
Scuola e Lavoro
L'ITET Cassandro-Fermi-Nervi di Barletta celebra il 35° anniversario dell’assassinio del giudice Rosario Livatino
La cerimonia e la targa commemorativa nel “Giardino dei Giusti" al Polivalente
Barletta - giovedì 25 settembre 2025
15.01
Si è svolta nella giornata odierna la cerimonia in ricordo del Giudice Rosario Livatino, commemorato con una targa nel "Giardino dei Giusti" crudelmente assassinato nel 1990 dalla Stidda, organizzazione mafiosa operante in Sicilia, a causa del suo impegno nella lotta alla criminalità organizzata. È così che il polivalente ha voluto ricordarlo, organizzando una giornata in sua memoria.
Ai nostri microfoni abbiamo intervistato la preside dell'istituto, Annalisa Ruggeri: "Il giardino si inserisce in una progettualità didattica cominciata due anni fa, e rientra nello stimolo di tutte le attività che riguardano la legalità e l'educazione civica, ormai materia trasversale necessaria a sviluppare lo spirito critico dei nostri studenti. Il Giardino dei Giusti è stato inaugurato proprio con la figura del giudice Livatino il 10 maggio del 2024, e in occasione dell'anniversario della sua morte abbiamo voluto rimarcare la sua memoria. Non solo come uomo e giudice, ma la memoria della sua azione, in modo tale da insediare il senso di legalità nelle coscienze dei nostri studenti.
Quest'anno ci sarà un nuovo tema richiesto dal giardino dei giusti, ossia il tema della democrazia, quindi un giusto nella democrazia. Abbiamo già un'idea che verrà svelata a maggio".
Un uomo innamorato di Dio e della giustizia, che cercava la normalità del bene e viveva concretamente il valore dell'onestà e l'audacia della responsabilità, così viene ricordato Livatino.
Alla manifestazione erano presenti anche il viceprefetto, Corinna Costanza Panella, i comandanti provinciali delle Forze dell'Ordine e l'Assessore alla cultura Oronzo Cilli.
E' stato un magistrato italiano noto per essersi occupato con rigore di numerose indagini antimafia. Rosario, profondamente cattolico, era legato al movimento cristiano di Azione Cattolica, infatti Papa Giovanni Paolo II, dopo il suo omicidio, lo definì «martire della giustizia e indirettamente della fede» È stato poi beatificato nel 2021.
Ai nostri microfoni abbiamo intervistato la preside dell'istituto, Annalisa Ruggeri: "Il giardino si inserisce in una progettualità didattica cominciata due anni fa, e rientra nello stimolo di tutte le attività che riguardano la legalità e l'educazione civica, ormai materia trasversale necessaria a sviluppare lo spirito critico dei nostri studenti. Il Giardino dei Giusti è stato inaugurato proprio con la figura del giudice Livatino il 10 maggio del 2024, e in occasione dell'anniversario della sua morte abbiamo voluto rimarcare la sua memoria. Non solo come uomo e giudice, ma la memoria della sua azione, in modo tale da insediare il senso di legalità nelle coscienze dei nostri studenti.
Quest'anno ci sarà un nuovo tema richiesto dal giardino dei giusti, ossia il tema della democrazia, quindi un giusto nella democrazia. Abbiamo già un'idea che verrà svelata a maggio".
Un uomo innamorato di Dio e della giustizia, che cercava la normalità del bene e viveva concretamente il valore dell'onestà e l'audacia della responsabilità, così viene ricordato Livatino.
Alla manifestazione erano presenti anche il viceprefetto, Corinna Costanza Panella, i comandanti provinciali delle Forze dell'Ordine e l'Assessore alla cultura Oronzo Cilli.
E' stato un magistrato italiano noto per essersi occupato con rigore di numerose indagini antimafia. Rosario, profondamente cattolico, era legato al movimento cristiano di Azione Cattolica, infatti Papa Giovanni Paolo II, dopo il suo omicidio, lo definì «martire della giustizia e indirettamente della fede» È stato poi beatificato nel 2021.
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