Eventi
Il teatro si avvicina ai ragazzi con "Le mille e una storia"
Due spettacoli presso la sala rossa del castello. Appuntamento con "Secondo Pinocchio" e "L'albero e la strega"
Barletta - mercoledì 7 settembre 2011
Appuntamento il 7 e 8 settembre con la tredicesima edizione di "Le mille e una storia"- Teatro Ragazzi, promosso dal Comune di Barletta e dall'Associazione Mirabilia nell'ambito del programma dell'Estate Barlettana. Due gli spettacoli in programma presso la Sala Rossa del Castello alle ore 17,00. Repliche alle ore 18,45.
Mercoledì 7 settembre primo appuntamento con il Teatro di figura della Compagnia teatrale Burambò. In scena lo spettacolo "Secondo Pinocchio" offre al burattino di legno la possibilità di vivere una vita tutta sua all'interno della storia più conosciuta del mondo. Pinocchio racconta Pinocchio attraverso il rapporto che instaura con i due animatori alle sue spalle. In uno spazio scenico neutro, burattini ed oggetti vivono fatti quotidiani, ossessioni, paure, sogni e desideri del piccolo burattino. La Compagnia Burambò nasce a Foggia nel 1996 con Daria Paoletta e Raffaele Scarimboli, che dopo una lunga esperienza di Teatro per Ragazzi approdano ad un Teatro di figura rivolto non solo ad un pubblico di bambini. I primi spettacoli di repertorio vedono protagonisti i burattini in baracca tradizionale, approfondendo poi sempre più la ricerca di materiali e tecniche sperimentali: dall'uso della cartapesta fino alla costruzione di marionette da tavolo e pupazzi in gommapiuma di varie dimensioni, tali da affiancare l'attore sulla scena e con lui interagire. Il duo oggi non soltanto costruisce da sé il materiale d'allestimento degli spettacoli, ma adatta o elabora personalmente testi, musiche, sonorità e atmosfere, componendo suggestioni e alchimie di ritmi capaci di appassionare lo spettatore. Questo percorso di crescita tecnica e artistica è stato accompagnato da vari incontri fatti con diversi maestri, come il regista Carlo Formigoni, lo scultore Cristian Pepino, regista e docente dell'Accademia Teatrale "Tandarika" di Bucarest, e tanti altri tra i più riconosciuti del settore.
Attualmente Burambò lavora e collabora, oltre che in Puglia, con diversi teatri di tutta Italia. Vanta numerose partecipazioni in Festival di risonanza nazionale ed internazionale (Italia, Francia, Belgio,Spagna, Bosnia Erzegovina, Svizzera, Olanda) e ha lavorato per conto delle Ambasciate Italiane di Zurigo ed Amsterdam. Nel 2004 la Compagnia riceve il premio "Pulcinella d'oro 2004" per essersi distinta nella diffusione della cultura del teatro d'animazione in Italia e all'estero.
Giovedì 8 settembre è di scena il 'teatro disegnato' di Gek Tessaro, una narrazione-spettacolo dal titolo " L'albero e la strega", tratto dall'omonimo libro dello stesso autore.
Gek Tessaro, veronese, è maestro d'arte, illustratore e autore di numerosi libri per bambini e adulti, pubblicati da importanti case editrici italiane. Insignito del prestigioso Premio Andersen 2010 per il Miglior Autore completo. Enfant terrible dalla matita svelta e talentuosa, che crescendo ha impregnato di divertita insubordinazione anche il suo lavoro di autore, sfruttando le impensabili doti della lavagna luminosa con una tecnica originalissima, Gek Tessaro dà vita a narrazioni tratte dai suoi testi con le quali presenta spettacoli teatrali per bambini e adulti.
L'albero e la strega è una storia spassosa e piena d'ironia, con le caratteristiche delle narrazioni tribali africane che stimolano riflessioni profonde sulla natura dell'uomo e sul perché così facilmente il genere umano commette errori che spesso si rivelano completamente autodistruttivi.
Il teatro disegnato di Gek Tessaro ci accompagna in un percorso dove il gioco della luce e del buio diventano i protagonisti di un sogno africano. Il fascino dei contrasti del grande continente e la magia dei suoi colori prendono vita sullo schermo al ritmo della musica e dei racconti. Costruzioni effimere che vivono, crescono e si concludono con la fine del brano. Nella grande magia della suggestione data dal buio, la lavagna luminosa proietta immagini e sagome animate, figurine e personaggi cesellati nel metallo o nel cartoncino, che interagiscono fra loro, con la voce narrante e con la musica. Le immagini ingigantite vengono realizzate, per la maggior parte, sul momento. Si sviluppano così scenografie bizzarre, divertenti e poetiche che scompaiono con la fine del racconto lasciando in chi assiste il fragile eco di un'emozione. Il risultato è quello di un gigantesco libro che si anima, si colora, e si racconta.
L'ingresso agli spettacoli è libero, fino ad esaurimento dei posti.
Mercoledì 7 settembre primo appuntamento con il Teatro di figura della Compagnia teatrale Burambò. In scena lo spettacolo "Secondo Pinocchio" offre al burattino di legno la possibilità di vivere una vita tutta sua all'interno della storia più conosciuta del mondo. Pinocchio racconta Pinocchio attraverso il rapporto che instaura con i due animatori alle sue spalle. In uno spazio scenico neutro, burattini ed oggetti vivono fatti quotidiani, ossessioni, paure, sogni e desideri del piccolo burattino. La Compagnia Burambò nasce a Foggia nel 1996 con Daria Paoletta e Raffaele Scarimboli, che dopo una lunga esperienza di Teatro per Ragazzi approdano ad un Teatro di figura rivolto non solo ad un pubblico di bambini. I primi spettacoli di repertorio vedono protagonisti i burattini in baracca tradizionale, approfondendo poi sempre più la ricerca di materiali e tecniche sperimentali: dall'uso della cartapesta fino alla costruzione di marionette da tavolo e pupazzi in gommapiuma di varie dimensioni, tali da affiancare l'attore sulla scena e con lui interagire. Il duo oggi non soltanto costruisce da sé il materiale d'allestimento degli spettacoli, ma adatta o elabora personalmente testi, musiche, sonorità e atmosfere, componendo suggestioni e alchimie di ritmi capaci di appassionare lo spettatore. Questo percorso di crescita tecnica e artistica è stato accompagnato da vari incontri fatti con diversi maestri, come il regista Carlo Formigoni, lo scultore Cristian Pepino, regista e docente dell'Accademia Teatrale "Tandarika" di Bucarest, e tanti altri tra i più riconosciuti del settore.
Attualmente Burambò lavora e collabora, oltre che in Puglia, con diversi teatri di tutta Italia. Vanta numerose partecipazioni in Festival di risonanza nazionale ed internazionale (Italia, Francia, Belgio,Spagna, Bosnia Erzegovina, Svizzera, Olanda) e ha lavorato per conto delle Ambasciate Italiane di Zurigo ed Amsterdam. Nel 2004 la Compagnia riceve il premio "Pulcinella d'oro 2004" per essersi distinta nella diffusione della cultura del teatro d'animazione in Italia e all'estero.
Giovedì 8 settembre è di scena il 'teatro disegnato' di Gek Tessaro, una narrazione-spettacolo dal titolo " L'albero e la strega", tratto dall'omonimo libro dello stesso autore.
Gek Tessaro, veronese, è maestro d'arte, illustratore e autore di numerosi libri per bambini e adulti, pubblicati da importanti case editrici italiane. Insignito del prestigioso Premio Andersen 2010 per il Miglior Autore completo. Enfant terrible dalla matita svelta e talentuosa, che crescendo ha impregnato di divertita insubordinazione anche il suo lavoro di autore, sfruttando le impensabili doti della lavagna luminosa con una tecnica originalissima, Gek Tessaro dà vita a narrazioni tratte dai suoi testi con le quali presenta spettacoli teatrali per bambini e adulti.
L'albero e la strega è una storia spassosa e piena d'ironia, con le caratteristiche delle narrazioni tribali africane che stimolano riflessioni profonde sulla natura dell'uomo e sul perché così facilmente il genere umano commette errori che spesso si rivelano completamente autodistruttivi.
Il teatro disegnato di Gek Tessaro ci accompagna in un percorso dove il gioco della luce e del buio diventano i protagonisti di un sogno africano. Il fascino dei contrasti del grande continente e la magia dei suoi colori prendono vita sullo schermo al ritmo della musica e dei racconti. Costruzioni effimere che vivono, crescono e si concludono con la fine del brano. Nella grande magia della suggestione data dal buio, la lavagna luminosa proietta immagini e sagome animate, figurine e personaggi cesellati nel metallo o nel cartoncino, che interagiscono fra loro, con la voce narrante e con la musica. Le immagini ingigantite vengono realizzate, per la maggior parte, sul momento. Si sviluppano così scenografie bizzarre, divertenti e poetiche che scompaiono con la fine del racconto lasciando in chi assiste il fragile eco di un'emozione. Il risultato è quello di un gigantesco libro che si anima, si colora, e si racconta.
L'ingresso agli spettacoli è libero, fino ad esaurimento dei posti.