è stato "la foresta che muove", una foresta che incarna una comunità attiva che combatte per il riconoscimento e la difesa dei propri diritti, che auspica al cambiamento e che diffonde idee abbattendo qualsiasi linea di demarcazione. Host della serata Marco Guacci, primo a calcare il palco Francesco Giorgino, vice direttore e conduttore del Tg1, professore di comunicazione e marketing presso l'università LUISS, studioso di scienze sociali. Ai nostri microfoni Giorgino afferma: "Per delineare nel concreto il main team di questa sera ho scelto di partire dal tratteggiare al pubblico l'immagine della società post-moderna, di cosa rappresenti vivere quella che Marc Augè definisce tarda modernità. Mi sono poi concentrato sull'idea di trovare una risposta ad una domanda che io considero cruciale nonché se in quest'era prevalga la persona o l'io sociale, e poi il mio sguardo si è rivolto all'attribuire un significato alla parola comunicazione oggi".
È seguito l'intervento della designer ed imprenditrice Francesca Nori che ha parlato di economia circolare. Nori ha riportato al pubblico la sua esperienza di vita, descrivendosi come figlia di proprietari di una sartoria cine-teatrale, una bambina con un grande spirito di osservazione e che, con gli anni, ha maturato la convinzione che "tutto ciò che è vivo è malleabile, che prende forma in uno spazio mille volte grazie al processo di creazione".
Proprio questa convinzione l'ha portata ad intraprendere un progetto di economia circolare in cui ha ridato vita a scarti inutilizzati di bucce di ananas per la creazione di nuovi materiali. Proprio così, Noti, racconta la nascita di Verabuccia il brand che la stessa ha fondato con la collaborazione di Fabrizio Moiani.
Managing editor e vice president partnership per l'Eurpoa, terza speaker in questa sesta edizione Virginia Padovese. Dal 2018, dopo aver conseguito la laurea in Scienze della comunicazione e aver accettato incarichi lavorativi in varie parti del mondo, Padovese si è trasferita a New York in cui, con il team di News guard, ha cominciato ad occuparsi di disinformazione.
Afferma: "La foresta che vorrei cercare di muovere è quella che si occupa dell'addestramento dei dei sistemi di intelligenza artificiale. Negli ultimi anni io e il mio team abbiamo lavorato sodo per identificare e tracciare i rischi che l'intelligenza artificiale ha portato nell'ecosistema dell'informazione." E aggiunge: "Sono convinta che l'intelligenza artificiale abbia enormi potenzialità e molti limiti, nostro compito è lavorare per renderla più affidabile per chi l'adopera mediante, per esempio, addestramento delle macchine."
Primo talk doppio della serata quello di Alvisi e Kirimoto, due architetti che, nei loro progetti in studio, hanno deciso di fondere la sensibilità italiana e quella giapponese. Entrambi parlando della natura si rifanno all'idea giapponese di bellezza che descrivono sempre come qualcosa di imperfetto che diviene perfetto solo nell'unione. Lo speech è proseguito con un excursus dei principali lavori degli architetti come gli uffici direzionali a Chicago, l'Educational Center nell'ospedale pediatrico di Firenze, luoghi nei quali la bellezza della natura si unisce all'architettura.
"Ho analizzato il tema della foresta che si muove e ho voluto darne un'accezione negativa. La foresta è la mia mente, un deserto con qualche germoglio che rappresenta l'inquietudine esistenziale", dichiara Claudio Losghi Ranieri che, seduto difronte al pubblico, ha terminato in diretta un'illustrazione. A parlare Simone, voce narrante della poesia composta da Losghi Ranieri che afferma:" Lavorare con Claudio mi ha entusiasmato, era la prima volta che prestavo la mia voce per la lettura di una poesia e sono stato molto contento di poterlo fare per questo componimento che coniuga un forte impatto civile ad ironia e rabbia per il forte degrado ambientale:"
Calca il palco del TEDx Barletta, il professor Francesco Paolo de Ceglia. Docente universitario, scrittore, divulgatore il suo speech si è incentrato sul tema dei vampiri.
"La gente- sostiene-afferma che fossimo diventati tutti vampiri quando non vi era la possibilità di parlare di se, quando si moriva, quando capitava qualcosa di negativo alla città. Oggi chi sono i vampiri? I vampiri sono coloro che non possono parlare di se stessi, che muoiono nei conflitti, le vittime di femminicidio."
È stato poi il turno di un altro docente universitario, il professor Alessandro Giammei: "La metafora della foresta mi è tornata utile per riflettere sul genere maschile". Non sono mancate nell'evento esibizioni canore. Primi ad esibirsi I LEGNO, duo musicale toscano, e Leonardo Lamacchia, cantautore e performer.
"Siamo molto soddisfatti di come sia andato l'evento" - sostiene Elio Palumbieri, organizzatore e licensee TEDxBarletta -"il tema scelto ha consentito la creazione di un contesto da sogno ed anche di fornire una serie di spunti agli artisti e al pubblico che, ogni anno, è la nostra soddisfazione più grande". Immancabile la presenza del primo cittadino Cosimo Cannito, estremamente soddisfatto dell'evento e piacevolmente sorpreso della presenza di una larga parte di giovani impegnati nell'organizzazione dell'evento e i fruitori dello stesso.
Per quest'ultima edizione, il tema scelto è stato "la foresta che muove", una foresta che incarna una comunità attiva che combatte per il riconoscimento e la difesa dei propri diritti, che auspica al cambiamento e che diffonde idee abbattendo qualsiasi linea di demarcazione. Host della serata Marco Guacci, primo a calcare il palco Francesco Giorgino, vice direttore e conduttore del Tg1, professore di comunicazione e marketing presso l'università LUISS, studioso di scienze sociali. Ai nostri microfoni Giorgino afferma: "Per delineare nel concreto il main team di questa sera ho scelto di partire dal tratteggiare al pubblico l'immagine della società post-moderna, di cosa rappresenti vivere quella che Marc Augè definisce tarda modernità. Mi sono poi concentrato sull'idea di trovare una risposta ad una domanda che io considero cruciale nonché se in quest'era prevalga la persona o l'io sociale, e poi il mio sguardo si è rivolto all'attribuire un significato alla parola comunicazione oggi".
È seguito l'intervento della designer ed imprenditrice Francesca Nori che ha parlato di economia circolare. Nori ha riportato al pubblico la sua esperienza di vita, descrivendosi come figlia di proprietari di una sartoria cine-teatrale, una bambina con un grande spirito di osservazione e che, con gli anni, ha maturato la convinzione che "tutto ciò che è vivo è malleabile, che prende forma in uno spazio mille volte grazie al processo di creazione".
Proprio questa convinzione l'ha portata ad intraprendere un progetto di economia circolare in cui ha ridato vita a scarti inutilizzati di bucce di ananas per la creazione di nuovi materiali. Proprio così, Noti, racconta la nascita di Verabuccia il brand che la stessa ha fondato con la collaborazione di Fabrizio Moiani.
Managing editor e vice president partnership per l'Eurpoa, terza speaker in questa sesta edizione Virginia Padovese. Dal 2018, dopo aver conseguito la laurea in Scienze della comunicazione e aver accettato incarichi lavorativi in varie parti del mondo, Padovese si è trasferita a New York in cui, con il team di News guard, ha cominciato ad occuparsi di disinformazione.
Afferma: "La foresta che vorrei cercare di muovere è quella che si occupa dell'addestramento dei dei sistemi di intelligenza artificiale. Negli ultimi anni io e il mio team abbiamo lavorato sodo per identificare e tracciare i rischi che l'intelligenza artificiale ha portato nell'ecosistema dell'informazione." E aggiunge: "Sono convinta che l'intelligenza artificiale abbia enormi potenzialità e molti limiti, nostro compito è lavorare per renderla più affidabile per chi l'adopera mediante, per esempio, addestramento delle macchine."
Primo talk doppio della serata quello di Alvisi e Kirimoto, due architetti che, nei loro progetti in studio, hanno deciso di fondere la sensibilità italiana e quella giapponese. Entrambi parlando della natura si rifanno all'idea giapponese di bellezza che descrivono sempre come qualcosa di imperfetto che diviene perfetto solo nell'unione. Lo speech è proseguito con un excursus dei principali lavori degli architetti come gli uffici direzionali a Chicago, l'Educational Center nell'ospedale pediatrico di Firenze, luoghi nei quali la bellezza della natura si unisce all'architettura.
"Ho analizzato il tema della foresta che si muove e ho voluto darne un'accezione negativa. La foresta è la mia mente, un deserto con qualche germoglio che rappresenta l'inquietudine esistenziale", dichiara Claudio Losghi Ranieri che, seduto difronte al pubblico, ha terminato in diretta un'illustrazione. A parlare Simone, voce narrante della poesia composta da Losghi Ranieri che afferma:" Lavorare con Claudio mi ha entusiasmato, era la prima volta che prestavo la mia voce per la lettura di una poesia e sono stato molto contento di poterlo fare per questo componimento che coniuga un forte impatto civile ad ironia e rabbia per il forte degrado ambientale:"
Calca il palco del TEDx Barletta, il professor Francesco Paolo de Ceglia. Docente universitario, scrittore, divulgatore il suo speech si è incentrato sul tema dei vampiri.
"La gente- sostiene-afferma che fossimo diventati tutti vampiri quando non vi era la possibilità di parlare di se, quando si moriva, quando capitava qualcosa di negativo alla città. Oggi chi sono i vampiri? I vampiri sono coloro che non possono parlare di se stessi, che muoiono nei conflitti, le vittime di femminicidio."
È stato poi il turno di un altro docente universitario, il professor Alessandro Giammei: "La metafora della foresta mi è tornata utile per riflettere sul genere maschile". Non sono mancate nell'evento esibizioni canore. Primi ad esibirsi I LEGNO, duo musicale toscano, e Leonardo Lamacchia, cantautore e performer.
"Siamo molto soddisfatti di come sia andato l'evento" - sostiene Elio Palumbieri, organizzatore e licensee TEDxBarletta -"il tema scelto ha consentito la creazione di un contesto da sogno ed anche di fornire una serie di spunti agli artisti e al pubblico che, ogni anno, è la nostra soddisfazione più grande". Immancabile la presenza del primo cittadino Cosimo Cannito, estremamente soddisfatto dell'evento e piacevolmente sorpreso della presenza di una larga parte di giovani impegnati nell'organizzazione dell'evento e i fruitori dello stesso.