Politica
«L'economia barlettana è nelle mani di politici insonni»
Interviene il consigliere comunale Michele Dibenedetto. Commento sulle voci dell'imminente bilancio cittadino
Barletta - mercoledì 3 agosto 2011
20.48
«Venerdì 5 agosto si terrà il consiglio comunale nel quale si dovrà approvare un bilancio preventivo per l'anno 2011 (siamo ad agosto 2011) che dovrebbe dare il via, finalmente, ai lavori del neo eletto consiglio comunale. Tra meno di tre giorni si decide di cosa fare della città di Barletta per i prossimi cinque anni e a tutt'oggi tutto tace. Dichiarazioni, osservazioni, critiche al bilancio. Nessuna. Peccato però che il giornale di oggi riportava due articoli, uno accanto all'altro, in cui si parla, nel primo, dell'approvazione per il finanziamento un'opera pubblica pari ad un importo di circa tre milioni di euro (sto parlando del nuovo stadio comunale) e nell'altro, di un'azienda barlettana che ha chiuso battenti e 16 unità operative sono da oggi incerca di altra occupazione».
Interviene così Michele Dibenedetto, consigliere comunale dell'Idv, che analizza le possibili voci chiave del prossimo bilancio, e si sofferma soprattutto sulla quanto mai stringente questione stadio. «Si parla di incrementare le attività culturali, razionalizzando al meglio le spese di direttori e operai, dando quindi segno di un'evidente volontà di voltare l'economia barlettana, ormai in ginocchio, in turismo culturale e poi il Comune emette un'ordinanza con la quale si obbligano i locali serali a sospendere le attività musicali entro la mezzanotte per poi ritrattare e prorogare sino alle 2,30 di notte. Evidentemente qualche potente della politica barlettana aveva difficoltà ad addormentarsi la notte e quindi ha pensato bene di fare questo scherzo ai locali che danno vita al nostro centro storico. Incredibile. L'economia barlettana nelle mani di qualche politico insonne!
Si parla di sospensione delle cure riabilitative a pazienti affetti da disabilità gravi da parte di un centro di riabilitazione di Cerignola con conseguenze devastanti sia sulla salute, come sempre, dei soggetti deboli che dei terapisti-lavoratori che da un giorno all'altro perdono il posto di lavoro.
Si parla dello stato di crisi del Servizio Sanitario Regionale derivante dal futuro licenziamento di oltre 500 Operatori dirigenti medici, sanitari, tecnici professionali e amministrativi (ben 73 nell'ASL BT) in base ad una sentenza della Corte Costituzionale su una procedura errata, fatta non certo dagli operatori sanitari coinvolti che tra l'altro hanno già dei diritti acquisiti e nè tanto meno dai Cittadini che si troveranno di fronte al venir meno dei Livelli Essenziali minimi di Assistenza sanitaria e la continuità assistenziale da parte del servizio sanitario pubblico con relativo danno alla salute pubblica e probabile interruzione di pubblico servizio.
Di fronte a tutto ciò si riescono a trovare i fondi per finanziare uno sport che di soldi ne vede girare tanti e troppo spesso ingiustamente (sono ricche le cronache di scandali sulle scommesse, su partite truccate, sugli stipendi milionari di calciatori e non) a considerare marginali le questioni appena esposte e a litigare su chi deve fare l'assessore e chi deve ricoprire incarichi di sottogoverno e quantaltro. Peccato però che la città è ricca di talenti di altre discipline sportive che col tempo abbandonano la loro carriera perché magari non hanno i soldi per pagarsi le trasferte. Per quanto mi riguarda, il calcio potrebbero anche abolirlo!».
Interviene così Michele Dibenedetto, consigliere comunale dell'Idv, che analizza le possibili voci chiave del prossimo bilancio, e si sofferma soprattutto sulla quanto mai stringente questione stadio. «Si parla di incrementare le attività culturali, razionalizzando al meglio le spese di direttori e operai, dando quindi segno di un'evidente volontà di voltare l'economia barlettana, ormai in ginocchio, in turismo culturale e poi il Comune emette un'ordinanza con la quale si obbligano i locali serali a sospendere le attività musicali entro la mezzanotte per poi ritrattare e prorogare sino alle 2,30 di notte. Evidentemente qualche potente della politica barlettana aveva difficoltà ad addormentarsi la notte e quindi ha pensato bene di fare questo scherzo ai locali che danno vita al nostro centro storico. Incredibile. L'economia barlettana nelle mani di qualche politico insonne!
Si parla di sospensione delle cure riabilitative a pazienti affetti da disabilità gravi da parte di un centro di riabilitazione di Cerignola con conseguenze devastanti sia sulla salute, come sempre, dei soggetti deboli che dei terapisti-lavoratori che da un giorno all'altro perdono il posto di lavoro.
Si parla dello stato di crisi del Servizio Sanitario Regionale derivante dal futuro licenziamento di oltre 500 Operatori dirigenti medici, sanitari, tecnici professionali e amministrativi (ben 73 nell'ASL BT) in base ad una sentenza della Corte Costituzionale su una procedura errata, fatta non certo dagli operatori sanitari coinvolti che tra l'altro hanno già dei diritti acquisiti e nè tanto meno dai Cittadini che si troveranno di fronte al venir meno dei Livelli Essenziali minimi di Assistenza sanitaria e la continuità assistenziale da parte del servizio sanitario pubblico con relativo danno alla salute pubblica e probabile interruzione di pubblico servizio.
Di fronte a tutto ciò si riescono a trovare i fondi per finanziare uno sport che di soldi ne vede girare tanti e troppo spesso ingiustamente (sono ricche le cronache di scandali sulle scommesse, su partite truccate, sugli stipendi milionari di calciatori e non) a considerare marginali le questioni appena esposte e a litigare su chi deve fare l'assessore e chi deve ricoprire incarichi di sottogoverno e quantaltro. Peccato però che la città è ricca di talenti di altre discipline sportive che col tempo abbandonano la loro carriera perché magari non hanno i soldi per pagarsi le trasferte. Per quanto mi riguarda, il calcio potrebbero anche abolirlo!».