La città
La fontana delle aspettative
La storico e fortunato ritrovamento a piazza Marina in attesa di una decisione
Barletta - lunedì 15 febbraio 2010
19.30
La storia si ripete: quello che potrebbe essere un nuovo vanto per la città di Barletta si trasforma nell'ennesimo infortunio per la nostra amministrazione comunale.
A far da sfortunata protagonista di questa vicenda è la cinquecentesca fontana sita al di sotto della rotatoria di piazza Marina scoperta nel 2008 ed in attesa di una adeguata sistemazione; incautamente si è pensato di proteggerla coprendola con assi di legno e delimitandola con transenne e recinzioni di metallo. Ciò sembra aver fatto dimenticare a chi di dovere l'importanza turistica, economica e storica che può avere il suo restauro e la sua esposizione e onestamente non siamo nuovi a questo tipo di trattamento che riguarda tanti punti di interesse e di forza della nostra città che per cattiva ventura non vengono rivalutati e sfruttati, rischiando di veder cadere nell'oblio dei ricordi tutti quei tesori che ornavano la capitale del mezzogiorno italiano (come, giova ricordare, era considerata la nostra città in tempi ormai troppo lontani).
E come se non bastasse v'è la totale noncuranza dei nostri concittadini che usano questo cantiere come immondezzaio, buttandoci dentro di tutto. Pacchi di sigarette, lattine fino all'abbandono di un pneumatico dismesso di auto.
E allora la storia si ripete. Sovente è noto lo scempio a cui giornalmente i cittadini meno coscienzosi sottopongono le nostre strade e i nostri muri, ignari del più elementare senso civico. Stiamo molto attenti, perché la storia non perdona quella cittadinanza sprezzante del proprio patrimonio artistico e storico di cui spesso Amministrazione e cittadini stessi si fanno testimoni. Rischiamo di rivelarci non più come fieri amanti ma solo come vili millantatori di quella storia che dovrebbe essere (ma non è) magistra vitae.
A far da sfortunata protagonista di questa vicenda è la cinquecentesca fontana sita al di sotto della rotatoria di piazza Marina scoperta nel 2008 ed in attesa di una adeguata sistemazione; incautamente si è pensato di proteggerla coprendola con assi di legno e delimitandola con transenne e recinzioni di metallo. Ciò sembra aver fatto dimenticare a chi di dovere l'importanza turistica, economica e storica che può avere il suo restauro e la sua esposizione e onestamente non siamo nuovi a questo tipo di trattamento che riguarda tanti punti di interesse e di forza della nostra città che per cattiva ventura non vengono rivalutati e sfruttati, rischiando di veder cadere nell'oblio dei ricordi tutti quei tesori che ornavano la capitale del mezzogiorno italiano (come, giova ricordare, era considerata la nostra città in tempi ormai troppo lontani).
E come se non bastasse v'è la totale noncuranza dei nostri concittadini che usano questo cantiere come immondezzaio, buttandoci dentro di tutto. Pacchi di sigarette, lattine fino all'abbandono di un pneumatico dismesso di auto.
E allora la storia si ripete. Sovente è noto lo scempio a cui giornalmente i cittadini meno coscienzosi sottopongono le nostre strade e i nostri muri, ignari del più elementare senso civico. Stiamo molto attenti, perché la storia non perdona quella cittadinanza sprezzante del proprio patrimonio artistico e storico di cui spesso Amministrazione e cittadini stessi si fanno testimoni. Rischiamo di rivelarci non più come fieri amanti ma solo come vili millantatori di quella storia che dovrebbe essere (ma non è) magistra vitae.