Viva
La fattoria di Barletta, quando alcune zone sono più uguali di altre
Riflessioni di Paolo Todisco, da cui imparare
Barletta - martedì 7 giugno 2016
0.36
Non si arresta la vivacità dei giovani redattori di CafieroViva. Ragazzi solo all'anagrafe ma con un'ottima vena critica e molto meno ingenui di ciò che si potrebbe pensare tanto è elevata la profondità di alcuni loro pensieri. Il progetto di alternanza scuola-lavoro inverte la propria funzione spesso e volentieri diventando un momento di apprendimento per i tutor e di condivisione per tutti.
Utile ricordare che i redattori hanno scelto anche questa volta la loro migliore composizione, in un esercizio buono di democratica meritocrazia.
Mi sono recato con il mio gruppo di studio direttamente sul luogo interessato per avere una visione più oggettiva e anche più approfondita di questi problemi, che spesso ho conosciuto solo nelle parrole degli altri. Ciò che si nota più facilmente è la strada non asfaltata, che ad ogni minima pioggia si riempie di pozzanghere e fango: un bel disagio. Entrando più nel cuore della zona si notano le mancanze più "gravi" : dal dislivello dei palazzi, alle centraline non collocate sottoterra.
Colpisce soprattutto il contraccolpo tra la bellezza dei giardini interni e l'amaro spettacolo dei cantieri a cielo aperto, tra la musica degli uccellini e ill più prosaico rumore delle ruspe. E l'amministrazione barlettana cosa sta facendo? Al momento, poco e niente, infatti il consiglio che giorni fa avrebbe dovuto discutere dell' urbanizzazione della 167 -tra le altre cose - non è finito nel migliore dei modi. Attendiamo risposte anche noi ragazzi che saremo i fruitori di domani della nostra belal città, zona 167 compresa e speriamo che i nostri concittadini possono avere giustizia.
[Paolo Todisco]
Utile ricordare che i redattori hanno scelto anche questa volta la loro migliore composizione, in un esercizio buono di democratica meritocrazia.
La fattoria di Barletta : quando alcune zone sono più uguali di altre
La zona 167. Terra negletta e sicuramente l'argomento più discusso e criticato degli ultimi tempi negli ambienti barlettani. Diverse sono le cose di cui si parla in piazza, nei salotti, nei palazzi poco attenti della politica. Si parte dalla scarsa cura delle strade, alla poca sicurezza per i bambini che anche lì vorrebbero giocare, alla inadeguata copertura elettrica, idrica e fognaria.Mi sono recato con il mio gruppo di studio direttamente sul luogo interessato per avere una visione più oggettiva e anche più approfondita di questi problemi, che spesso ho conosciuto solo nelle parrole degli altri. Ciò che si nota più facilmente è la strada non asfaltata, che ad ogni minima pioggia si riempie di pozzanghere e fango: un bel disagio. Entrando più nel cuore della zona si notano le mancanze più "gravi" : dal dislivello dei palazzi, alle centraline non collocate sottoterra.
Colpisce soprattutto il contraccolpo tra la bellezza dei giardini interni e l'amaro spettacolo dei cantieri a cielo aperto, tra la musica degli uccellini e ill più prosaico rumore delle ruspe. E l'amministrazione barlettana cosa sta facendo? Al momento, poco e niente, infatti il consiglio che giorni fa avrebbe dovuto discutere dell' urbanizzazione della 167 -tra le altre cose - non è finito nel migliore dei modi. Attendiamo risposte anche noi ragazzi che saremo i fruitori di domani della nostra belal città, zona 167 compresa e speriamo che i nostri concittadini possono avere giustizia.
[Paolo Todisco]