Politica
La Bat è a rischio, ma Ventola nomina un portavoce
Uno stipendio di categoria D3, maggiorato del 50%. Si lascia invece ad interim la dirigenza del settore Finanziario e Tributi
BAT - sabato 1 settembre 2012
10.37
Siamo nel pieno di mesi pieni di discussioni sul futuro delle province, ed in particolare sull'incerto futuro della Bat, ma evidentemente Ventola e l'amministrazione provinciale sembrano pensarla molto positivamente a riguardo. Infatti con la Delibera n. 52 dell'8 Agosto scorso, la giunta provinciale ha approvato una modifica alla Programmazione Triennale del Fabbisogno di Personale 2012-2014 e del relativo Piano Annuale delle Assunzioni 2012, e alla dotazione organica 2012-2014, "prevedendo, nello specifico, l'assunzione di n. 1 Portavoce, con compiti di diretta collaborazione con il presidente della Presidente della Provincia, per quanto attiene i rapporti di carattere politico-istituzionale con gli organi di informazione, nominato dal Presidente ed al quale viene riconosciuto il trattamento retributivo previsto per la categoria D3, maggiorato del 50%".
Con il Decreto Presidenziale n. 27, sempre dell'8 Agosto scorso, Ventola ha individuato il portavoce nella persona del dott. Antonio Piscitelli, dipendente del comune di Canosa di Puglia, con profilo professionale di Istruttore amministrativo, inquadrato nella categoria D e posizione economica 1, assegnando lo stesso all'Unità operativa speciale comprendente anche l'Ufficio Stampa; come inoltre recita la già citata delibera, si è poi reso pertanto necessario, essendo un dipendente pubblico di un'altra amministrazione, "procedere all'attivazione dell'istituto del comando, volta al conferimento, allo stesso, dell'incarico"; a tal proposito nella delibera si cita la legge c.d. "Collegato Lavoro" per la quale "le pubbliche amministrazioni, per motivate esigenze organizzative, (..) possono utilizzare in assegnazione temporanea, con le modalità previste dai rispettivi ordinamenti, personale di altre amministrazioni per un periodo non superiore a tre anni".
La provincia sembra voler difendere la sua scelta nei seguenti passaggi della determina: "alla luce della nuova programmazione e, in particolare, della nomina del Portavoce, è necessario rinunciare, rebus sic stantibus, alla copertura del posto resosi vacante a seguito del passaggio ad altra amministrazione del Dirigente del Settore Finanziario e Tributi dell'Ente, in carico attualmente ricoperto ad interim, da altro dirigente, avente professionalità contabile, in servizio a tempo pieno e indeterminato presso questa Amministrazione". E ancora: "nella previsione di spesa del personale per l'anno 2012, pur alla luce degli effetti derivanti dalla nuova programmazione, l'incremento della stessa è tale da non superare i limiti imposti dalla normativa vigente"; "la programmazione di fabbisogno in parola è in linea con il divieto sancito, da ultimo, dall'art. 16, comma 9 del D.L. 95/2012 (c.d. Spending Review)", il quale afferma che "nelle more dell'attuazione delle disposizioni di riduzione e razionalizzazione delle Province è fatto comunque divieto alle stesse di procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato". La domanda retorica sorge spontanea. La provincia preferisce spendere soldi pubblici per la nomina di un portavoce per Ventola e mantenere incarichi dirigenziali ad interim, piuttosto che per avere dirigenti che si occupino a tempo pieno del loro settore?
Nel Decreto invece si premette che "le funzioni di comunicazione e informazione costituiscono un momento essenziale del rapporto fra la P.A. e gli amministrati e che a tal fine è opportuno individuare un Portavoce, così come previsto ai sensi dell'art. 5 del Regolamento degli Uffici e dei Servizi approvato con Deliberazione di Giunta Provinciale n. 32 del 18.12.2009" e viene ritenuta "necessaria la attivazione della figura del Portavoce al fine di soddisfare le esigenze di trasparenza e pubblicità dell'attività amministrativa svolta da questo Ente". Le domande sorgono spontanee. Trascorsi 3 anni di amministrazione, come mai solo adesso Ventola avverte l'esigenza di dotarsi di un portavoce? Perché intende farlo ora che il futuro della Bat è più che mai incerto?
Con il Decreto Presidenziale n. 27, sempre dell'8 Agosto scorso, Ventola ha individuato il portavoce nella persona del dott. Antonio Piscitelli, dipendente del comune di Canosa di Puglia, con profilo professionale di Istruttore amministrativo, inquadrato nella categoria D e posizione economica 1, assegnando lo stesso all'Unità operativa speciale comprendente anche l'Ufficio Stampa; come inoltre recita la già citata delibera, si è poi reso pertanto necessario, essendo un dipendente pubblico di un'altra amministrazione, "procedere all'attivazione dell'istituto del comando, volta al conferimento, allo stesso, dell'incarico"; a tal proposito nella delibera si cita la legge c.d. "Collegato Lavoro" per la quale "le pubbliche amministrazioni, per motivate esigenze organizzative, (..) possono utilizzare in assegnazione temporanea, con le modalità previste dai rispettivi ordinamenti, personale di altre amministrazioni per un periodo non superiore a tre anni".
La provincia sembra voler difendere la sua scelta nei seguenti passaggi della determina: "alla luce della nuova programmazione e, in particolare, della nomina del Portavoce, è necessario rinunciare, rebus sic stantibus, alla copertura del posto resosi vacante a seguito del passaggio ad altra amministrazione del Dirigente del Settore Finanziario e Tributi dell'Ente, in carico attualmente ricoperto ad interim, da altro dirigente, avente professionalità contabile, in servizio a tempo pieno e indeterminato presso questa Amministrazione". E ancora: "nella previsione di spesa del personale per l'anno 2012, pur alla luce degli effetti derivanti dalla nuova programmazione, l'incremento della stessa è tale da non superare i limiti imposti dalla normativa vigente"; "la programmazione di fabbisogno in parola è in linea con il divieto sancito, da ultimo, dall'art. 16, comma 9 del D.L. 95/2012 (c.d. Spending Review)", il quale afferma che "nelle more dell'attuazione delle disposizioni di riduzione e razionalizzazione delle Province è fatto comunque divieto alle stesse di procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato". La domanda retorica sorge spontanea. La provincia preferisce spendere soldi pubblici per la nomina di un portavoce per Ventola e mantenere incarichi dirigenziali ad interim, piuttosto che per avere dirigenti che si occupino a tempo pieno del loro settore?
Nel Decreto invece si premette che "le funzioni di comunicazione e informazione costituiscono un momento essenziale del rapporto fra la P.A. e gli amministrati e che a tal fine è opportuno individuare un Portavoce, così come previsto ai sensi dell'art. 5 del Regolamento degli Uffici e dei Servizi approvato con Deliberazione di Giunta Provinciale n. 32 del 18.12.2009" e viene ritenuta "necessaria la attivazione della figura del Portavoce al fine di soddisfare le esigenze di trasparenza e pubblicità dell'attività amministrativa svolta da questo Ente". Le domande sorgono spontanee. Trascorsi 3 anni di amministrazione, come mai solo adesso Ventola avverte l'esigenza di dotarsi di un portavoce? Perché intende farlo ora che il futuro della Bat è più che mai incerto?