Eventi
La città di Barletta festeggia Eraclio, simbolo del suo territorio
Celebrazioni per il 520° anniversario tra storia, musica, poesia. Prossimi gli interventi di manutenzione del Colosso
Barletta - venerdì 20 maggio 2011
«Sinceramente commosso, ringrazia». Questa la dichiarazione di Eraclio il giorno dopo i festeggiamenti per il 520° anniversario della sua elevazione a simbolo del territorio. Scherzi a parte, la giornata appena trascorsa ha visto davvero una bella festa di paese, tra musica (quella di Gino Pastore, cantante popolare e del popolo), addobbi e poesie (recitate magnificamente e con tanta ironia dalla Prof. Nietta Borgia, interprete dialettale, e dai preparatissimi studenti della scuola "Massimo D'Azeglio"), con la storia a fare da cornice sul tutto. Era infatti il 19 maggio 1491 quando il Colosso fu innalzato lì, nel luogo in cui oggi – tra ammirazione, meraviglia ma anche indifferenza e talvolta vandalismo – ne possiamo ammirare le fattezze. A dir il vero, qualcuno mette in dubbio che la data della sua elevazione sia proprio quella di 520 anni fa, così come, ancora oggi, rimane un mistero l'identità dell'imperatore (la lista dei candidati è lunga: Costantino il Grande, Eraclio I, Valentiniano I, Teodosio II, Onorio II, Federico II, Arcadio, Marciano, Leone I, Giustiniano I) che la statua bronzea rappresenterebbe. Ma l'aura di mistero del Colosso assieme alla sua imponenza è ciò che in ogni tempo affascina piccoli e grandi.
Ma torniamo al presente. In serata, nei locali del Circolo Unione, il Prof. Giambattista De Tommasi ha ripercorso la storia degli interventi di recupero e di restauro della statua bronzea, sottolineando i vari rischi che la stessa corre (degrado chimico, stress continui per agenti atmosferici e aspetti statici, atti vandalici). Dando il benvenuto al prossimo intervento di manutenzione del Comune di Barletta (preannunciato in mattinata dal Sindaco Maffei), il docente del Politecnico di Bari ha rimarcato come sia necessario programmare interventi di pulizia e di conservazione della statua con una ciclicità di almeno cinque anni, per permettere alle nuove generazioni di godere di quest'opera unica nel suo genere.
Le celebrazioni di ieri sono state organizzate dal Comitato italiano pro Canne della Battaglia, in collaborazione con la Delegazione del F.A.I. (Fondo Ambiente Italiano) di Barletta-Andria-Trani, il Club Fidapa di Barletta, e l'intera comunità scolastica del I Circolo Didattico "Massimo D'Azeglio", con il patrocinio del Comune di Barletta.
Ma torniamo al presente. In serata, nei locali del Circolo Unione, il Prof. Giambattista De Tommasi ha ripercorso la storia degli interventi di recupero e di restauro della statua bronzea, sottolineando i vari rischi che la stessa corre (degrado chimico, stress continui per agenti atmosferici e aspetti statici, atti vandalici). Dando il benvenuto al prossimo intervento di manutenzione del Comune di Barletta (preannunciato in mattinata dal Sindaco Maffei), il docente del Politecnico di Bari ha rimarcato come sia necessario programmare interventi di pulizia e di conservazione della statua con una ciclicità di almeno cinque anni, per permettere alle nuove generazioni di godere di quest'opera unica nel suo genere.
Le celebrazioni di ieri sono state organizzate dal Comitato italiano pro Canne della Battaglia, in collaborazione con la Delegazione del F.A.I. (Fondo Ambiente Italiano) di Barletta-Andria-Trani, il Club Fidapa di Barletta, e l'intera comunità scolastica del I Circolo Didattico "Massimo D'Azeglio", con il patrocinio del Comune di Barletta.