Eventi
In partenza per la giornata mondiale della Gioventù
Il messaggio dell'Arcivescovo Pichierri. «E' un grande evento di grazia voluto dal Santo Padre»
Mondo - venerdì 5 agosto 2011
18.26
S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, ha inviato un suo messaggio ai giovani della diocesi in procinto di partire per partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid. La delegazione diocesana sarà guidata da Don Mimmo Gramegna, responsabile del Settore diocesano di pastorale giovanile, e sarà così composta: 8 sacerdoti - 1 diacono - 2 consacrate - 81 giovani provenienti dalle Città di Trani, Barletta, Corato. La delegazione diocesana sarà gemellata con l'Arcidiocesi di Valencia dal 9 al 15 agosto. Di seguito si propone il testo integrale del messaggio di Mons. Pichierri.
«Carissimi giovani, la GMG di Madrid, ormai prossima, è un grande evento di grazia voluto dal Santo Padre Benedetto XVI. Siamo ormai alla XXVI^ edizione della GMG istituita dal Beato Giovanni Paolo II nel 1985. Il tema "Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede" (Col 2,7) la indica come pellegrinaggio di fede e di amore. Sono previsti a Madrid 88.000 giovani italiani, 450.000 da tutto il mondo. Come vostro Vescovo, non potendo partecipare fisicamente, insieme con tutta la Chiesa diocesana vi affido ai sacerdoti e agli animatori che condivideranno con voi i giorni di luce e di intenso amore. Partite uniti in Gesù per incontrarLo nelle centinaia di migliaia di giovani che insieme con voi Lo incontrerete nella persona del Suo Vicario in terra, il Papa Benedetto XVI.
Concepite e vivete l'esperienza della GMG come un "esodo", cioè un cammino di liberazione nello spirito per un progetto di vita rinnovata secondo lo Spirito Santo. La GMG deve essere un'occasione di incontro personale con Gesù da coltivare, in continuità, nei vostri ambienti di vita: famiglia, parrocchia, scuola, società. Partite in "grazia di Dio" per crescere nella "grazia di Dio". Voluti dall'amore di Dio, concepiti dall'amore dei genitori, dovete realizzarvi nell'amore verso Dio e il prossimo sul prototipo dell'Amore che è Cristo e secondo l'esempio dei santi. Tra questi, vi indico il Beato Manuel Lozano, detto Lolo, primo giornalista spagnolo beatificato nel 2010.
Chi è Lolo? "Lolo" era giornalista, scrittore, pieno di sfaccettature, cieco, malato, che nonostante abbia trascorso 28 anni della sua vita su una sedia a rotelle, era un giovane allegro e soprattutto il primo giornalista laico ad essere elevato alla gloria degli altari per la sua vita e la sua professione. Nato in Spagna nel 1920, aderì all'Azione Cattolica all'età di 11 anni, nel 1942 contrasse la spondilite, ed iniziò a rimanere paralizzato. Nel 1962 divenne cieco ed iniziò a perdere l'uso della mano destra, imparò a scrivere con la sinistra fino alla paralisi totale. Da quel momento iniziò a dettare i suoi articoli alla sorella. Scriveva per quotidiani, periodici cattolici e agenzie di stampa. Fondò la rivista Sinai, nel 1969 vinse il prestigioso premio giornalistico "Bravo" e scrisse 9 libri sulla spiritualità. L'Eucaristia fu la sua vera forza e il suo grande amore che lo unirono alla sofferenza di Gesù. A dicembre dello scorso anno, Papa Benedetto XVI autorizzò il riconoscimento di un miracolo attribuito all'intercessione di Lolo, riferito alla guarigione "scientificamente inspiegabile" di un bimbo di due anni colpito, nel 1972, da una insufficienza multiorganica da sepsis gram negativo. (E pertanto è stato beatificato nel 2010).
Lolo è morto il 3 novembre 1971 "appassionato della Verità", così come lo ha definito il presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni sociali, l'Arcivescovo Claudio Maria Celli, presentandolo a Roma. Mons. Celli ha sottolineato, in particolare che Lolo applicava nella sua professione l'unione "tra le notizie e le buone novelle del Vangelo", perché "vedeva Gesù come paradigma della comunicazione". Carissimi, il bagaglio che porterete con voi, oltre alle cose materiali, deve innanzitutto contenere le motivazioni di spirito. Portate, perciò, il kit che vi sarà consegnato con un cuore puro e generoso, ben disposto ad aprirsi alla relazione con Dio e col prossimo.
Vivete il "pellegrinaggio" come una "luce" che vi viene offerta in questa estate per poter dare un orientamento alla vostra vita, una risposta al Signore; per conoscere la chiamata particolare di Dio circa il vostro stato di vita. Centrate il vostro "esodo" con Cristo nella mente e nel cuore. Gesù Cristo è in mezzo a voi e vi dà la gioia di andare avanti. Al termine del cammino possa ciascuno di voi dire: "Sono radicato e fondato sulla roccia della mia salvezza che è Dio. Dio viene prima di tutto, poi tutto il resto diventa bello e tutto ha un senso, a cominciare dalla mia vita". Sappiate che l'Apostolato della Preghiera in questo mese di agosto invita tutti i cristiani a pregare secondo queste particolari intenzioni che vi riguardano:
- Perché la Giornata mondiale della gioventù incoraggi i giovani a fondare la loro vita in Cristo;
- Perché lo Spirito Santo conceda ai giovani di accogliere con coraggio l'invito di Gesù che li chiama alla sequela.
Carissimi, concludendo vi dico: la GMG di Madrid sia per ciascuno di voi uno splendido itinerario di luce, di fede, di gioia e di pace! È l'augurio che vi formulo, affidandovi alla Madre di Gesù e nostra, Maria Santissima, via che porta a Cristo; e invocandovi la benedizione del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, auspice il Beato Manuel, Lolo. Buon viaggio e arrivederci in questa nostra Cattedrale per narrare le meraviglie che Dio avrà compiuto nella vostra esperienza!».
«Carissimi giovani, la GMG di Madrid, ormai prossima, è un grande evento di grazia voluto dal Santo Padre Benedetto XVI. Siamo ormai alla XXVI^ edizione della GMG istituita dal Beato Giovanni Paolo II nel 1985. Il tema "Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede" (Col 2,7) la indica come pellegrinaggio di fede e di amore. Sono previsti a Madrid 88.000 giovani italiani, 450.000 da tutto il mondo. Come vostro Vescovo, non potendo partecipare fisicamente, insieme con tutta la Chiesa diocesana vi affido ai sacerdoti e agli animatori che condivideranno con voi i giorni di luce e di intenso amore. Partite uniti in Gesù per incontrarLo nelle centinaia di migliaia di giovani che insieme con voi Lo incontrerete nella persona del Suo Vicario in terra, il Papa Benedetto XVI.
Concepite e vivete l'esperienza della GMG come un "esodo", cioè un cammino di liberazione nello spirito per un progetto di vita rinnovata secondo lo Spirito Santo. La GMG deve essere un'occasione di incontro personale con Gesù da coltivare, in continuità, nei vostri ambienti di vita: famiglia, parrocchia, scuola, società. Partite in "grazia di Dio" per crescere nella "grazia di Dio". Voluti dall'amore di Dio, concepiti dall'amore dei genitori, dovete realizzarvi nell'amore verso Dio e il prossimo sul prototipo dell'Amore che è Cristo e secondo l'esempio dei santi. Tra questi, vi indico il Beato Manuel Lozano, detto Lolo, primo giornalista spagnolo beatificato nel 2010.
Chi è Lolo? "Lolo" era giornalista, scrittore, pieno di sfaccettature, cieco, malato, che nonostante abbia trascorso 28 anni della sua vita su una sedia a rotelle, era un giovane allegro e soprattutto il primo giornalista laico ad essere elevato alla gloria degli altari per la sua vita e la sua professione. Nato in Spagna nel 1920, aderì all'Azione Cattolica all'età di 11 anni, nel 1942 contrasse la spondilite, ed iniziò a rimanere paralizzato. Nel 1962 divenne cieco ed iniziò a perdere l'uso della mano destra, imparò a scrivere con la sinistra fino alla paralisi totale. Da quel momento iniziò a dettare i suoi articoli alla sorella. Scriveva per quotidiani, periodici cattolici e agenzie di stampa. Fondò la rivista Sinai, nel 1969 vinse il prestigioso premio giornalistico "Bravo" e scrisse 9 libri sulla spiritualità. L'Eucaristia fu la sua vera forza e il suo grande amore che lo unirono alla sofferenza di Gesù. A dicembre dello scorso anno, Papa Benedetto XVI autorizzò il riconoscimento di un miracolo attribuito all'intercessione di Lolo, riferito alla guarigione "scientificamente inspiegabile" di un bimbo di due anni colpito, nel 1972, da una insufficienza multiorganica da sepsis gram negativo. (E pertanto è stato beatificato nel 2010).
Lolo è morto il 3 novembre 1971 "appassionato della Verità", così come lo ha definito il presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni sociali, l'Arcivescovo Claudio Maria Celli, presentandolo a Roma. Mons. Celli ha sottolineato, in particolare che Lolo applicava nella sua professione l'unione "tra le notizie e le buone novelle del Vangelo", perché "vedeva Gesù come paradigma della comunicazione". Carissimi, il bagaglio che porterete con voi, oltre alle cose materiali, deve innanzitutto contenere le motivazioni di spirito. Portate, perciò, il kit che vi sarà consegnato con un cuore puro e generoso, ben disposto ad aprirsi alla relazione con Dio e col prossimo.
Vivete il "pellegrinaggio" come una "luce" che vi viene offerta in questa estate per poter dare un orientamento alla vostra vita, una risposta al Signore; per conoscere la chiamata particolare di Dio circa il vostro stato di vita. Centrate il vostro "esodo" con Cristo nella mente e nel cuore. Gesù Cristo è in mezzo a voi e vi dà la gioia di andare avanti. Al termine del cammino possa ciascuno di voi dire: "Sono radicato e fondato sulla roccia della mia salvezza che è Dio. Dio viene prima di tutto, poi tutto il resto diventa bello e tutto ha un senso, a cominciare dalla mia vita". Sappiate che l'Apostolato della Preghiera in questo mese di agosto invita tutti i cristiani a pregare secondo queste particolari intenzioni che vi riguardano:
- Perché la Giornata mondiale della gioventù incoraggi i giovani a fondare la loro vita in Cristo;
- Perché lo Spirito Santo conceda ai giovani di accogliere con coraggio l'invito di Gesù che li chiama alla sequela.
Carissimi, concludendo vi dico: la GMG di Madrid sia per ciascuno di voi uno splendido itinerario di luce, di fede, di gioia e di pace! È l'augurio che vi formulo, affidandovi alla Madre di Gesù e nostra, Maria Santissima, via che porta a Cristo; e invocandovi la benedizione del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, auspice il Beato Manuel, Lolo. Buon viaggio e arrivederci in questa nostra Cattedrale per narrare le meraviglie che Dio avrà compiuto nella vostra esperienza!».