La città
Il parco dell’Umanità di Barletta si rifà il look con panchine e giostrine
Il comitato di quartiere 167: «Che sia il preludio di un’azione mirata a restituire vivibilità alla zona»
Barletta - venerdì 7 gennaio 2022
Giostrine per i più piccoli e panchine per i genitori e per i nonni del quartiere. Sono le novità in arrivo a parco dell'Umanità, simbolo della nuova zona residenziale di Barletta e più volte al centro di denuncia da parte dei residenti del quartiere 167 per l'incuria e per il degrado che circonda quella porzione di città.
"Al fine di venire incontro alle numerose richieste di cittadini che popolano la nuova 167, nonché per eliminare zone di degrado che rendono invivibile il parco, si rende necessario provvedere alla sistemazione di detta area mediante l'allestimento di giochi che rispondano a criteri di sicurezza, funzionalità e benessere dei frequentatori". Lo si legge in una determina dirigenziale con cui il Comune affida ad una ditta di Milano la fornitura e la posa in opera di giochi per bambini per un totale di circa 26mila euro.
Le giostrine saranno collocate nella parte centrale del parco "che versa purtroppo in condizioni di completo degrado – si legge ancora nel documento – non essendo mai stato dotato di giochi e/o qualsiasi tipo di attrezzature". Non solo, perché lungo il viale di accesso che si apre su via Paolo Ricci verranno installate anche delle panchine. La richiesta di dotare il grande parco barlettano di sedute è stata più volte avanzata da "mamme e nonni che frequentano abitualmente il parco", come ricorda lo stesso Comune nel documento con cui affida ad una società di Putignano la fornitura di panchine dotate di schienale per un costo di circa 5mila euro.
«Pur non essendo la soluzione a tutti i problemi della periferia denota quantomeno il riconoscimento delle sacrosante istanze dei cittadini», commentano i referenti del comitato di quartiere della zona 167, Giuseppe Dibari, Raffaele Patella e Rosaria Mirabello. Solo pochi giorni fa il comitato ha fatto sapere che avvierà una nuova petizione tra i residenti per chiedere maggiore controllo e più sicurezza in quella zona della città, più volte preda della microcriminalità. «Ci auguriamo – aggiungono – sia il preludio ad un'azione mirata a restituire la tanto sospirata vivibilità alla zona 167. Noi come comitato continueremo, tuttavia, ad essere la cassa di risonanza delle criticità, mettendo a disposizione il nostro "innato" spirito di collaborazione con le istituzioni».
"Al fine di venire incontro alle numerose richieste di cittadini che popolano la nuova 167, nonché per eliminare zone di degrado che rendono invivibile il parco, si rende necessario provvedere alla sistemazione di detta area mediante l'allestimento di giochi che rispondano a criteri di sicurezza, funzionalità e benessere dei frequentatori". Lo si legge in una determina dirigenziale con cui il Comune affida ad una ditta di Milano la fornitura e la posa in opera di giochi per bambini per un totale di circa 26mila euro.
Le giostrine saranno collocate nella parte centrale del parco "che versa purtroppo in condizioni di completo degrado – si legge ancora nel documento – non essendo mai stato dotato di giochi e/o qualsiasi tipo di attrezzature". Non solo, perché lungo il viale di accesso che si apre su via Paolo Ricci verranno installate anche delle panchine. La richiesta di dotare il grande parco barlettano di sedute è stata più volte avanzata da "mamme e nonni che frequentano abitualmente il parco", come ricorda lo stesso Comune nel documento con cui affida ad una società di Putignano la fornitura di panchine dotate di schienale per un costo di circa 5mila euro.
«Pur non essendo la soluzione a tutti i problemi della periferia denota quantomeno il riconoscimento delle sacrosante istanze dei cittadini», commentano i referenti del comitato di quartiere della zona 167, Giuseppe Dibari, Raffaele Patella e Rosaria Mirabello. Solo pochi giorni fa il comitato ha fatto sapere che avvierà una nuova petizione tra i residenti per chiedere maggiore controllo e più sicurezza in quella zona della città, più volte preda della microcriminalità. «Ci auguriamo – aggiungono – sia il preludio ad un'azione mirata a restituire la tanto sospirata vivibilità alla zona 167. Noi come comitato continueremo, tuttavia, ad essere la cassa di risonanza delle criticità, mettendo a disposizione il nostro "innato" spirito di collaborazione con le istituzioni».