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La Corte dei Conti boccia il Comune di Barletta

Le opposizioni: «Noi lo avevamo denunciato», il Comune: «Correttivi già in atto»

«Al Comune di Barletta i conti non tornano. La Corte dei Conti boccia i Rendiconti 2012 e 2013, divenendo oramai di casa nella nostra Città a causa dell'incapacità amministrativa di chi da anni siede a Palazzo di Città». E' quanto si legge in una nota congiunta a firma di Dario Damiani, Flavio Basile, Gennaro Cefola, capigruppo delle opposizioni di centrodestra in Consiglio Comunale.

«E' notizia delle ultime ore, difatti, di una deliberazione del 21 giugno 2016 della Sezione Regionale di Controllo per la Puglia indirizzata al Sindaco Cascella, al Presidente del Consiglio Comunale Peschechera e all'Organo di Revisione del Comune di Barletta e notificata a ciascun consigliere comunale martedì (11 ottobre 2016).

La Corte dei Conti bacchetta il Comune di Barletta per le 'criticità' riscontrate relative agli esercizi 2012 e 2013 della gestione di centrosinistra, Maffei prima, Cascella poi, ovvero:
  • lento e parziale recupero dell'evasione tributaria, in particolare di ICI e di TARSU;
  • problematiche attinenti alla gestione dei residui;
  • pagamento di debiti fuori bilancio prima del riconoscimento da parte del Consiglio Comunale;
  • errata allocazione nella voce 'Altre per servizi in conto terzi';
  • superamento del limite di spesa fissato;
  • disavanzo della gestione di competenza di parte capitale;
  • violazione del parametro di deficitarietà;
  • ritardi nei pagamenti.
La situazione contabile rappresentata potrebbe pregiudicare gli equilibri economico-finanziari del Comune. Invitiamo, quindi, l'Amministrazione Comunale a portare subito in Consiglio la presa d'atto di questa ennesima bocciatura della Corte dei Conti rispetto al proprio operato. Già in passato avevamo denunciato le suddette anomalie che oggi trovano conferma nei fatti: basta leggere i verbali delle sedute consiliari e scorrere le vecchie delibere di Consiglio Comunale che attestano la nostra contrarietà in merito. Le nostre sollecitazioni, i nostri accorgimenti non hanno mai trovato ascolto da parte della maggioranza di centrosinistra a capo della città. I cittadini riflettano: quanto accaduto è come se un commercialista sbagliasse una semplice dichiarazione dei redditi. A voi sta decidere se confermare fiducia al commercialista o cambiare».

Tempestiva giunge la risposta da parte dell'amministrazione comunale, che ridimensiona le problematicità evidenziate dall'opposizione: «I correttivi per la messa in sicurezza del bilancio del Comune di Barletta non sono mancati dal 2013 ad oggi, e continuano a essere definiti dopo la pronta trasmissione alla Presidenza del Consiglio Comunale della pronuncia della Sezione regionale di controllo per la Puglia sull'analisi dei consuntivi degli anni 2012 e 2013. Le "opportune misure correttive idonee a superare definitivamente le relative criticità" - oltre quelle che lo stesso organismo ha dato atto essere state affrontate dalla attuale Amministrazione e che hanno già consentito di superare alcuni dei rilievi formulati all'inizio della procedura e, quindi, evitato sanzioni che avrebbero compromesso una efficace politica finanziaria – sono al centro del lavoro degli uffici del Comune per l'attivazione delle ulteriori misure e la predisposizione della relazione che accompagnerà la Delibera di Consiglio per la presa d'atto, entro il termine del 5 dicembre, dei rilievi relativi agli esercizi 2012 e 2013 e delle azioni correttive indicate e richieste dalla stessa Corte dei Conti.

In sintesi, tra gli elementi rilevati dalla Corte si possono richiamare:
  • la capacità di riscossione dei tributi locali accertati grazie alla lotta all'evasione fiscale; pur riconoscendo un miglioramento delle percentuali tra i valori accertati e quelli riscossi tra il 2014 e il 2015, la Corte ha invitato il Comune, che ha già predisposto gli atti conseguenti, a monitorarne costantemente l'andamento;
  • la gestione dei servizi per conto terzi; anche su tale tema la Corte ha preso atto delle controdeduzioni fornite dall'ente, richiamando comunque ad una maggiore attenzione nella gestione di tali partite, nella direzione già intrapresa nel corso del 2015 e 2016;
  • modalità di definizione e pagamento dei debiti fuori bilancio; se è pur vero che tecnicamente i tempi per i pagamenti risultano spesso contingentati, soprattutto per quei debiti derivanti da sentenze esecutive, è anche vero che prima del pagamento è sempre necessario procedere al riconoscimento formale del debito stesso in Consiglio Comunale: molto spesso, come dichiarato durante l'adunanza pubblica, il pagamento da sentenza avviene entro i termini della sentenza stessa e viene effettuato per non incorrere in aggravi di spesa che potrebbero derivare da eventuali azioni esecutive; in ogni caso, sul tale tema gli uffici stanno mettendo a punto una procedura più snella nella direzione indicata dalla stessa Corte dei Conti;
  • residui passivi e parametri di deficitarietà strutturale; in questo caso si tratta di uno dei dieci parametri fissati per legge, legato alla capacità e velocità dei pagamenti o, in altri termini, alla presenza di eccessivi residui passivi: con l'armonizzazione contabile, entrata a pieno regime nel 2016, vi è già stata la revisione straordinaria dei residui passivi;
  • la riconciliazione dei debiti/crediti verso la partecipata BAR.S.A. S.p.A.; sul tema è necessario precisare che già nei Consuntivi 2014 e 2015 è stato allegato, così come la legge lo richiede, il prospetto di parificazione dal quale emerge che vi sono ancora partite aperte riferite ad anni precedenti: la riconciliazione si è chiusa in parte e gli uffici tecnici, su sollecitazione dell'ufficio partecipate e del Settore Bilancio, dopo averne discusso in conferenza dei dirigenti, stanno procedendo celermente a istruire le ulteriori situazioni pendenti in modo che si possano definire prima della scadenza del 5 dicembre per l'esame in Consiglio Comunale».

  • Bilancio
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