Disfida di Barletta
Disfida di Barletta
Turismo

La disfida di Barletta, alle radici di un mito tra verità e suggestione

La storia del famoso scontro tra italiani e francesi a Barletta

Mentre la nostra città si prepara a vivere un intero weekend dedicato alla disfida, tra rievocazioni e spettacoli, ripercorriamo la storia a ritroso sino alle origini di questo mito da sempre legato alla nostra comunità.

La disfida di Barletta si delinea all'interno di un quadro storico suggestivo e intrigante. Ferdinando D'Aragona detiene il Regno di Napoli e, quando i francesi attaccano, Ferdinando si vede privato dell'appoggio spagnolo per respingere il nemico, dunque abbandona la terra del Sud Italia. È il 1500: viene stipulato il trattato di Granada per una nuova ripartizione del mezzogiorno. Barletta è la residenza del Viceré di Spagna Consalvo da Cordova, duca di Terranova, comandante delle truppe spagnole e di truppe scelte tra napoletani-italiani, i capitani di ventura (Fabrizio e Prospero Colonna) e uomini valorosi in battaglia; il Cristianissimo Luigi XII, re di Francia, si stabilisce invece a Ruvo.

Il soldato francese Guy de la Motte è prigioniero a Barletta e, parlando con gli spagnoli di Inigo Lopez sulle doti degli italiani in battaglia, il prigioniero li svilisce perché molte volte hanno perso contro i nemici d'oltralpe per la loro presunta codardia. Dunque Inigo Lopez propone a La Motte di trovare dieci uomini francesi che avessero combattuto contro dieci uomini italiani. Entra quindi in scena Ettore Fieramosca, che si era già invischiato in una contesa con Monsignor Frumet e, venuto a sapere delle insinuazioni di La Motte, si propone come leader dei combattenti italiani che avrebbero sfidato i francesi. Da undici i soldati diventano tredici, per volontà di due francesi impazienti di sfidare gli italiani.

Gli italiani prescelti sono Ettore Fieramosca da Capua, Giovanni Capoccio da Roma, Ettore Giovenale da Roma, Mariano Abignente da Sarno, Guglielmo Albamonte Siciliano da Palermo, Pietro Riczio da Parma, Ludovico D'Abenevole da Genazzano, Mario Corollario da Napoli, Miale da Troia, Romanello da Forlì, Francesco Salomone da Sutera, Bartolomeo Fanfulla da Lodi.

Charles De Torghes detto Guy de la Motte o Monsignor de la Motta, Francisco de Pisa, Marc De Frigues, Giraut De Forses, Martellin De Sambris, Pierre De Lieye, Jacques De La Fontaine, Eliot De Beriut, Jean De Landes, Sachet De Sachet, Jacques De La Guignes, Nante De La Fraise, Claude Graian De Aste sono i nomi dei tredici francesi che avrebbero sfidato gli italiani.

Il capitolo 5° del Libro 5° di Francesco Guicciardini, e il romanzo di Massimo D'Azeglio "Ettore Fieramosca, o la Disfida di Barletta" sono fonti da cui si attinge per avere un'idea di come è andato questo famoso scontro. Due ostaggi per ciascuna banda, quattro giudici e 16 Cavalieri, testimoni di veduta, otto per ciascuna. Alle ore 17 del 13 febbraio 1503, con la luce del sole calante, nella zona contrada neutra Sant'Elia della repubblica di Venezia, finalmente giungono i francesi e si svolge la battaglia causata dalla Disfida di Barletta.

Gli italiani sono molto furbi: invece di caricare, arretrano fino ai limiti del campo di battaglia e aprono dei varchi nelle proprie file in modo da allontanare dall'area alcuni cavalieri francesi, riuscendo con alcuni di loro nel tentativo. Inoltre gli italiani usano lo stratagemma, pensato da Prospero Colonna, di usare lance più alte (rispetto alle classiche lance da torneo) e di nascondere due spiedi tra i ciuffi d'erba (con i quali gli italiani riescono ad abbattere quasi tutta la cavalleria francese). Questo li porta alla vittoria.

I francesi, convinti di vincere, non hanno le 100 corone pattuite in sede di accordi e vengono imprigionati a Barletta, ad eccezion del ritenuto rinnegato Grajano d'Asti, ucciso da Brancaleone o da uno dei nostri soldati. Di ritorno alla Città della Disfida, i vincitori vengono accolti a Porta S. Leonardo dai cavalieri spagnoli e italiani, con il Vice Re Gran Capitano Consalvo da Cordova, dai principi Colonna, dal Capitolo di Santa Maria Maggiore e dal Clero, con il dipinto della Venerata Immagine della SS. Vergine madre di Dio alla quale, prostrati in ginocchio, rivolgono i ringraziamenti per la vittoria riportata, all'interno della Cattedrale di Barletta.
  • Disfida di Barletta
Altri contenuti a tema
1 Rievocazione Disfida 2025, il certame non ci sarà Rievocazione Disfida 2025, il certame non ci sarà Mancano i fondi necessari alla realizzazione, si parte con le frecce tricolori il 31 agosto
La Disfida di Barletta rivive grazie agli studenti del Lotti-Umberto I e all'associazione "Gli Amici del Cammino" La Disfida di Barletta rivive grazie agli studenti del Lotti-Umberto I e all'associazione "Gli Amici del Cammino" Rievocate le gesta eroiche dei cavalieri guidati da Ettore Fieramosca nello scontro del 13 febbraio 1503 con i francesi
Gli alunni della scuola primaria e dell'infanzia D'Azeglio-De Nittis rievocano la Disfida di Barletta Gli alunni della scuola primaria e dell'infanzia D'Azeglio-De Nittis rievocano la Disfida di Barletta Un momento di gioia e condivisione per ricordare la storia della città
Disfida di Barletta, il programma degli eventi per il 522° anniversario Disfida di Barletta, il programma degli eventi per il 522° anniversario Si parte da domani, 13 febbraio
Disfida di Barletta, entro il 4 febbraio le proposte per il 522° anniversario Disfida di Barletta, entro il 4 febbraio le proposte per il 522° anniversario Eventi in programma dal 13 al 16 febbraio
Barletta si candida a ospitare lo show delle Frecce Tricolori per la Disfida 2025 Barletta si candida a ospitare lo show delle Frecce Tricolori per la Disfida 2025 Lo scorso maggio l'air show ha fatto tappa Trani, con un enorme successo di pubblico
La Disfida in scena per beneficienza: oggi i Bardulos al Centro Sociale Polivalente per Anziani La Disfida in scena per beneficienza: oggi i Bardulos al Centro Sociale Polivalente per Anziani L'associazione rievocherà l'Offesa per gli anziani del centro comunale
14 Continua la bagarre Disfida, Alba Parietti: «Ho bevuto anche dalla bottiglia di plastica, do uno spunto alla consigliera» Continua la bagarre Disfida, Alba Parietti: «Ho bevuto anche dalla bottiglia di plastica, do uno spunto alla consigliera» La "guest star" del corteo storico scrive sui social una difesa all'assessore Cilli
© 2001-2025 BarlettaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
BarlettaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.