
La città
Italo Calvino, Gianni Rodari e il gioco della Fantasia
Il racconto di Giuseppe Lagrasta
Barletta - domenica 14 settembre 2025
Comunicato Stampa
A quarant'anni dalla scomparsa di Italo Calvino, (19 settembre 1985-19 settembre 2025), Giuseppe Lagrasta, omaggia lo scrittore ligure, dedicandogli una favola.
Nell'estate del 197…, Italo Calvino e Gianni Rodari, trascorsero un periodo di vacanza, insieme. E durante un pomeriggio d'estate, in un giardino fresco e ombroso, i due scrittori si incontrarono per discutere di letteratura, di favole e filastrocche.
Calvino: E allora, Gianni, che facciamo oggi pomeriggio?
Rodari: Facciamo il gioco dell'inventastorie. Ti va?
Calvino: Mi sorprendi sempre con le tue trovate! E va bene, cominciamo!
Rodari: Ti propongo di scrivere insieme, una storia!
Calvino: Mi piace, è una idea divertente. Intanto, hai determinato chi sarà il personaggio principale?
Rodari: Diciamo di sì!
Calvino: E chi sarà?
Rodari: Delphina, è una bambina orfana che vive nel bosco, in una casetta diroccata, con una vecchia strega, che un giorno la maltratta e un giorno le vuol bene. Spesso, quando la strega è triste perché la bacchetta magica non funziona, Delfina l'aiuta a riprendersi dal malessere raccontando, favole. La strega si chiamerà, Balabà.
Calvino: E poi cosa succede?
Rodari: Continua, tu.
Calvino: Vorrei partire dall'immagine di un lago. Un giorno, Delphina, mentre si trovava in riva al lago, in compagnia di Balabà, che si divertiva a indispettirla, in un accesso di rabbia, scagliò un sasso nello stagno.
Rodari: Ben benone. E allora?
Calvino: Dopo il lancio del sasso, diverse onde concentriche si trasformarono in personaggi fantastici, che via via, spuntando dall'acqua, andavano dritti a salutare Delphina.
Rodari: Benissimo, Italo. D'un tratto, spunterà un cagnolino, tutto colorato, quasi un arcobaleno in movimento.
Calvino: Ma sarà utile far spuntare dalle onde concentriche anche un piccolo clown.
Rodari: Si, si, bella idea.
Calvino: E subito il piccolo clown con il cane, dirigendosi verso Delphina, le faranno un inchino.
Rodari: Il clown lo chiameremo Marco.
Calvino: Ottimo!
Rodari: E il cagnolino, BluBlu.
Calvino: Certo che mi piace. Ad un tratto, spuntò la giraffa volante!
Rodari: Ecco Lila, volerà in giro per il mondo, per il sollievo di tutti gli amici animali in difficoltà!
Calvino: Bellissima idea. Lila rappresenta la metafora dell'amicizia, della libertà e della pace.
Rodari: Sì, finalmente arrivano i nonni, Marta e Nino. La loro presenza porterà sollievo e un po' di felicità a Delphina.
Calvino: Ad un tratto si manifesterà un lillipuziano, ovvero Monsieur Petit Lilliput.
Rodari: D'accordo!
Calvino: Allora cominciamo a narrare partendo da questi personaggi. Dalle onde concentriche scaturiranno i nonni, Marta e Nino. E fin qui, siamo d'accordo. Poi?
Rodari: Cammin facendo, Delphina invitò gli amici nella sua casetta situata nei pressi del lago. Prima di giungere alla casetta situata nel paesino di Rodaria, la strega metà cattiva e metà buona, con la sua bacchetta magica, all'improvviso, trasformò la casetta diroccata, in un tendone da circo. I personaggi, tutti amici di Delphina, occuparono il centro del Circo Fantastico Ulisses, urlando di gioia, saltando e abbracciandosi felici del prodigio.
Calvino: Delphina trovandosi al centro della pista, notò la presenza dei suoi nonni e fu commossa e felice. I nonni erano lì che battevano le mani, contenti di riaverla con loro.
Rodari: Così Delphina, invitò Lila a fare il suo numero. E la giraffa, animale lillipuziano, cominciò a girare in pista, e, prendendo presto velocità, riuscì a volare.
Calvino: Il pubblico a bocca aperta seguiva Lila e dopo il triplo salto mortale, la giraffa planò, pian piano, e salutò con un inchino.
Rodari: Ora toccava al clown, Marco, esibirsi con il cagnolino Blublu, suo assistente. Marco cominciò a raccontare storie esilaranti e divertenti.
Calvino: Marco, mutando il comportamento dei personaggi, permetteva loro di fare il contrario di ciò che avevano interpretato in altre avventure di carta. Mandando il pubblico in gran visibilio.
Rodari: Così Pinocchio, si trasformò in un bel principe addormentato nel bosco; invece, Cenerentola assunse le sembianze di una elegante principessa, allegra e spensierata.
Calvino: E Cappuccetto Rosso, smarrita nella steppa e indossando un colbacco per proteggersi dalla neve, era alla ricerca della nonna, che a sua volta, affamata, girovagando nel bosco, sorprese il lupo mentre dormiva e se lo divorò in quattro e quattr'otto.
Rodari: Anche Alice, invece di trovarsi nel Paese delle Meraviglie si smarrì in uno strano labirinto, incontrando vecchi gnomi che l'aiutarono a ritrovare la via d'uscita. Mentre Peter Pan, uomo maturo, coccolava i suoi due bambini, Ninni e Nanni.
Calvino: Così, di colpo, approda Monsieur Petit Lilliput, ovvero, il lillipuziano con la statura di un uomo, che si ritrova ad esibirsi nel circo, facendo il funambolo, esercizio che non gli competeva ma che con l'aiuto della maga Baba Jaga, riesce a fare con disinvoltura.
Rodari: D'un tratto il tendone del circo si trasformò nel Castello di Calvinia; così, la Maga Balabà, diventata buona, ospitò gli amici e i nonni di Delphina.
Calvino: Nel Castello di Calvinia, regnava un clima di amicizia e molti personaggi che un tempo s'erano incontrati in altre storie di carta, si ritrovarono in questa nuova avventura, sentendosi a loro agio.
Rodari: E mentre la festa andava avanti, arrivarono al Castello di Calvinia
il Marchese di Carabas, in compagnia del Gatto senza stivali, che indossava un lucente papillon, un paio di baffi alla Capitan Uncino, e un ombrello che gli consentiva di volare.
Calvino: All'improvviso dal cielo planò PippiCalzelunghe, in compagnia di Zietto, il suo Cavallo bianco a pois e della sua scimmietta, Nilsson. Il cavallo salutò e chiacchierò benevolmente con tutti.
Rodari: E non potevano mancare alla festa il Gatto e la Volpe. Mentre il Grillo Parlante, dando consigli, non ne azzeccava, nemmeno uno.
Calvino: Per qualche giorno, gli ospiti abitarono il Castello fantastico di Calvinia, giocando a mosca cieca, al gioco degli Scacchi e Dei quattro cantoni. Invece i nonni, Marta e Nino, non abbandonarono più la nipotina e continuarono a fare i dolci, il pane, le marmellate, prendendo in seria considerazione l'idea che Delfina dovesse ritornare, al più presto, tra i banchi di scuola.
Rodari: Delfina ringraziò tutti, invitando gli ospiti a ritornare a Rodaria, quanto lo avessero desiderato. – "Il Castello di Calvinia è aperto a tutti" – disse Delphina - . Tornò al Castello di Calvinia, anche il Gatto Felix Mau Mau, che non appena incontrò Delfina, si abbandonò a far le fusa, facendosi perdonare la fuga.
Calvino: Come storia ci siamo. Ma poi spunteranno il Dr. Jekill e Mr. Hyde, e sarà tutta un'altra avventura.
Rodari: E sì, Italo, veramente esilarante. Intanto, questa sera la favola la racconteremo ai nostri bambini. Vedrai, si divertiranno!
Calvino: Sì, sì, certo, andiamo!
Tutti i diritti riservati.
Nell'estate del 197…, Italo Calvino e Gianni Rodari, trascorsero un periodo di vacanza, insieme. E durante un pomeriggio d'estate, in un giardino fresco e ombroso, i due scrittori si incontrarono per discutere di letteratura, di favole e filastrocche.
Calvino: E allora, Gianni, che facciamo oggi pomeriggio?
Rodari: Facciamo il gioco dell'inventastorie. Ti va?
Calvino: Mi sorprendi sempre con le tue trovate! E va bene, cominciamo!
Rodari: Ti propongo di scrivere insieme, una storia!
Calvino: Mi piace, è una idea divertente. Intanto, hai determinato chi sarà il personaggio principale?
Rodari: Diciamo di sì!
Calvino: E chi sarà?
Rodari: Delphina, è una bambina orfana che vive nel bosco, in una casetta diroccata, con una vecchia strega, che un giorno la maltratta e un giorno le vuol bene. Spesso, quando la strega è triste perché la bacchetta magica non funziona, Delfina l'aiuta a riprendersi dal malessere raccontando, favole. La strega si chiamerà, Balabà.
Calvino: E poi cosa succede?
Rodari: Continua, tu.
Calvino: Vorrei partire dall'immagine di un lago. Un giorno, Delphina, mentre si trovava in riva al lago, in compagnia di Balabà, che si divertiva a indispettirla, in un accesso di rabbia, scagliò un sasso nello stagno.
Rodari: Ben benone. E allora?
Calvino: Dopo il lancio del sasso, diverse onde concentriche si trasformarono in personaggi fantastici, che via via, spuntando dall'acqua, andavano dritti a salutare Delphina.
Rodari: Benissimo, Italo. D'un tratto, spunterà un cagnolino, tutto colorato, quasi un arcobaleno in movimento.
Calvino: Ma sarà utile far spuntare dalle onde concentriche anche un piccolo clown.
Rodari: Si, si, bella idea.
Calvino: E subito il piccolo clown con il cane, dirigendosi verso Delphina, le faranno un inchino.
Rodari: Il clown lo chiameremo Marco.
Calvino: Ottimo!
Rodari: E il cagnolino, BluBlu.
Calvino: Certo che mi piace. Ad un tratto, spuntò la giraffa volante!
Rodari: Ecco Lila, volerà in giro per il mondo, per il sollievo di tutti gli amici animali in difficoltà!
Calvino: Bellissima idea. Lila rappresenta la metafora dell'amicizia, della libertà e della pace.
Rodari: Sì, finalmente arrivano i nonni, Marta e Nino. La loro presenza porterà sollievo e un po' di felicità a Delphina.
Calvino: Ad un tratto si manifesterà un lillipuziano, ovvero Monsieur Petit Lilliput.
Rodari: D'accordo!
Calvino: Allora cominciamo a narrare partendo da questi personaggi. Dalle onde concentriche scaturiranno i nonni, Marta e Nino. E fin qui, siamo d'accordo. Poi?
Rodari: Cammin facendo, Delphina invitò gli amici nella sua casetta situata nei pressi del lago. Prima di giungere alla casetta situata nel paesino di Rodaria, la strega metà cattiva e metà buona, con la sua bacchetta magica, all'improvviso, trasformò la casetta diroccata, in un tendone da circo. I personaggi, tutti amici di Delphina, occuparono il centro del Circo Fantastico Ulisses, urlando di gioia, saltando e abbracciandosi felici del prodigio.
Calvino: Delphina trovandosi al centro della pista, notò la presenza dei suoi nonni e fu commossa e felice. I nonni erano lì che battevano le mani, contenti di riaverla con loro.
Rodari: Così Delphina, invitò Lila a fare il suo numero. E la giraffa, animale lillipuziano, cominciò a girare in pista, e, prendendo presto velocità, riuscì a volare.
Calvino: Il pubblico a bocca aperta seguiva Lila e dopo il triplo salto mortale, la giraffa planò, pian piano, e salutò con un inchino.
Rodari: Ora toccava al clown, Marco, esibirsi con il cagnolino Blublu, suo assistente. Marco cominciò a raccontare storie esilaranti e divertenti.
Calvino: Marco, mutando il comportamento dei personaggi, permetteva loro di fare il contrario di ciò che avevano interpretato in altre avventure di carta. Mandando il pubblico in gran visibilio.
Rodari: Così Pinocchio, si trasformò in un bel principe addormentato nel bosco; invece, Cenerentola assunse le sembianze di una elegante principessa, allegra e spensierata.
Calvino: E Cappuccetto Rosso, smarrita nella steppa e indossando un colbacco per proteggersi dalla neve, era alla ricerca della nonna, che a sua volta, affamata, girovagando nel bosco, sorprese il lupo mentre dormiva e se lo divorò in quattro e quattr'otto.
Rodari: Anche Alice, invece di trovarsi nel Paese delle Meraviglie si smarrì in uno strano labirinto, incontrando vecchi gnomi che l'aiutarono a ritrovare la via d'uscita. Mentre Peter Pan, uomo maturo, coccolava i suoi due bambini, Ninni e Nanni.
Calvino: Così, di colpo, approda Monsieur Petit Lilliput, ovvero, il lillipuziano con la statura di un uomo, che si ritrova ad esibirsi nel circo, facendo il funambolo, esercizio che non gli competeva ma che con l'aiuto della maga Baba Jaga, riesce a fare con disinvoltura.
Rodari: D'un tratto il tendone del circo si trasformò nel Castello di Calvinia; così, la Maga Balabà, diventata buona, ospitò gli amici e i nonni di Delphina.
Calvino: Nel Castello di Calvinia, regnava un clima di amicizia e molti personaggi che un tempo s'erano incontrati in altre storie di carta, si ritrovarono in questa nuova avventura, sentendosi a loro agio.
Rodari: E mentre la festa andava avanti, arrivarono al Castello di Calvinia
il Marchese di Carabas, in compagnia del Gatto senza stivali, che indossava un lucente papillon, un paio di baffi alla Capitan Uncino, e un ombrello che gli consentiva di volare.
Calvino: All'improvviso dal cielo planò PippiCalzelunghe, in compagnia di Zietto, il suo Cavallo bianco a pois e della sua scimmietta, Nilsson. Il cavallo salutò e chiacchierò benevolmente con tutti.
Rodari: E non potevano mancare alla festa il Gatto e la Volpe. Mentre il Grillo Parlante, dando consigli, non ne azzeccava, nemmeno uno.
Calvino: Per qualche giorno, gli ospiti abitarono il Castello fantastico di Calvinia, giocando a mosca cieca, al gioco degli Scacchi e Dei quattro cantoni. Invece i nonni, Marta e Nino, non abbandonarono più la nipotina e continuarono a fare i dolci, il pane, le marmellate, prendendo in seria considerazione l'idea che Delfina dovesse ritornare, al più presto, tra i banchi di scuola.
Rodari: Delfina ringraziò tutti, invitando gli ospiti a ritornare a Rodaria, quanto lo avessero desiderato. – "Il Castello di Calvinia è aperto a tutti" – disse Delphina - . Tornò al Castello di Calvinia, anche il Gatto Felix Mau Mau, che non appena incontrò Delfina, si abbandonò a far le fusa, facendosi perdonare la fuga.
Calvino: Come storia ci siamo. Ma poi spunteranno il Dr. Jekill e Mr. Hyde, e sarà tutta un'altra avventura.
Rodari: E sì, Italo, veramente esilarante. Intanto, questa sera la favola la racconteremo ai nostri bambini. Vedrai, si divertiranno!
Calvino: Sì, sì, certo, andiamo!
Tutti i diritti riservati.
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