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Infertilità e trattamenti di procreazione medicalmente assistita

I trattamenti più moderni

L'infertilità in Italia riguarda circa il 15% delle coppie, mentre a livello mondiale colpisce circa il 10-12%. Questa patologia può coinvolgere sia l'uomo che la donna o entrambi (infertilità di coppia). L'Istituto Superiore di Sanità (ISS), in collaborazione con il Ministero della Salute, promuove studi e ricerche sulle cause ambientali, psicologiche e cliniche dell'infertilità, oltre a promuovere campagne informative per la sua prevenzione.
I problemi connessi all'infertilità maschile e femminile, si posso affrontare attraverso diversi trattamenti da applicare al caso specifico.
Raprui centro fertilità a Roma è uno dei punti di riferimento in procreazione medicalmente assistita (Pma) e ai suoi professionisti, altamente preparati nonché empatici, si rivolgono molte coppie che non possono concepire una bambina o un bambino.

I trattamenti di Pma

Nei trattamenti – il cui fine ultimo è il concepimento - sono compresi l'inseminazione intrauterina, la fivet, icsi, imsi, fecondazione eterologa, ovodonazione, eterologa maschile e altre tecniche.

L'inseminazione intrauterina consiste nel rilascio di spermatozoi direttamente nella cavità uterina a partire dalla quale, percorrendo le tube, essi si dirigeranno all'incontro con l'ovulo. È necessario ricorrere a tale metodica in casi di alterata eiaculazione (impotenza, eiaculazione retrograda, ipospadia), alterazioni del muco cervicale, alterazioni lievi dei parametri seminali (oligospermia, astenospermia, teratozoospermia), fattori immunologici, disfunzioni ovulatorie.
La procedura ha inizio con una consulenza specialistica preliminare per raccogliere un'anamnesi accurata, prescrivere ulteriori approfondimenti diagnostici ed escludere ogni altra possibilità terapeutica.
L'inseminazione viene effettuata previa verifica dell'avvenuta ovulazione (dosaggi ormonali e monitoraggi ecografica) che può aver luogo spontaneamente o stimolata da farmaci specifici.
La corretta produzione del campione di liquido seminale prevede un'astinenza dai rapporti sessuali di circa tre-quattro giorni. Il materiale ottenuto, opportunamente trattato in laboratorio in modo di migliorarne il più possibile le caratteristiche (motilità, progressione), viene rilasciato in cavità uterina grazie all'inserimento di un apposito catetere. Per ogni tentativo la percentuale di successo è di circa il 10-15%. Nel caso in cui siano stati effettuati tre/quattro tentativi senza successo è necessario riesaminare il caso con lo specialista per prendere in considerazione la necessità di ricorrere a una fecondazione in vitro (Fivet).

Traggono, infatti, giovamento dall'attuazione della Fivet (fertilizzazione in vitro ed embryo transfer) tutti quei casi in cui l'incontro tra ovocita e spermatozoo e la successiva fertilizzazione non possono verificarsi a opera dei naturali meccanismi preposti (disturbi dell'ovulazione, fattori immunologici, endometriosi, patologia tubarica, oligo-astenospermia di grado lieve).
Lo scopo di questa tecnica è quindi di superare questi ostacoli realizzando un incontro in provetta (Fertilizzazione In Vitro) tra i gameti (l'ovocita e lo spermatozoo) dando luogo alla formazione di embrioni, che vengono successivamente trasferiti nell'utero materno (Embryo Transfer).
Sottoporsi a un ciclo di trattamento comporta un approfondimento diagnostico preliminare, effettuato in base alla storia clinica della coppia in modo da modulare il tentativo secondo le caratteristiche della coppia. Il medico stabilisce per la coppia una strategia terapeutica mirata all'ottenimento di gameti di buona qualità e di numero adeguato da parte di entrambi i partner.
A tale scopo, nella maggior parte dei casi la donna si sottopone a una stimolazione ovarica per avere a disposizione per il tentativo non più l'unico ovulo prodotto mensilmente ma più ovuli.

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