La città
L'Europa copierà Wannà City
Le piste parcheggiabili e gonfiabili sono un modello europeo. Il Parlamento Europeo gioisce
Barletta - martedì 16 luglio 2013
Un bel giorno, in una pausa tra un cantiere edile e un onere di urbanizzazione, la precedente amministrazione palazzinara virtuosa, si accorge che nel resto dell'Europa esistono le piste ciclabili. Subito, si affretta a copiare l'idea per Wannà City (Barletta), che di "europeo" ha solamente la bandiera della Prefettura.
Assegnati gli appalti, vengono create le piste ciclabili, a macchia di leopardo, dove capitava. Fino a quando è capitata nella "zona industriale" di via Foggia. Qui, tra via degli Artigiani e via dei Fornai, le piste ciclabili, friabili come biscotti, forse modellate con sabbia e secchiello, sono state riutilizzate dalla fantasia barlettana, che le ha adibite a parcheggio auto, senza grattino. Da queste parti, gli automobilisti sono felici.
La manutenzione delle piste è affidata a cani randagi incolpevoli, che scorrazzano felici, espellendo deiezioni di ogni dimensione, mentre detriti e scarti di esseri disumani sono abbandonati in ordine di apparizione: bottiglie, chiodi e manufatti che bucano i copertoni delle biciclette. Di conseguenza, i rari ciclisti imprecano contro la amministrazione presente, passata e futura.
Intanto, negli uffici del settore "lavori pubblici" è in atto una seduta spiritica, per fare apparire le piste ciclabili fantasma mai costruite, tra via Fracanzano e via Achille Bruni, sebbene l'appalto di 450.000 euro per la costruzione di una rotatoria e con piste ciclabili sia stato già vinto. Finora si è vista soltanto la rotatoria. Su via Vitrani, alcuni tratti della pista ciclabile stanno lievitando come panettoni, forse i progettisti ignoravano che, le radici degli alberi avrebbero fatto gonfiare e sollevare la pista, a volte la natura è più forte della stupidità umana. Il Parlamento Europeo ha annunciato che copierà le nostre piste ciclabili.
Wannà City creò le piste ciclabili, vide che erano cosa buona e giusta, poiché davano lavoro agli appaltatori.
A seguire, pubblichiamo l'aggiudicazione per l'appalto da 450.000 euro.
Assegnati gli appalti, vengono create le piste ciclabili, a macchia di leopardo, dove capitava. Fino a quando è capitata nella "zona industriale" di via Foggia. Qui, tra via degli Artigiani e via dei Fornai, le piste ciclabili, friabili come biscotti, forse modellate con sabbia e secchiello, sono state riutilizzate dalla fantasia barlettana, che le ha adibite a parcheggio auto, senza grattino. Da queste parti, gli automobilisti sono felici.
La manutenzione delle piste è affidata a cani randagi incolpevoli, che scorrazzano felici, espellendo deiezioni di ogni dimensione, mentre detriti e scarti di esseri disumani sono abbandonati in ordine di apparizione: bottiglie, chiodi e manufatti che bucano i copertoni delle biciclette. Di conseguenza, i rari ciclisti imprecano contro la amministrazione presente, passata e futura.
Intanto, negli uffici del settore "lavori pubblici" è in atto una seduta spiritica, per fare apparire le piste ciclabili fantasma mai costruite, tra via Fracanzano e via Achille Bruni, sebbene l'appalto di 450.000 euro per la costruzione di una rotatoria e con piste ciclabili sia stato già vinto. Finora si è vista soltanto la rotatoria. Su via Vitrani, alcuni tratti della pista ciclabile stanno lievitando come panettoni, forse i progettisti ignoravano che, le radici degli alberi avrebbero fatto gonfiare e sollevare la pista, a volte la natura è più forte della stupidità umana. Il Parlamento Europeo ha annunciato che copierà le nostre piste ciclabili.
Wannà City creò le piste ciclabili, vide che erano cosa buona e giusta, poiché davano lavoro agli appaltatori.
A seguire, pubblichiamo l'aggiudicazione per l'appalto da 450.000 euro.