Turismo
Il portobello nei sogni elettorali di Maffei
Altro bluff dell'aministrazione. La nota di Dario Damiani
Barletta - sabato 27 ottobre 2012
Porto turistico, game over.
In data 25 giugno 2012 si sono spenti i riflettori e le speranze per la città di Barletta di realizzare il Porto turistico, progetto ambizioso e faraonico, affidato dal nostro Sindaco Nicola Maffei ad una cordata "senza portafoglio" di imprenditori spagnoli. Un altro progetto non realizzato dall'Amministrazione di centro-sinistra che si aggiunge alla lunga lista di fallimenti ormai divenuta interminabile.
Come dicevo in apertura, in data 25 giugno c.a., con una lettera indirizzata al Presidente dell'Autorità portuale del Levante e per conoscenza alla società "fantasma" spagnola Trapsa Yates, il Sindaco e il responsabile del procedimento comunicano che, "non essendo giunto alcun progetto definitivo così come chiesto nelle conferenze di servizi celebrate nel mese di giugno-luglio 2009, i tempi sono ampiamente superati e quindi il procedimento amministrativo si ritiene decaduto".
Ripercorrendo la storia di questa spiacevole vicenda, che ancora una volta penalizza la città di Barletta, mi preme ricordare come questa realizzazione è stata sia nel 2006 che nel 2011 sbandierata in campagna elettorale come l'obiettivo programmatico prioritario della candidatura Maffei e del centro-sinistra. Dopo l'individuazione del progetto preliminare, avvenuto in due diverse conferenze di servizi del 22 giugno e del 6 luglio 2009, il progetto "spagnolo" è stato presentato in conferenza stampa dall'Amministrazione comunale il 28 luglio 2009 e prevedeva l'inizio lavori nel mese di settembre 2010. Inoltre nelle Linee di mandato 2011-2016 approvate con delibera di consiglio n°53 del 22 dicembre 2011, l'approdo turistico viene classificato tra gli obiettivi strategici in fase di completamento.
Purtroppo nulla di tutto ciò, ancora uno schiaffo che la nostra città riceve da una classe politica di centro-sinistra arraffona e inconcludente, hanno chiesto i voti in campagna elettorale ai cittadini illudendoli che questo progetto si sarebbe realizzato, si sono spese risorse pubbliche per conferenze, manifesti 6x3, consulenti e progettisti senza raggiungere alcun obiettivo. Un'altra occasione persa per lo sviluppo economico, turistico e lavorativo della nostra città, una altra grande opera infrastrutturale non realizzata. Di questo passo "Barletta NON cresce".
Dario Damiani
In data 25 giugno 2012 si sono spenti i riflettori e le speranze per la città di Barletta di realizzare il Porto turistico, progetto ambizioso e faraonico, affidato dal nostro Sindaco Nicola Maffei ad una cordata "senza portafoglio" di imprenditori spagnoli. Un altro progetto non realizzato dall'Amministrazione di centro-sinistra che si aggiunge alla lunga lista di fallimenti ormai divenuta interminabile.
Come dicevo in apertura, in data 25 giugno c.a., con una lettera indirizzata al Presidente dell'Autorità portuale del Levante e per conoscenza alla società "fantasma" spagnola Trapsa Yates, il Sindaco e il responsabile del procedimento comunicano che, "non essendo giunto alcun progetto definitivo così come chiesto nelle conferenze di servizi celebrate nel mese di giugno-luglio 2009, i tempi sono ampiamente superati e quindi il procedimento amministrativo si ritiene decaduto".
Ripercorrendo la storia di questa spiacevole vicenda, che ancora una volta penalizza la città di Barletta, mi preme ricordare come questa realizzazione è stata sia nel 2006 che nel 2011 sbandierata in campagna elettorale come l'obiettivo programmatico prioritario della candidatura Maffei e del centro-sinistra. Dopo l'individuazione del progetto preliminare, avvenuto in due diverse conferenze di servizi del 22 giugno e del 6 luglio 2009, il progetto "spagnolo" è stato presentato in conferenza stampa dall'Amministrazione comunale il 28 luglio 2009 e prevedeva l'inizio lavori nel mese di settembre 2010. Inoltre nelle Linee di mandato 2011-2016 approvate con delibera di consiglio n°53 del 22 dicembre 2011, l'approdo turistico viene classificato tra gli obiettivi strategici in fase di completamento.
Purtroppo nulla di tutto ciò, ancora uno schiaffo che la nostra città riceve da una classe politica di centro-sinistra arraffona e inconcludente, hanno chiesto i voti in campagna elettorale ai cittadini illudendoli che questo progetto si sarebbe realizzato, si sono spese risorse pubbliche per conferenze, manifesti 6x3, consulenti e progettisti senza raggiungere alcun obiettivo. Un'altra occasione persa per lo sviluppo economico, turistico e lavorativo della nostra città, una altra grande opera infrastrutturale non realizzata. Di questo passo "Barletta NON cresce".
Dario Damiani