Eventi
In arrivo una miniserie Rai per la Freccia del Sud
A marzo 2014 le riprese, Pietro Mennea arriva sul piccolo schermo
Italia - domenica 10 novembre 2013
12.47
Golden gala, Menneauditorium, premio Rotary, Mennea Day, Freccia rossa, street art e Lungomare non bastano per omaggiare il Pie veloce di tutti i tempi; ora parte un nuovo progetto della Casanova Multimedia per produrre una miniserie TV per Rai uno su Pietro Paolo Mennea.
Soggetto di risonanza mondiale, di affettività locale e di grande prestigio per l'Italia. Un'Italia che ormai vede solo la produzione di serie romanzate, antichizzate e improbabili. Il genere "Un posto al sole" sembra non voler soccombere nel palinsesto della TV italiana, offerente sceneggiati a dir poco stucchevoli. Sceneggiature domestiche, che cavalcano gli atavici modelli sociali, senza essere accattivanti, di rottura. Il piccolo schermo italiano è senza declinazioni; si spera che il nostro Mennea gli conferisca dinamismo e carattere.
D'altronde, la qualità del prodotto è insita nella leggenda e fare un innesto filmico del genere ha i suoi onerosi onori. Barbareschi dovrà fare un certosino lavoro di analisi dell' opera del campione e l'opera del regista dovrà essere una degna sintesi di una vita da record. Sappiamo del diamante che è stato Pietro Mennea: plurilaureato, scrittore e atleta. Le sue sfaccettature erano ben delineate ma liquide, il suo eclettismo era adeguato in ogni ambiente, il suo piede volava sulla pista ma rimaneva lì indelebile.
Le avventure son tante, non ultima l'impugnazione del testamento; lo stream televisivo necessita di chiaroscuri per essere in evidenza e chissà se questa nuova serie saprà riproporci le tracce del Campione nella loro unicità. L'attenzione artistica non poteva farsi sfuggire l'occasione di raccontare un uomo della storia e dello sport, che ha fatto del suo talento la sua gloria. A marzo avranno inizio le riprese, così da trasformare una leggenda sportiva in metafora di virtù per chi desidera coglierla.
Soggetto di risonanza mondiale, di affettività locale e di grande prestigio per l'Italia. Un'Italia che ormai vede solo la produzione di serie romanzate, antichizzate e improbabili. Il genere "Un posto al sole" sembra non voler soccombere nel palinsesto della TV italiana, offerente sceneggiati a dir poco stucchevoli. Sceneggiature domestiche, che cavalcano gli atavici modelli sociali, senza essere accattivanti, di rottura. Il piccolo schermo italiano è senza declinazioni; si spera che il nostro Mennea gli conferisca dinamismo e carattere.
D'altronde, la qualità del prodotto è insita nella leggenda e fare un innesto filmico del genere ha i suoi onerosi onori. Barbareschi dovrà fare un certosino lavoro di analisi dell' opera del campione e l'opera del regista dovrà essere una degna sintesi di una vita da record. Sappiamo del diamante che è stato Pietro Mennea: plurilaureato, scrittore e atleta. Le sue sfaccettature erano ben delineate ma liquide, il suo eclettismo era adeguato in ogni ambiente, il suo piede volava sulla pista ma rimaneva lì indelebile.
Le avventure son tante, non ultima l'impugnazione del testamento; lo stream televisivo necessita di chiaroscuri per essere in evidenza e chissà se questa nuova serie saprà riproporci le tracce del Campione nella loro unicità. L'attenzione artistica non poteva farsi sfuggire l'occasione di raccontare un uomo della storia e dello sport, che ha fatto del suo talento la sua gloria. A marzo avranno inizio le riprese, così da trasformare una leggenda sportiva in metafora di virtù per chi desidera coglierla.