Illustrata la proposta di legge per il recupero delle eccedenze alimentari
«I sindaci sono essenziali – dichiara Mennea - per attuare la legge sul recupero»
«I numeri delle eccedenze alimentari sono allarmanti: nel mondo ammontano a un miliardo e 300 milioni di tonnellate, mentre in Italia sono 5,6 milioni. In Puglia sono circa 30mila tonnellate l'anno, a fronte di 350 famiglie povere. Per questo abbiamo pensato a una proposta di legge regionale che, sulla scia anche della norma approvata dal Parlamento il 14 settembre scorso, detti le linee guida in questa materia e dia la possibilità di riutilizzare le eccedenze alimentari in maniera sistematica».
Lo ha spiegato il consigliere regionale del Pd, Ruggiero Mennea, nella sede dell'Anci Puglia, durante un incontro organizzato per illustrare la proposta di legge su "Recupero e riutilizzo delle eccedenze alimentari" ai sindaci che, insieme alle associazioni di volontariato e alle imprese che producono e distribuiscono alimenti, saranno i soggetti attuatori della nuova norma regionale. All'incontro ha partecipato Gianluca Vurchio, coordinatore regionale Anci Puglia Giovani. «Abbiamo previsto - ha proseguito il consigliere Mennea - il coinvolgimento dei Comuni attraverso i Piani sociali di zona, perché possano interagire in questa materia insieme a tutto il mondo del volontariato, alle imprese di produzione alimentare e a quelle di distribuzione. Si creerà una rete che farà parte di un albo regionale, in modo da riconoscere l'aspetto sociale dell'attività delle aziende coinvolte». Per la copertura finanziaria della legge, la Regione Puglia ha messo a disposizione 600mila euro, da ripartire equamente fra le sei province pugliesi, in modo da garantire l'avvio della sua reale applicazione.
«Questi fondi - ha concluso Mennea - serviranno per il recupero, lo stoccaggio e la distribuzione delle eccedenze, per l'adeguamento di alcuni locali e per progetti di sensibilizzazione per i più giovani da realizzare nelle scuole».