Scuola e Lavoro
Il Sindaco Maffei a sostegno della scuola pubblica
«Trovo offensive le parole del premier Berlusconi». Sostegno alla mobilitazione nazionaledi oggi
Italia - sabato 5 marzo 2011
Ho ascoltato con grande preoccupazione le parole e le gravi espressioni del Presidente del Consiglio sulla Scuola Pubblica, che hanno sollevato anche la reazione ferma e illuminata della Chiesa cattolica, per bocca del Presidente della Cei, Cardinale Bagnasco. Berlusconi prima ha attaccato la Magistratura, poi il Parlamento, ed ora se la prende con il Presidente della Repubblica e la Scuola Pubblica italiana, massime espressioni di tutela della nostra democrazia, e da lui vissute, invece, come una zavorra, un fardello che ostacola la scalata alla realizzazione dei propri interessi personali.
Come cittadino italiano trovo ancora una volta offensive e pericolose le dichiarazioni del Premier e, quale dirigente del Partito Democratico, mi meraviglio che non ci sia stata una sola parola sulla questione da parte del PDL, a livello locale. Ma, d'altronde, è sotto gli occhi di tutti lo spettacolo indecoroso della destra barlettana che, a poche settimane dalle elezioni e dopo aver vanamente inseguito e corteggiato Bartolo Tatò, non è stata sinora in grado di esprimere un candidato unitario che la rappresentasse o che, più semplicemente, voglia farsi carico di essa. E' altrettanto evidente, infatti, che a destra nessuno ha voglia di mettere la propria faccia a rappresentare una coalizione in frantumi: hanno tutti paura di perdere le elezioni e di giocarsi la propria credibilità politica.
Noi di centrosinistra abbiamo scelto una strada maestra, quella delle primarie,
praticando l'esercizio e la tutela dei diritti elementari dei cittadini, come il voto, massima espressione della scelta personale in una società democratica. Questa scelta è stata fatta anche a Barletta, dove hanno votato quasi 11.000 cittadini, poco meno del 20% dell'elettorato attivo, una percentuale proporzionalmente superiore a città come Bologna e Milano. La mia riconferma a rappresentare la coalizione quale candidato Sindaco alla guida di Barletta, con circa il 60% dei consensi, è un'investitura forte, che non lascia spazio a incertezze o interpretazioni politiche, ma mi dà maggiore spinta a lavorare insieme a tutta la coalizione, per battere ancora una volta una destra inadeguata e senza cultura di governo, rappresentante di un vuoto politico completamente assimilato ad una sottocultura che ha come più alta espressione il "bunga bunga" e la delegittimazione delle istituzioni, e come suo massimo rappresentante Silvio Berlusconi.
Per questi motivi ritengo di dover dare il mio pieno sostegno alla manifestazione di sabato 12 marzo, a Roma, indetta da "Articolo 21", "Popolo Viola" e dai coordinamenti studenteschi, per la difesa della Scuola Pubblica italiana e della nostra Carta Costituzionale, ancora oggi baluardo a salvaguardia della nostra democrazia, e sono sicuro che, insieme a me, tutta la coalizione di centrosinistra barlettana sarà unita nel sostenere la difesa di questi nostri diritti conquistati nel tempo.
Come cittadino italiano trovo ancora una volta offensive e pericolose le dichiarazioni del Premier e, quale dirigente del Partito Democratico, mi meraviglio che non ci sia stata una sola parola sulla questione da parte del PDL, a livello locale. Ma, d'altronde, è sotto gli occhi di tutti lo spettacolo indecoroso della destra barlettana che, a poche settimane dalle elezioni e dopo aver vanamente inseguito e corteggiato Bartolo Tatò, non è stata sinora in grado di esprimere un candidato unitario che la rappresentasse o che, più semplicemente, voglia farsi carico di essa. E' altrettanto evidente, infatti, che a destra nessuno ha voglia di mettere la propria faccia a rappresentare una coalizione in frantumi: hanno tutti paura di perdere le elezioni e di giocarsi la propria credibilità politica.
Noi di centrosinistra abbiamo scelto una strada maestra, quella delle primarie,
praticando l'esercizio e la tutela dei diritti elementari dei cittadini, come il voto, massima espressione della scelta personale in una società democratica. Questa scelta è stata fatta anche a Barletta, dove hanno votato quasi 11.000 cittadini, poco meno del 20% dell'elettorato attivo, una percentuale proporzionalmente superiore a città come Bologna e Milano. La mia riconferma a rappresentare la coalizione quale candidato Sindaco alla guida di Barletta, con circa il 60% dei consensi, è un'investitura forte, che non lascia spazio a incertezze o interpretazioni politiche, ma mi dà maggiore spinta a lavorare insieme a tutta la coalizione, per battere ancora una volta una destra inadeguata e senza cultura di governo, rappresentante di un vuoto politico completamente assimilato ad una sottocultura che ha come più alta espressione il "bunga bunga" e la delegittimazione delle istituzioni, e come suo massimo rappresentante Silvio Berlusconi.
Per questi motivi ritengo di dover dare il mio pieno sostegno alla manifestazione di sabato 12 marzo, a Roma, indetta da "Articolo 21", "Popolo Viola" e dai coordinamenti studenteschi, per la difesa della Scuola Pubblica italiana e della nostra Carta Costituzionale, ancora oggi baluardo a salvaguardia della nostra democrazia, e sono sicuro che, insieme a me, tutta la coalizione di centrosinistra barlettana sarà unita nel sostenere la difesa di questi nostri diritti conquistati nel tempo.