Religioni
In pellegrinaggio da Papa Francesco, le emozioni dell'arcivescovo Pichierri
Sabato il viaggio della Diocesi a Roma per il Giubileo della Misericordia
Barletta - martedì 23 febbraio 2016
9.54
Dopo il Pellegrinaggio diocesano svoltosi a Roma sabato scorso nell'ambito del Giubileo della Misericordia, l'arcivescovo Giovan Battista Pichierri ha scritto questa lettera di ringraziamento per raccontare le esperienze della giornata.
«Carissimi fratelli e sorelle,
il 20 febbraio 2016 è stato un giorno memorabile per la nostra arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie. L'Arcivescovo, insieme con 68 presbiteri, 12 diaconi, il Seminario diocesano, 4000 fedeli provenienti dalle parrocchie, ha partecipato all'Udienza generale del Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro, gremitissima, e alle ore 14,00 ha presieduto la concelebrazione, compiendo in tal mondo il Giubileo della Misericordia.
Le motivazioni del grande pellegrinaggio diocesano erano:
Credo di poter affermare con verità: ciò che il Signore ci ha donato il 20 febbraio è tutto il Suo amore e la gioia che ci rende suoi discepoli missionari. Questo l'ho colto dal contatto che ho avuto con i pellegrini, specialmente con coloro che dalle ore 6 del mattino sotto la pioggia erano ad attendere l'ora dell'udienza del Santo Padre Francesco; tra questi anche gli infermi. Faccio mio l'appello di Papa Francesco «Siate Chiesa che si sporca le mani per venire incontro alle necessità del prossimo». Carissimi fratelli e sorelle, ho voluto riportarvi questa esperienza, così come vi avevo promesso prima della partenza per Roma, perché cresca in noi l'impegno a vivere l'Anno straordinario della Misericordia attraverso le opere di Misericordia, corporali e spirituali. Orientiamoci con fiducia verso l'altro pellegrinaggio diocesano, che faremo a Lourdes con gli ammalati dal 7 al 13 settembre p.v. L'Immacolata ci attende così come disse a Santa Bernardette: "Andate a dire ai sacerdoti che si venga qui in processione e si portino qui a Gesù gli ammalati e i fedeli!» Sarà un altro tempo di grazia e di misericordia eccezionale! Vi saluto con affetto di padre e vi benedico».
«Carissimi fratelli e sorelle,
il 20 febbraio 2016 è stato un giorno memorabile per la nostra arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie. L'Arcivescovo, insieme con 68 presbiteri, 12 diaconi, il Seminario diocesano, 4000 fedeli provenienti dalle parrocchie, ha partecipato all'Udienza generale del Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro, gremitissima, e alle ore 14,00 ha presieduto la concelebrazione, compiendo in tal mondo il Giubileo della Misericordia.
Le motivazioni del grande pellegrinaggio diocesano erano:
- la conclusione del 1° Sinodo diocesano: «Per una Chiesa mistero di comunione e di missione » con la consegna del Libro sinodale nelle mani di Papa Francesco;
- il XXV° anniversario di ordinazione episcopale dell'arcivescovo;
- il Giubileo dell'Anno straordinario della Misericordia.
Credo di poter affermare con verità: ciò che il Signore ci ha donato il 20 febbraio è tutto il Suo amore e la gioia che ci rende suoi discepoli missionari. Questo l'ho colto dal contatto che ho avuto con i pellegrini, specialmente con coloro che dalle ore 6 del mattino sotto la pioggia erano ad attendere l'ora dell'udienza del Santo Padre Francesco; tra questi anche gli infermi. Faccio mio l'appello di Papa Francesco «Siate Chiesa che si sporca le mani per venire incontro alle necessità del prossimo». Carissimi fratelli e sorelle, ho voluto riportarvi questa esperienza, così come vi avevo promesso prima della partenza per Roma, perché cresca in noi l'impegno a vivere l'Anno straordinario della Misericordia attraverso le opere di Misericordia, corporali e spirituali. Orientiamoci con fiducia verso l'altro pellegrinaggio diocesano, che faremo a Lourdes con gli ammalati dal 7 al 13 settembre p.v. L'Immacolata ci attende così come disse a Santa Bernardette: "Andate a dire ai sacerdoti che si venga qui in processione e si portino qui a Gesù gli ammalati e i fedeli!» Sarà un altro tempo di grazia e di misericordia eccezionale! Vi saluto con affetto di padre e vi benedico».