La città
Il turista commentò: «Barletta smells so bad»
Abbiamo (seriamente) la puzza sotto il naso. Piazza Castello, famosa per il fetore
Barletta - venerdì 16 agosto 2013
I barlettani vanno via, gli stranieri arrivano; sarà per l'attrattiva federiciana, per la lunga costa, per la "movida" chiassosa, ma i turisti insistono sulla nostra città, continuano a vedervi una bella facciata, nonostante i tanti punti neri. Piccola sinestesia di uno di questi punti neri è stata colta da un turista che, passando lungo i cassonetti di P.zza Castello, osservò: «Barletta smells so bad, it's disgusting!».
E' disgustoso sì; un complimento non da poco se consideriamo che l'olfatto è il senso che più di tutti stimola le nostre percezioni emotive. Il naso arricciato di quel turista deve far pensare; averci la puzza sotto, metaforicamente parlando, è un dato soggettivo e non generalizzabile, ma il fetore che fuoriesce da quei cassonetti è sotto le narici di tutti. Per non parlare di quando ci sono i guasti fognari, sempre nei pressi della fortezza che fortifica il disgusto di tutti i passanti. Inoltre, tale piacevolezza viene acuita anche sul piano della viabilità se pensiamo al fuggi fuggi che questa "verde" esalazione provoca, facendo scendere i pedoni dai marciapiedi.
Gli atomi della nostra città mandano i loro effluvi fino al Nord Europa, chiamano gli abitanti di quelle zone, li ammaliano con il patrimonio storico, il refrigerante mare blu e la forte ondata "verde" del profumo che rimarrà sempre nella testa di quel turista, il quale - col setto di poi - non ficcherà più il naso nella nostra tanto odorata Barletta.
E' disgustoso sì; un complimento non da poco se consideriamo che l'olfatto è il senso che più di tutti stimola le nostre percezioni emotive. Il naso arricciato di quel turista deve far pensare; averci la puzza sotto, metaforicamente parlando, è un dato soggettivo e non generalizzabile, ma il fetore che fuoriesce da quei cassonetti è sotto le narici di tutti. Per non parlare di quando ci sono i guasti fognari, sempre nei pressi della fortezza che fortifica il disgusto di tutti i passanti. Inoltre, tale piacevolezza viene acuita anche sul piano della viabilità se pensiamo al fuggi fuggi che questa "verde" esalazione provoca, facendo scendere i pedoni dai marciapiedi.
Gli atomi della nostra città mandano i loro effluvi fino al Nord Europa, chiamano gli abitanti di quelle zone, li ammaliano con il patrimonio storico, il refrigerante mare blu e la forte ondata "verde" del profumo che rimarrà sempre nella testa di quel turista, il quale - col setto di poi - non ficcherà più il naso nella nostra tanto odorata Barletta.