La città
La corsa alla panchina nei giardini del Castello Svevo
Storia di incuria e scarso rispetto della cosa pubblica. Dove sono finite le sedute nel verde?
Barletta - venerdì 12 luglio 2013
Il castello di Barletta, edificio simbolo della città di Barletta, è il risultato architettonico di una serie di successioni al potere che hanno avuto origine nell'XI secolo. Le panchine dei giardini del detto Castello, invece, sono il risultato "tettonico" (inteso come spostamenti) di una serie di mancanze di rispetto e incuranze nei confronti delle strutture pubbliche. La presenza di alcune basi per la sistemazione delle stesse, e l'assenza delle assi in legno che solitamente le compongono, ne sono mera testimonianza.
I giardini, restaurati nel dicembre 2002, oggi fungono da cuori pulsanti della vita cittadina e vera e propria cerniera tra la Litoranea di Levante e il centro storico. Nel mezzo, tanta gente che quotidianamente vi si incontra, un parco giochi per bambini, tanto verde e spazi "vuoti", derivanti dalle tante panchine divelte che fanno da contorno ai viali alberati, segnalate via mail alla redazione di Barlettalife.it da attenti e rispettosi lettori: «Spesso non troviamo posto sulle panchine e siamo costretti a sederci sui basamenti di marmo, che sono certamente più scomodi» ci riferisce un gruppo di anziani signori in un caldo pomeriggio di luglio. «E' da tanto, troppo, tempo che quelle panchine non ci sono: quando le ripareranno?» E' il coretto comune che si solleva dai frequentatori delle aree verdi prospicenti la struttura federiciana.
Mancanza di cura per la "cosa pubblica" (spesso le panchine sono divelte da ragazzi alla ricerca di divertimenti alternativi, in via poco comprensibile), pochezza di manutenzione e scarsa attenzione verso il pubblico che frequenta i giardini del Castello Svevo sono gli ingredienti di questa storia di cattiva gestione di un fiore all'occhiello della città di Barletta: e con la "tre giorni" di Festa Patronale che si avvicinano, vien da chiedersi se alla corsa alle giostre si aggiungerà quella alla panchina: un nuovo sport nelle "Olimpiadi" barlettane?
(Twitter: @GuerraLuca88)
I giardini, restaurati nel dicembre 2002, oggi fungono da cuori pulsanti della vita cittadina e vera e propria cerniera tra la Litoranea di Levante e il centro storico. Nel mezzo, tanta gente che quotidianamente vi si incontra, un parco giochi per bambini, tanto verde e spazi "vuoti", derivanti dalle tante panchine divelte che fanno da contorno ai viali alberati, segnalate via mail alla redazione di Barlettalife.it da attenti e rispettosi lettori: «Spesso non troviamo posto sulle panchine e siamo costretti a sederci sui basamenti di marmo, che sono certamente più scomodi» ci riferisce un gruppo di anziani signori in un caldo pomeriggio di luglio. «E' da tanto, troppo, tempo che quelle panchine non ci sono: quando le ripareranno?» E' il coretto comune che si solleva dai frequentatori delle aree verdi prospicenti la struttura federiciana.
Mancanza di cura per la "cosa pubblica" (spesso le panchine sono divelte da ragazzi alla ricerca di divertimenti alternativi, in via poco comprensibile), pochezza di manutenzione e scarsa attenzione verso il pubblico che frequenta i giardini del Castello Svevo sono gli ingredienti di questa storia di cattiva gestione di un fiore all'occhiello della città di Barletta: e con la "tre giorni" di Festa Patronale che si avvicinano, vien da chiedersi se alla corsa alle giostre si aggiungerà quella alla panchina: un nuovo sport nelle "Olimpiadi" barlettane?
(Twitter: @GuerraLuca88)