Anniversario della resistenza a Barletta
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Il Presidente del Senato Grasso a Barletta per il 70° anniversario del 12 settembre 1943

Alla cerimonia anche il Ministro della Difesa Mauro. Picchetto d’onore in piazza Caduti

Emozione e orgoglio. Sono le parole che ieri pomeriggio si sono respirate al Teatro comunale "G. Curci" prima, e in piazza Caduti poi, per il picchetto militare e l'apposizione delle due corone, una al monumento per i caduti in guerra e una al muro dell'ex palazzo delle Poste, dove, assieme ad un basso rilievo, sono visibili. a memoria imperitura, i fori della mitragliatrice che segnò la morte di undici vigili urbani e due netturbini per mano nazista. Era la mattina del 12 settembre 1943, esattamente 70 anni fa. Un terribile momento della storia locale e nazionale per il quale l'Amministrazione comunale, e soprattutto il sindaco Pasquale Cascella, ha organizzato una cerimonia meritevole per celebrare il ricordo di tale episodio.

L'importanza di 'ricordare', legandolo alla chiave europeista, di cui già il Presidente del Parlamento Europeo, Martin Shultz, aveva ben scandito in un messaggio inviato al Comune di Barletta nei giorni scorsi, è stata anche affidata alla presenza dell'ambasciatore tedesco in Italia, Reinhard Schafers: l'Europa unita si fonda sui principi di vicinanza tra gli stati, che di quella guerra e di tutte le guerre certamente non fanno parte; «Oggi rappresento la repubblica federale tedesca e m'inchino davanti ai 'morti di Barletta'». Il tandem odierno fra la Germania e l'Italia si pone alla base dell'UE, per la fondamentale costruzione del futuro.

Tra gli ospiti che hanno onorato la commemorazione, il Ministro della Difesa, Mario Mauro, e la seconda carica dello Stato, il Presidente del Senato Piero Grasso. Quest'ultimo ha sottolineato l'incipit l'art 11 della Costituzione italiana: "L'Italia ripudia la guerra", principio di scottante attualità (per via della situazione siriana) e che momenti di memoria così importanti ci aiutano a comprendere meglio. L'importanza della memoria storica, anche nelle scuole, è stato un concetto espresso anche nel messaggio del Presidente del Consiglio Letta, di cui si è data lettura, oltre a quello del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che già martedì ha ricevuto una delegazione da Barletta al Quirinale. "Il ricordo di queste barbarie – ha scritto Napolitano - deve costituire, oggi, occasione per ribadire, anche e soprattutto nell'educazione delle giovani generazioni, un fermo e netto rifiuto di ogni forma d'intolleranza, violenza e sopraffazione".

Come ha ricordato il Presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna: «È dal quel settembre pugliese che è nata la nuova unità d'Italia», concetto ribadito anche da Grasso, valorizzando la Resistenza anche come portatrice di una rivolta culturale fondamentale. Sono intervenuti anche il Presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani, Francesco Ventola e il Procuratore generale militare, Antonino Intelisano, e il responsabile dell'Archivio storico della Memoria e della Resistenza di Barletta, Luigi Dicuonzo. Lette le pagine di alcuni storici, tra cui mons. Salvatore Santeramo, dall'attore pugliese Pino Micol. Presenti in platea i Sindaci dei Comuni della provincia e diverse autorità civili e militari.

La serata è iniziata con l'inno di Mameli, intonato dal Piccolo coro della scuola elementare S. Domenico Savio; la moderazione della celebrazione è stata affidata al giornalista Rai, Costantino Foschini, autore di un filmato, proiettato per l'occasione, che ricorda la peculiarità dell'episodio barlettano di avere testimonianze fotografiche, scattate proprio dai soldati tedeschi. E dai giovani ai giovani, proprio a sottolineare quel passaggio di testimone che la memoria storica esige, al termine si sono premiati i giovani studenti con la borsa di studio intitolata a Maria Grasso-Tarantino, figlia del col. Francesco Grasso che guidò la Resistenza ai nazisti all'indomani dell'Armistizio del 8 settembre 1943.

In seguito, è stata scoperta una targa commemorativa sulla facciata del palazzo Picardi (via G. De Nittis/angolo via R. Coletta), sede all'epoca dei fatti del Comando dei vigili urbani, dove irruppero i nazisti per dar vita al feroce eccidio.
13 fotoSettantesimo anniversario della resistenza a Barletta
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