Territorio
Inquinamento del mare, interrogazione di Mennea
Richiesti chiarimenti a Regione e Arpa. «Si controllino i depuratori»
Barletta - mercoledì 30 gennaio 2013
Non si placano le polemiche riguardanti la questione della schiuma nel mare di Ponente a Barletta. Gli esami effettuati dall'Arpa non hanno dato un responso chiaro e dettagliato, come sperato. È intervenuto a riguardo il consigliere regionale, Ruggiero Mennea, che ha rivolto al Governo regionale un'interrogazione urgente sul problema delle acque di balneazione a Barletta.
«Dagli esami compiuti dall'Arpa sui prelievi di acqua marina effettuati il 4 gennaio, è emersa la non pericolosità per la salute, poiché si tratterebbe di abbondante presenza di micro alga 'Nocticula scintillans'. Gli stessi esami, però, hanno riscontrato la presenza nelle acque di 'Enterococchi intestinali', per un valore quasi triplo ai valori normale, e di 'Escherichiacoli' nella misura di 7.400 unità rispetto ai valori normali di 5.000». Secondo il Consigliere regionale «le cause potrebbero essere ricondotte ad un versamento non autorizzato di reflui urbani nei corsi d'acqua che sfociano sul litorale di Barletta (l'Ofanto e il Ciappetta-Camaggio) o, peggio, di scarichi fognari provenienti dai depuratori dei comuni limitrofi o proprio da quello di Barletta.
Mennea chiede al Governo regionale e all'Arpa «Se e come s'intende fronteggiare questa emergenza, considerato l'approssimarsi della stagione balneare, e quando si prevede un altro prelievo con relativi esami delle acque sul litorale di Ponente e di Levante.
Inoltre si chiede «Il monitoraggio dei depuratori di Barletta, Andria, Canosa, Trinitapoli, San Ferdinando e Margherita di Savoia, alcuni dei quali tuttora sotto sequestro con facoltà d'uso e prevenzione di sversamenti illeciti nei corsi d'acqua limitrofi al territorio e di tutti gli scarichi a mare presenti sulla litoranea di Ponente e di Levante».
«Dagli esami compiuti dall'Arpa sui prelievi di acqua marina effettuati il 4 gennaio, è emersa la non pericolosità per la salute, poiché si tratterebbe di abbondante presenza di micro alga 'Nocticula scintillans'. Gli stessi esami, però, hanno riscontrato la presenza nelle acque di 'Enterococchi intestinali', per un valore quasi triplo ai valori normale, e di 'Escherichiacoli' nella misura di 7.400 unità rispetto ai valori normali di 5.000». Secondo il Consigliere regionale «le cause potrebbero essere ricondotte ad un versamento non autorizzato di reflui urbani nei corsi d'acqua che sfociano sul litorale di Barletta (l'Ofanto e il Ciappetta-Camaggio) o, peggio, di scarichi fognari provenienti dai depuratori dei comuni limitrofi o proprio da quello di Barletta.
Mennea chiede al Governo regionale e all'Arpa «Se e come s'intende fronteggiare questa emergenza, considerato l'approssimarsi della stagione balneare, e quando si prevede un altro prelievo con relativi esami delle acque sul litorale di Ponente e di Levante.
Inoltre si chiede «Il monitoraggio dei depuratori di Barletta, Andria, Canosa, Trinitapoli, San Ferdinando e Margherita di Savoia, alcuni dei quali tuttora sotto sequestro con facoltà d'uso e prevenzione di sversamenti illeciti nei corsi d'acqua limitrofi al territorio e di tutti gli scarichi a mare presenti sulla litoranea di Ponente e di Levante».