Politica
Interviene Michele Rizzi: «Stanno strangolando i lavoratori italiani»
L'esponente di Alternativa Comunista commenta gli arresti dei 'palazzinari'. «Le nostre lotte porteranno al crollo del sistema politico-economico»
Barletta - giovedì 19 maggio 2011
«Evidentemente le nostre denunce politiche fatte in campagna elettorale (condite anche da minacce di morte con auto danneggiata ai danni del sottoscritto) sono un pezzo della lotta contro quel "Partito del mattone" che fa affari sulle famiglie dei lavoratori e contro il quale siamo da sempre schierati». Interviene così Michele Rizzi, rappresentante di "Alternativa Comunista". «Gli arresti dei palazzinari che evadevano fisco e prendevano soldi a nero sono la cronaca di quel pezzo dell'affare chiamato edlizia e gestito da palazzinari e loro referenti politici borghesi».
«Strangolare i lavoratori barlettani, costringerli a pagamenti a nero di esose abitazioni nel ghetto della periferia delle nostre città, così come fare "cartello" per dettare i prezzi del cemento, mantenere sfitte abitazioni in centro, avere rapporti diretti con politici borghesi degli schieramenti "vincenti" per flusso di denaro e potere riversato in questa campagna elettorale, sono il vademecum della speculazione edilizia. Ci conforta il fatto che diverse famiglie stiano denunciando lo "strozzinaggio" e confidiamo che, il sottoscritto e i miei compagni, non rimangano quasi soli come nella vicenda che ci ha visti coinvolti, dove persino eminenti politici "nazionali", arrivati lo stesso giorno a Barletta a celebrare una Puglia che vedono solo nelle loro fantasiose poesie, si sono sollevati dall'onere di solidarizzare con noi per l'accaduto. Ma tant'è!
Potranno comprare consensi e coscienze del sottoproletariato barlettano, ma non le nostre lotte e le nostre denunce che continueranno, (nonostante le minacce vigliacche che potranno aver spaventato alcuni nostri elettori, ma non certamente noi) e che porteranno al crollo del sistema politico-economico che ha le "mani sulla città" e sugli interessi dei lavoratori».
«Strangolare i lavoratori barlettani, costringerli a pagamenti a nero di esose abitazioni nel ghetto della periferia delle nostre città, così come fare "cartello" per dettare i prezzi del cemento, mantenere sfitte abitazioni in centro, avere rapporti diretti con politici borghesi degli schieramenti "vincenti" per flusso di denaro e potere riversato in questa campagna elettorale, sono il vademecum della speculazione edilizia. Ci conforta il fatto che diverse famiglie stiano denunciando lo "strozzinaggio" e confidiamo che, il sottoscritto e i miei compagni, non rimangano quasi soli come nella vicenda che ci ha visti coinvolti, dove persino eminenti politici "nazionali", arrivati lo stesso giorno a Barletta a celebrare una Puglia che vedono solo nelle loro fantasiose poesie, si sono sollevati dall'onere di solidarizzare con noi per l'accaduto. Ma tant'è!
Potranno comprare consensi e coscienze del sottoproletariato barlettano, ma non le nostre lotte e le nostre denunce che continueranno, (nonostante le minacce vigliacche che potranno aver spaventato alcuni nostri elettori, ma non certamente noi) e che porteranno al crollo del sistema politico-economico che ha le "mani sulla città" e sugli interessi dei lavoratori».