Scuola e Lavoro
«Iniziamo la fase 2 della campagna vaccinale dalla scuola»
L’intervento dell’assessore regionale alla Sanità a poche ore dalla ripresa delle lezioni
Barletta - giovedì 7 gennaio 2021
7.53
«Fin dall'inizio della pandemia il concetto di "sicurezza" è stato a mio avviso oggetto di innumerevoli fraintendimenti». Interviene così l'assessore alla Sanità Pierluigi Lopalco a poche ore dalla ripresa delle lezioni scolastiche.
«Per molti il concetto di sicurezza coincideva con l'aumentare a dismisura il numero di test (i famigerati tamponi a tappeto). Per altri con l'utilizzo di app e tracciamento. Alcuni hanno perfino immaginato che la sicurezza in un'aula scolastica potesse aumentare con l'uso di banchi a rotelle.
A questo proposito, il dibattito sulla scuola in presenza è stato certamente fra i più agguerriti e ha posto il decisore politico, in tutto il mondo, davanti a scelte difficilissime. Non esistono due paesi, ma nemmeno due regioni all'interno dello stesso paese (guardate che sta succedendo in Germania) che abbiano preso identiche decisioni sulla scuola a parità di livelli di rischio. Il motivo è semplice: non esistono dati certi sul ruolo della didattica in presenza sulla circolazione virale e il tema scuole è politicamente estremamente sensibile perché impatta sulla vita di ogni famiglia.
Abbiamo a che fare con uno dei virus più diffusivi e letali che negli ultimi 100 anni ha attraversato il nostro pianeta. Come per ogni altro virus l'unica arma in grado di sconfiggerlo è la vaccinazione.
Se vogliamo davvero impattare sulla sicurezza nell'ambiente scolastico, iniziamo a proteggere chi ci lavora. Come per gli operatori sanitari, se vogliamo garantire il mondo della scuola vacciniamo subito gli operatori scolastici.
È stato appena approvato il vaccino Moderna e presto arriverà il vaccino Astra Zeneca. Da febbraio potremo avere maggiori disponibilità di vaccino e avremo già messo in sicurezza il sistema sanitario avendo concluso la fase 1.
Iniziamo la fase 2 della campagna vaccinale dalla scuola. Vaccinare gli insegnanti in estate avrà poco senso, visto che i risultati si avrebbero nell'anno scolastico 2021-22 quando, si spera, le ondate pandemiche saranno solo un brutto ricordo.
I vantaggi sarebbero tanti: 1) proteggere una popolazione a rischio di contagio e con molti portatori di fragilità; 2) limitare i focolai scolastici; 3) evitare l'interruzione dell'attività scolastica in presenza di uno o più studenti positivi; 4) creare dei "blocchi" nelle catene di trasmissione che passano per la scuola.
L'unica vera sicurezza contro il virus è la vaccinazione. Se davvero teniamo alla scuola, proteggiamola nella sua componente più importante».
«Per molti il concetto di sicurezza coincideva con l'aumentare a dismisura il numero di test (i famigerati tamponi a tappeto). Per altri con l'utilizzo di app e tracciamento. Alcuni hanno perfino immaginato che la sicurezza in un'aula scolastica potesse aumentare con l'uso di banchi a rotelle.
A questo proposito, il dibattito sulla scuola in presenza è stato certamente fra i più agguerriti e ha posto il decisore politico, in tutto il mondo, davanti a scelte difficilissime. Non esistono due paesi, ma nemmeno due regioni all'interno dello stesso paese (guardate che sta succedendo in Germania) che abbiano preso identiche decisioni sulla scuola a parità di livelli di rischio. Il motivo è semplice: non esistono dati certi sul ruolo della didattica in presenza sulla circolazione virale e il tema scuole è politicamente estremamente sensibile perché impatta sulla vita di ogni famiglia.
Abbiamo a che fare con uno dei virus più diffusivi e letali che negli ultimi 100 anni ha attraversato il nostro pianeta. Come per ogni altro virus l'unica arma in grado di sconfiggerlo è la vaccinazione.
Se vogliamo davvero impattare sulla sicurezza nell'ambiente scolastico, iniziamo a proteggere chi ci lavora. Come per gli operatori sanitari, se vogliamo garantire il mondo della scuola vacciniamo subito gli operatori scolastici.
È stato appena approvato il vaccino Moderna e presto arriverà il vaccino Astra Zeneca. Da febbraio potremo avere maggiori disponibilità di vaccino e avremo già messo in sicurezza il sistema sanitario avendo concluso la fase 1.
Iniziamo la fase 2 della campagna vaccinale dalla scuola. Vaccinare gli insegnanti in estate avrà poco senso, visto che i risultati si avrebbero nell'anno scolastico 2021-22 quando, si spera, le ondate pandemiche saranno solo un brutto ricordo.
I vantaggi sarebbero tanti: 1) proteggere una popolazione a rischio di contagio e con molti portatori di fragilità; 2) limitare i focolai scolastici; 3) evitare l'interruzione dell'attività scolastica in presenza di uno o più studenti positivi; 4) creare dei "blocchi" nelle catene di trasmissione che passano per la scuola.
L'unica vera sicurezza contro il virus è la vaccinazione. Se davvero teniamo alla scuola, proteggiamola nella sua componente più importante».