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«Isole ecologiche in 167: un seme di civiltà», la nota del comitato di quartiere
Le parole di Giuseppe Di Bari e Raffaele Patella
Barletta - giovedì 17 luglio 2025
1.01 Comunicato Stampa
«Il Comitato della Zona 167 esprime il proprio apprezzamento per l'imminente attivazione di 10 nuove isole ecologiche informatizzate, con particolare soddisfazione nel constatare che la prima area interessata è proprio la nostra periferia, la Zona 167». Così i referenti, Giuseppe Di Bari e Raffaele Patella.
«Da tempo il Comitato, interpretando i bisogni e i disagi dei residenti, sollecitava un sistema più flessibile e funzionale per il conferimento dei rifiuti, in particolare della frazione organica, che nei mesi estivi rappresenta un'emergenza quotidiana sotto il profilo igienico-sanitario.
Queste nuove strutture, se ben gestite e tutelate, possono diventare un presidio civile di decoro urbano e responsabilità ambientale. Per questo, come sempre, il Comitato farà la propria parte nel sensibilizzare i residenti a un uso corretto e consapevole, affinché queste isole non diventino terreno di abbandono o incuria, ma un patrimonio collettivo da custodire e valorizzare. La qualità dell'ambiente è un bene comune e va protetto anche con piccoli gesti quotidiani.
Tuttavia, questa auspicata iniziativa non deve restare isolata, ma anzi essere accompagnata da un'azione organica e lungimirante su più fronti, specialmente in vista dell'accelerazione dell'edilizia privata a seguito dell'approvazione del cosiddetto "Piano Casa". È fondamentale che questo nuovo impulso urbanistico non venga vissuto come una corsa all'edificazione indiscriminata, ma come un'opportunità di riqualificazione nel rispetto delle regole, dell'equilibrio territoriale e della vivibilità dei quartieri.
Invitiamo tutti gli attori coinvolti – amministratori, tecnici, imprese e cittadini – a mantenere alta l'attenzione sull'osservanza rigorosa delle norme urbanistiche e ambientali, affinché non si replichino in Barletta episodi spiacevoli e oggetto di cronaca nazionale, come quelli che stanno emergendo in questi giorni a Milano, dove scelte edilizie non ponderate stanno generando forti tensioni e conseguenze indesiderate.
La nostra periferia chiede rispetto, programmazione e visione. Il Comitato continuerà a essere vigile e propositivo, a tutela dei diritti di chi abita queste strade e crede in un futuro più giusto, pulito e condiviso per tutta la città».
«Da tempo il Comitato, interpretando i bisogni e i disagi dei residenti, sollecitava un sistema più flessibile e funzionale per il conferimento dei rifiuti, in particolare della frazione organica, che nei mesi estivi rappresenta un'emergenza quotidiana sotto il profilo igienico-sanitario.
Queste nuove strutture, se ben gestite e tutelate, possono diventare un presidio civile di decoro urbano e responsabilità ambientale. Per questo, come sempre, il Comitato farà la propria parte nel sensibilizzare i residenti a un uso corretto e consapevole, affinché queste isole non diventino terreno di abbandono o incuria, ma un patrimonio collettivo da custodire e valorizzare. La qualità dell'ambiente è un bene comune e va protetto anche con piccoli gesti quotidiani.
Tuttavia, questa auspicata iniziativa non deve restare isolata, ma anzi essere accompagnata da un'azione organica e lungimirante su più fronti, specialmente in vista dell'accelerazione dell'edilizia privata a seguito dell'approvazione del cosiddetto "Piano Casa". È fondamentale che questo nuovo impulso urbanistico non venga vissuto come una corsa all'edificazione indiscriminata, ma come un'opportunità di riqualificazione nel rispetto delle regole, dell'equilibrio territoriale e della vivibilità dei quartieri.
Invitiamo tutti gli attori coinvolti – amministratori, tecnici, imprese e cittadini – a mantenere alta l'attenzione sull'osservanza rigorosa delle norme urbanistiche e ambientali, affinché non si replichino in Barletta episodi spiacevoli e oggetto di cronaca nazionale, come quelli che stanno emergendo in questi giorni a Milano, dove scelte edilizie non ponderate stanno generando forti tensioni e conseguenze indesiderate.
La nostra periferia chiede rispetto, programmazione e visione. Il Comitato continuerà a essere vigile e propositivo, a tutela dei diritti di chi abita queste strade e crede in un futuro più giusto, pulito e condiviso per tutta la città».
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