Religioni
L'ultimo saluto della comunità cristiana di Barletta a padre Michele Critani
Andriese, dehoniano, era molto legato a Barletta: a marzo si era ammalato di Coronavirus
Barletta - mercoledì 20 maggio 2020
12.48
La comunità cristiana di Barletta piange la morte di un sacerdote che ha amato ed è stato amato molto dalla nostra città, p. Michele Critani. P. Michele apparteneva alla comunità dei padri dehoniani di Andria ma ha avuto da sempre un amore speciale per Barletta.
Dopo essersi ammalato di Coronavirus all'inizio di Marzo, le sue condizioni sono andate peggiorando fino al ricovero in terapia intensiva dell'ospedale di Bisceglie. La sua situazione ultimamente sembrava migliorare molto lentamente ma senza grandi segni di ripresa. P. Michele anche se appartenente alla diocesi di Andria con la quale collaborava, è stato sempre molto legato alla città di Barletta. Dal punto di vista pastorale, la nostra città ha dato a lui tantissime soddisfazioni.
P. Critani ha lavorato nel seminario minore Leone Dehon di Barbadangelo ad Andria per tanti anni, animando e formando i ragazzi in cammino verso il sacerdozio. Per il desiderio che altri ragazzi potessero seguire lo stesso cammino, visitava le parrocchie di Andria e Barletta, incontrando tantissimi gruppi di ragazzi ed entusiasmarli all'amore per la vita e alla donazione di essa al Signore attraverso la consacrazione. A Barletta ha collaborato prima come insegnante e poi come animatore spirituale nell'istituto magistrale e nella comunità religiosa delle Suore Salesiane dei Sacri Cuori in corso Cavour. Ma il ministero per cui tanti lo ricordano è quello tipico del sacerdote, la celebrazione della messa e le confessioni. In questi anni ha prestato il suo servizio puntuale e costante nelle parrocchie di San Giacomo Maggiore, nella parrocchia della Trinità e in quella di San Giovanni Apostolo. In questi luoghi lo ricordano come un uomo gioioso, ironico, disponibile e sempre aperto al dialogo profondo e mai superficiale. La sua passione per la poesia lo ha portato a condividere i suoi sentimenti attraverso lo scritto, ispirato alla sua vita, agli avvenimenti e alle persone che incontrava. Aveva una poesia per ogni occasione come i tanti libri pubblicati possono testimoniare. I proventi dei suoi libri hanno aiutato negli anni la missione dehoniana albanese a cui lui era molto legato. Essendo nato in uno dei paesi arbresh (di origine alabanese) del Molise, il suo ministero sacerdotale ha avuto un'apertura missionaria, attraverso il suo impegno da scrittore e con la famosa mostra missionaria di Barbadangelo, visitata negli anni da tantissimi barlettani.
Siamo sicuri che P. Michele stia già portando ognuna delle persone che ha conosciuto davanti al Signore, soprattutto in questo momento di prova, avendo vissuto lui sulla sua pelle la brutalità di questo virus.
Dopo essersi ammalato di Coronavirus all'inizio di Marzo, le sue condizioni sono andate peggiorando fino al ricovero in terapia intensiva dell'ospedale di Bisceglie. La sua situazione ultimamente sembrava migliorare molto lentamente ma senza grandi segni di ripresa. P. Michele anche se appartenente alla diocesi di Andria con la quale collaborava, è stato sempre molto legato alla città di Barletta. Dal punto di vista pastorale, la nostra città ha dato a lui tantissime soddisfazioni.
P. Critani ha lavorato nel seminario minore Leone Dehon di Barbadangelo ad Andria per tanti anni, animando e formando i ragazzi in cammino verso il sacerdozio. Per il desiderio che altri ragazzi potessero seguire lo stesso cammino, visitava le parrocchie di Andria e Barletta, incontrando tantissimi gruppi di ragazzi ed entusiasmarli all'amore per la vita e alla donazione di essa al Signore attraverso la consacrazione. A Barletta ha collaborato prima come insegnante e poi come animatore spirituale nell'istituto magistrale e nella comunità religiosa delle Suore Salesiane dei Sacri Cuori in corso Cavour. Ma il ministero per cui tanti lo ricordano è quello tipico del sacerdote, la celebrazione della messa e le confessioni. In questi anni ha prestato il suo servizio puntuale e costante nelle parrocchie di San Giacomo Maggiore, nella parrocchia della Trinità e in quella di San Giovanni Apostolo. In questi luoghi lo ricordano come un uomo gioioso, ironico, disponibile e sempre aperto al dialogo profondo e mai superficiale. La sua passione per la poesia lo ha portato a condividere i suoi sentimenti attraverso lo scritto, ispirato alla sua vita, agli avvenimenti e alle persone che incontrava. Aveva una poesia per ogni occasione come i tanti libri pubblicati possono testimoniare. I proventi dei suoi libri hanno aiutato negli anni la missione dehoniana albanese a cui lui era molto legato. Essendo nato in uno dei paesi arbresh (di origine alabanese) del Molise, il suo ministero sacerdotale ha avuto un'apertura missionaria, attraverso il suo impegno da scrittore e con la famosa mostra missionaria di Barbadangelo, visitata negli anni da tantissimi barlettani.
Siamo sicuri che P. Michele stia già portando ognuna delle persone che ha conosciuto davanti al Signore, soprattutto in questo momento di prova, avendo vissuto lui sulla sua pelle la brutalità di questo virus.