Politica
L’annuncio dei Modem: «Portiamo il bilancio in mezzo ai cittadini»
Mennea critica l’assessore Fruscio e le tentazioni dei consiglieri comunali. Servizi sociali, detassazione della Tarsu, turismo: le proposte per il bilancio di previsione 2012
Barletta - domenica 22 luglio 2012
15.57
«Vogliamo essere quelli che portano il bilancio in mezzo ai cittadini, per soddisfare i bisogni dei cittadini». Così il consigliere regionale Ruggero Mennea ha espresso, in una conferenza stampa tenutasi sabato scorso, le intenzioni dell'area Modem del Pd, per arrivare all'approvazione del bilancio comunale di previsione 2012. Bilancio che ancora non vede la luce nella nostra città. Bilancio comunale per il quale, a livello nazionale, il governo ha concesso, come termine ultimo di approvazione, la data del 31 Agosto prossimo. Queste le proposte fatte da Mennea:
• «Garantire i servizi sociali alle famiglie veramente disagiate, con controlli mirati, per distinguere chi realmente ha bisogno da chi specula sull'assistenzialismo, e interventi appropriati alle necessità dei cittadini, possibili da fare solo se si conoscono le varie realtà. Chiunque voglia fare operazioni di travaso da questo settore ad altri, per scopi elettorali o clientelari, se lo faccia passare dalla testa, perché veramente andremo a trasmettere in streaming il consiglio comunale»;
• «Sostegno alle imprese, che significa non solo mantenere livelli occupazionali, ma dare anche una prospettiva. Qualche assessore parla di micro-credito (riferimento inequivocabile all'assessore Fruscio): sono misure inattuabili per un comune. Lo stiamo facendo a livello regionale con difficoltà. Quando si dicono delle cose, bisogna dirle con condizione di causa, dando un segno tangibile dell'aiuto che si vuole dare e non del favoritismo personalizzato. Noi diciamo: detassazione della Tarsu. Vale 1 milione di euro, che entra in meno nelle casse comunali: 600 mila euro circa a favore delle imprese, 400 mila euro circa a favore degli artigiani. Detassando questa tassa possiamo dare un segno tangibile»;
• «Parlare di sviluppo. Il comune non può essere il destinatario passivo delle politiche regionali, ma deve essere l'interfaccia dell'imprenditorialità sul territorio. Per fare questo, bastano le capacità e le competenze. Agli assessori bisogna chiedere cosa avete creato fino a questo momento, visto che vi volete mettere a disposizione della collettività»;
• «Lo Stato sta vendendo i beni demaniali. Guarda caso, a Barletta c'è la maggiore estensione di terreni demaniali che è stata messa in vendita: sono gran parte dei terreni nella zona di Ponente. Allora perché non sviluppare un grande e serio progetto turistico su quei terreni, comprandoli come comune, e proponendo, da una posizione di forza, un progetto ai privati? Se non si farà questo, quei terreni verranno acquistati da privati, e così il comune potrà solo subire programmi d'investimento e non potrà esserne il promotore. Con che soldi lo si fa? Dismettendo gli immobili inutilizzati e investendo su questa zona strategica, con l'obiettivo di garantire spazi pubblici e attrezzati, e l'ambiente, affidando il progetto a vari gruppi d'impresa che dovranno occuparsi delle varie parti di esso. Tutto ciò può dare il via ad un ciclo virtuoso per una nuova economia»;
• «Dobbiamo eliminare le auto blu. Chi abita vicino al comune, deve andare a piedi. In regione si può andare anche in treno»;
• «L'amministrazione, attraverso il decreto sulla "Spending Review", usufruisca del potere di rinegoziare i contratti di servizio».
«E' importante sottolineare il fatto che stiamo trasmettendo in streaming questo incontro. Lo faremo anche con il consiglio comunale, e sarebbe giusto farlo anche per le sedute di giunta e di commissione - ha esordito il consigliere comunale Nicola Ruta - Andremo ad approvare un bilancio che per gli 8/12 è già impegnato Dopo il taglio di 6 milioni da parte del governo, con l'assessore Dicataldo siamo riusciti a recuperare 2 milioni dalla rivisitazione della spesa in ogni settore, un'altra somma dall'Imu, che vogliamo lasciare inalterata sulla prima casa, aumentarla per chi ha più di due case, e trovare degli sgravi fiscali in base al reddito. La Tarsu subirà un aumento del 25%: abbiamo ad oggi la spesa del servizio coperta al 40%. Bisogna rivedere i contratti Bar.S.A. di global service, che sono contratti in perdita. Dagli avanzi e residui di spesa, possiamo attuare la detassazione della Tarsu, per imprenditori e artigiani, i quali preferiscono ciò, piuttosto che avere contributi. Saranno spostati fondi per valorizzare Canne della battaglia: mi sono studiato il libro visite, e sono tante le potenzialità di un sito che, senza servizi né promozione, riesce a fare 12-13.000 visitatori l'anno». Caterina Spadafora, vicesegretaria del Pd di Barletta, è tornata invece sul bando regionale per il trasferimento delle imprese dalle città alle zone industriali: «Le aree industriali dovrebbero essere divise in zone Pip e Asi. Ma a Barletta c'è la zona Pip? C'è stata una concertazione con la regione?». Domande, come altre, che attendono risposte, in una città che rimane ancora, tra tante proposte e tante opportunità mal sfruttate, sul filo della precarietà, ancora senza un bilancio.
Mercoledì il consiglio comunale dovrebbe approvare il rendiconto di gestione del Bilancio 2011. Vedremo poi quando si riuscirà ad approvare il Bilancio di previsione 2012. Sulla carta tra qualche mese, un'amministrazione in regola dovrebbe già essere impegnata ad approvare il bilancio 2013: ma non è certo il nostro caso. Il 31 Agosto, superato il quale c'è la prospettiva del commissariamento, comunque è sempre più vicino, e se, come ha fatto capire il consigliere Ruta, alcuni consiglieri avrebbero fatto un "investimento" sulle loro poltrone, e ciò dovrebbe quindi scongiurare il superamento di detto limite, è sempre utile sottolineare che, oltre questo limite, ci sarà sì un unico ed inderogabile imperativo, e sarà il seguente: Tutti a casa!
• «Garantire i servizi sociali alle famiglie veramente disagiate, con controlli mirati, per distinguere chi realmente ha bisogno da chi specula sull'assistenzialismo, e interventi appropriati alle necessità dei cittadini, possibili da fare solo se si conoscono le varie realtà. Chiunque voglia fare operazioni di travaso da questo settore ad altri, per scopi elettorali o clientelari, se lo faccia passare dalla testa, perché veramente andremo a trasmettere in streaming il consiglio comunale»;
• «Sostegno alle imprese, che significa non solo mantenere livelli occupazionali, ma dare anche una prospettiva. Qualche assessore parla di micro-credito (riferimento inequivocabile all'assessore Fruscio): sono misure inattuabili per un comune. Lo stiamo facendo a livello regionale con difficoltà. Quando si dicono delle cose, bisogna dirle con condizione di causa, dando un segno tangibile dell'aiuto che si vuole dare e non del favoritismo personalizzato. Noi diciamo: detassazione della Tarsu. Vale 1 milione di euro, che entra in meno nelle casse comunali: 600 mila euro circa a favore delle imprese, 400 mila euro circa a favore degli artigiani. Detassando questa tassa possiamo dare un segno tangibile»;
• «Parlare di sviluppo. Il comune non può essere il destinatario passivo delle politiche regionali, ma deve essere l'interfaccia dell'imprenditorialità sul territorio. Per fare questo, bastano le capacità e le competenze. Agli assessori bisogna chiedere cosa avete creato fino a questo momento, visto che vi volete mettere a disposizione della collettività»;
• «Lo Stato sta vendendo i beni demaniali. Guarda caso, a Barletta c'è la maggiore estensione di terreni demaniali che è stata messa in vendita: sono gran parte dei terreni nella zona di Ponente. Allora perché non sviluppare un grande e serio progetto turistico su quei terreni, comprandoli come comune, e proponendo, da una posizione di forza, un progetto ai privati? Se non si farà questo, quei terreni verranno acquistati da privati, e così il comune potrà solo subire programmi d'investimento e non potrà esserne il promotore. Con che soldi lo si fa? Dismettendo gli immobili inutilizzati e investendo su questa zona strategica, con l'obiettivo di garantire spazi pubblici e attrezzati, e l'ambiente, affidando il progetto a vari gruppi d'impresa che dovranno occuparsi delle varie parti di esso. Tutto ciò può dare il via ad un ciclo virtuoso per una nuova economia»;
• «Dobbiamo eliminare le auto blu. Chi abita vicino al comune, deve andare a piedi. In regione si può andare anche in treno»;
• «L'amministrazione, attraverso il decreto sulla "Spending Review", usufruisca del potere di rinegoziare i contratti di servizio».
«E' importante sottolineare il fatto che stiamo trasmettendo in streaming questo incontro. Lo faremo anche con il consiglio comunale, e sarebbe giusto farlo anche per le sedute di giunta e di commissione - ha esordito il consigliere comunale Nicola Ruta - Andremo ad approvare un bilancio che per gli 8/12 è già impegnato Dopo il taglio di 6 milioni da parte del governo, con l'assessore Dicataldo siamo riusciti a recuperare 2 milioni dalla rivisitazione della spesa in ogni settore, un'altra somma dall'Imu, che vogliamo lasciare inalterata sulla prima casa, aumentarla per chi ha più di due case, e trovare degli sgravi fiscali in base al reddito. La Tarsu subirà un aumento del 25%: abbiamo ad oggi la spesa del servizio coperta al 40%. Bisogna rivedere i contratti Bar.S.A. di global service, che sono contratti in perdita. Dagli avanzi e residui di spesa, possiamo attuare la detassazione della Tarsu, per imprenditori e artigiani, i quali preferiscono ciò, piuttosto che avere contributi. Saranno spostati fondi per valorizzare Canne della battaglia: mi sono studiato il libro visite, e sono tante le potenzialità di un sito che, senza servizi né promozione, riesce a fare 12-13.000 visitatori l'anno». Caterina Spadafora, vicesegretaria del Pd di Barletta, è tornata invece sul bando regionale per il trasferimento delle imprese dalle città alle zone industriali: «Le aree industriali dovrebbero essere divise in zone Pip e Asi. Ma a Barletta c'è la zona Pip? C'è stata una concertazione con la regione?». Domande, come altre, che attendono risposte, in una città che rimane ancora, tra tante proposte e tante opportunità mal sfruttate, sul filo della precarietà, ancora senza un bilancio.
Mercoledì il consiglio comunale dovrebbe approvare il rendiconto di gestione del Bilancio 2011. Vedremo poi quando si riuscirà ad approvare il Bilancio di previsione 2012. Sulla carta tra qualche mese, un'amministrazione in regola dovrebbe già essere impegnata ad approvare il bilancio 2013: ma non è certo il nostro caso. Il 31 Agosto, superato il quale c'è la prospettiva del commissariamento, comunque è sempre più vicino, e se, come ha fatto capire il consigliere Ruta, alcuni consiglieri avrebbero fatto un "investimento" sulle loro poltrone, e ciò dovrebbe quindi scongiurare il superamento di detto limite, è sempre utile sottolineare che, oltre questo limite, ci sarà sì un unico ed inderogabile imperativo, e sarà il seguente: Tutti a casa!