La città
La festa della Repubblica a Barletta: le donne, la musica di Al Bano e l'arte
Il video riassuntivo della giornata di ieri in onore della festa della Repubblica
Barletta - giovedì 3 giugno 2021
18.17
Per la celebrazione del 75° anniversario della Repubblica, durante la cerimonia che avuto luogo in Prefettura, il sindaco Cosimo Cannito oltre a ribadire l'importanza di questa giornata come massima espressione della volontà del popolo di ricominciare in maniera democratica dopo i totalitarismi che imperarono durante il ventennio fascista, ha voluto ricordare che la Repubblica è anche donna.
Il sindaco ha ricordato più volte durante la giornata di ieri l'importanza che ha avuto il 2 giugno 1946 per il voto delle donne per la prima volta in Italia in occasione del referendum, perché proprio in quella data storica venne garantito il suffragio femminile. Il referendum che ha dato inizio alla storia democratica che stiamo tuttora vivendo, consentì poi, l'elezione di padri e madri costituenti che un anno e mezzo dopo avrebbero scritto la Costituzione italiana. Per la prima volta, le donne scrissero letteralmente la storia attraverso un lavorio continuo che le vide partecipi della scrittura della Costituzione. "Le 21 della Costituente" sono passate alle storia con questa perifrasi le donne che scrissero la Costituzione. Tra le celebri ventuno anche la barlettana Vittoria Titomanlio, ricordata dal Direttore Archivio di Stato di Bari, Barletta e Trani Michele Grimaldi prima con una lettera e poi durante la visita di Al Bano alla Pinacoteca De Nittis.
Tra gli ospiti d'eccezione, ad accompagnare il tutto con la sua voce, c'è stato Al Bano che ha cantato per la prima volta a Barletta, dopo l'interruzione che ha subito il mondo dello spettacolo a causa del Covid. Un'occasione per celebrare l'Italia con Fratelli d'Italia e poi con i principali successi del cantante. «Mi auguro veramente che si diventi fratelli d'Italia. L'essere umano ha sempre vinto contro tutti» dice Al Bano, che vede questa celebrazione, accompagnata dall'inno nazionale, come una ripartenza o meglio un ritorno alla normalità.
La celebrazione presso la Prefettura è stata poi scandita dall'intervento del prefetto Maurizio Valiante che ha vestito i panni di narratore, leggendo il messaggio del Presidente della Repubblica, a cui vi è succeduta la consegna di sette onorificenze al merito per alcuni cittadini della Provincia che si sono distinti durante quest'anno particolare per l'impegno nel fronteggiare l'emergenza che stiamo vivendo.
La dottoressa Santa Scommegna, insignita anche lei dell'onorificenza, unica donna a riceverla, ha vestito i panni di "mosca bianca", portando avanti la voce femminile in onore di tutte le donne e della Titomanlio. «La conferma che quando ci si impegna e si lotta per la giustizia, si lavora con coscienza e dedizione, i riconoscimenti arrivano anche per le donne».
Nella tarda mattinata, Scommegna ha guidato Al Bano all'interno di Palazzo della Marra in cui il primo cittadino Cosimo Cannito ha omaggiato il cantante con la consegna di una miniatura del quadro Ritratto di donna. Una cerimonia che ha avuto come filo conduttore la Repubblica, le donne, la musica e l'arte.
Il sindaco ha ricordato più volte durante la giornata di ieri l'importanza che ha avuto il 2 giugno 1946 per il voto delle donne per la prima volta in Italia in occasione del referendum, perché proprio in quella data storica venne garantito il suffragio femminile. Il referendum che ha dato inizio alla storia democratica che stiamo tuttora vivendo, consentì poi, l'elezione di padri e madri costituenti che un anno e mezzo dopo avrebbero scritto la Costituzione italiana. Per la prima volta, le donne scrissero letteralmente la storia attraverso un lavorio continuo che le vide partecipi della scrittura della Costituzione. "Le 21 della Costituente" sono passate alle storia con questa perifrasi le donne che scrissero la Costituzione. Tra le celebri ventuno anche la barlettana Vittoria Titomanlio, ricordata dal Direttore Archivio di Stato di Bari, Barletta e Trani Michele Grimaldi prima con una lettera e poi durante la visita di Al Bano alla Pinacoteca De Nittis.
Tra gli ospiti d'eccezione, ad accompagnare il tutto con la sua voce, c'è stato Al Bano che ha cantato per la prima volta a Barletta, dopo l'interruzione che ha subito il mondo dello spettacolo a causa del Covid. Un'occasione per celebrare l'Italia con Fratelli d'Italia e poi con i principali successi del cantante. «Mi auguro veramente che si diventi fratelli d'Italia. L'essere umano ha sempre vinto contro tutti» dice Al Bano, che vede questa celebrazione, accompagnata dall'inno nazionale, come una ripartenza o meglio un ritorno alla normalità.
La celebrazione presso la Prefettura è stata poi scandita dall'intervento del prefetto Maurizio Valiante che ha vestito i panni di narratore, leggendo il messaggio del Presidente della Repubblica, a cui vi è succeduta la consegna di sette onorificenze al merito per alcuni cittadini della Provincia che si sono distinti durante quest'anno particolare per l'impegno nel fronteggiare l'emergenza che stiamo vivendo.
La dottoressa Santa Scommegna, insignita anche lei dell'onorificenza, unica donna a riceverla, ha vestito i panni di "mosca bianca", portando avanti la voce femminile in onore di tutte le donne e della Titomanlio. «La conferma che quando ci si impegna e si lotta per la giustizia, si lavora con coscienza e dedizione, i riconoscimenti arrivano anche per le donne».
Nella tarda mattinata, Scommegna ha guidato Al Bano all'interno di Palazzo della Marra in cui il primo cittadino Cosimo Cannito ha omaggiato il cantante con la consegna di una miniatura del quadro Ritratto di donna. Una cerimonia che ha avuto come filo conduttore la Repubblica, le donne, la musica e l'arte.