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Il Pdl discute la centralità del partito nella Bat

La nota politica di Oronzo Cilli. «Il Pdl di questa provincia deve essere soggetto politico aperto e partecipato»

La celebrazione del primo congresso Provinciale del Pdl della Provincia di Barletta-Andria-Trani segna un passaggio importante per far riacquistare centralità e iniziativa a quello che è tuttora il partito di maggioranza relativa in Provincia, nel Parlamento e nella Nazione. La prima forza politica dell'Italia repubblicana, che ha superato ogni datata contrapposizione fra il Centro e la Destra, propria della Prima repubblica, unisce l'esperienza del popolarismo europeo e il richiamo alla nostra tradizione e alla nostra identità di italiani.

L'elezione di Benedetto Fucci a guida del partito di questo territorio, dopo la presidenza Ventola e Silvestris al quale va riconosciuto il buon lavoro fatto in questi anni, deve segnare un ulteriore passo avanti in quella fase di costruzione di una classe politica capace di abbandonare personalismi o visioni limitate al proprio orticello e pronta a proiettarsi verso un modo di fare politica condiviso e meritocratico.

L'avvio di questa nuova stagione, fatta di congressi, deve segnare il nuovo corso a tutti i livelli. Questa è la vera sfida che ci si presenta davanti e non affrontarla, con uomini e strumenti adeguati, porterebbe conseguenze gravi all'intero sistema. Dopo l'elezione di Benedetto Fucci, al quale non farò mancare leale supporto, ci tengo a soffermarmi su alcuni aspetti che vorrei fossero, assieme a tanti altri, la base di discussione per quella che sarà la stagione politica che questo partito si appresta a vivere.

1. Pdl forza politica "plurale. Proprio perché la nostra è la forza politica italiana nata per dare voce alla maggioranza degli italiani che da sempre non si sente rappresentata dalla Sinistra, essa deve essere "plurale": ciò per realizzare al meglio una sintesi armonica di storie individuali e di culture politiche convergenti, ma non necessariamente identiche. Nel Popolo della Libertà hanno, infatti, trovato spazio e rappresentanza aree politico-culturali legate alla tradizione cattolica, al pensiero liberale, così come aree che si richiamano al socialismo nazionale e all'autonomismo federalista. Insieme, esse hanno permesso al nostro partito di conquistare il primato elettorale e politico.

Se questo vale in linea generale e sul piano nazionale, deve valere anche sul nostro territorio, dove la possibile presenza di posizioni differenti ma componibili, deve costituire occasione di arricchimento di una forza politica che è tanto più grande e attrattiva quanto più è plurale. Forza politica, quindi, che sia rappresentativa di tutte le sue componenti, le sue competenze e di tutto il suo territorio, che valorizzi e conduca a sintesi le sue diversità interne, che assuma decisioni all'esito di approfondimento e di confronto, presupposti ineludibili della condivisione.

Il Pdl di questa Provincia deve essere soggetto politico aperto e partecipato, capace di discutere al suo interno e di generare idee, di raccordarsi alle linee politiche nazionali e regionali senza rinunciare alla sua autonomia e a battaglie territoriali per dare riposte alle attese delle nostre comunità, tendendo al perseguimento, alla promozione e alla difesa dei valori portanti della nostra casa comune.

2. Pdl forza politica finalmente unitaria Il nostro congresso ha eletto sì uomini provenienti per la maggior parte dai due principali partiti costituenti, ma tutti accomunati dalla consapevolezza che è giunto il tempo di sentirsi parte attiva di un soggetto politico unitario.

Tutti siamo chiamati a costruire un modello organizzativo efficace e adeguato a una grande forza politica, che coinvolga amministratori, quadri dirigenti e militanti, con una partecipata vita interna. L'esigenza cui corrispondere è quella di essere un partito radicato, con sezioni, segretari e tesserati, ma al tempo stesso capace di cogliere le nuove dinamiche sociali: a cominciare dal ruolo sempre più significativo dei diversi corpi sociali. I nostri circoli devono essere – più di quanto sia accaduto finora – luoghi di discussione e di dibattito, di formazione delle scelte locali, punti di riferimento per i cittadini dove poter incontrare dirigenti e amministratori e chiedere notizie e conto sull'attività politica.

Il Pdl, dunque, proprio in ragione della sua vocazione, non può essere un partito dei soli rappresentanti istituzionali, ma deve tornare a considerare, impegnare e valorizzare anche coloro che non ricoprono cariche pubbliche elettive. Tanto anche al fine di favorire con il tempo i necessari ricambi di classe dirigente.

3. Pdl forza politica con poche chiare regole. Nel discorso di insediamento di luglio 2011, Angelino Alfano rivolgendosi a Berlusconi disse, scherzando fino a un certo punto: "lei ha sempre detto che il Pdl è un partito monarchico e anarchico. Ebbene, lei si è annoiato a fare il monarca, gli altri non si sono annoiati a fare gli anarchici. Stop all'anarchia". Un'immagine che riflette dinamiche non solo nazionali ma anche territoriali: spesso sono partite con la sigla Pdl iniziative autonome mai discusse né concordate negli organi di Partito, che si sono tradotte in scelte sbagliate e dannose per il Partito.

Queste dinamiche devono finire, per fare posto a regole vincolanti per dirigenti e iscritti: perché cessino comportamenti nocivi per noi e per il nostro elettorato. Regole certe, che premino l'onestà e la competenza: non adoperiamo questi termini per modo di dire, ma facendo eco sul territorio alla volontà espressa da Alfano, nel medesimo discorso cui prima si faceva cenno, a fare del Pdl un partito di onesti, quale esso è per la gran parte dei suoi iscritti e dei suoi dirigenti. Regole certe che garantiscano la coerente attuazione delle decisioni degli organi statutari. Regole certe, perché ciascun singolo iscritto sia rispettato nelle sue posizioni e si senta protagonista di una reale democrazia interna, non ostaggio di imposizioni oligarchiche.

In ultimo la questione legata ai doppi e tripli incarichi. E' chiaro che non si può oggi imporre a chi democraticamente è stato eletto a ricoprire più ruoli di lasciare a favore di uno solo. Questo compete all'intelligenza e alla visione di lungo termine di chi oggi potrebbe aprire e allargare la base elettiva del partito. Per il futuro, Le regole devono esserci e devono valere sempre anche sulla base delle parole del segretario Angelino Alfano sulla legge "anatomica" dove ad ogni sedere deve corrispondere una sedia confermata anche da Sergio Silvestris nel suo intervento al congresso.

4. Pdl forza politica che persegue le alleanze, sociali e politiche. Compito del Pdl è quello di promuovere il più vasto confronto con tutte le forze sociali, economiche, culturali e politiche del territorio, per orientare, sulla base delle sollecitazioni e del raccordo con la realtà, le scelte di Partito nei consessi nei quali ha propri rappresentanti..

5. Il Pdl , forza politica al servizio del territorio Il Pdl ha quadri dirigenti in larga parte giovani e competenti, che guidano numerosi enti territoriali o si apprestano a candidarsi a farlo. Per questo va incrementato l'impegno nella formazione di tali dirigenti, tesa a migliorare la qualità del loro lavoro: una formazione continuativa e di livello, che deve essere occasione di scambio non soltanto culturale, ma anche di buone prassi e di buone esperienze amministrative. Benedetto Fucci dovrà mostrare particolare capacità di ascolto degli amministratori locali, siano essi in maggioranza come all'opposizione, delle loro difficoltà e delle loro esigenze. Va costruita una vera e propria rete degli eletti, per rendere l'azione del Pdl, e dell'intero Centrodestra, più omogenea, e quindi più efficace..

Mi auspico che la nuova classe dirigente nata da questo congresso Provinciale discuta anche su questi temi, ovvero sulla Politica di cui c'è gran bisogno, coinvolgendo tutti e trasformando le proprie idee in azioni concrete lasciando fuori le sterili prese di posizione su nomi, ruoli e "geografie di potere".

A Benedetto Fucci e Sergio Silvestris e a tutto il coordinamento Provinciale della BAT auguro un buon lavoro.

Oronzo Cilli, Dirigente Provinciale PDL BAT
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