La città
Il ministro per lo sport Abodi in visita a Barletta, nel ricordo di Mennea
Sopralluogo allo stadio "Simeone" dopo i lavori di riqualificazione: occasione per fare un punto su tutti gli impianti barlettani
Barletta - venerdì 22 marzo 2024
13.08
Manca solo il collaudo tecnico e poi la procedura per affidarne la gestione - che il Comune vorrebbe mantenere per garantire piena disponibilità alla città - ma questa mattina, all'apertura dei cancelli, lo stadio "Lello Simeone" di Barletta sembrava già pronto per accogliere i primi atleti. Un nuovissimo manto erboso, panchine a bordo campo, spogliatoi e un'ampia area per il fitness e il gioco: sono pochi gli elementi che mancano all'appello per il completamento della riqualificazione di uno dei principali impianti sportivi della città.
All'apertura questa mattina ha presenziato il ministro per lo sport Andrea Abodi, giunto a Barletta dopo tanti incontri istituzionali avvenuti a Roma, per fare con l'amministrazione il punto sullo stato degli impianti sportivi della città. Un'occasione anche per ricordare il più grande sportivo barlettano, Pietro Mennea, di cui ieri 21 marzo ricorrevano precisamente 11 anni dalla scomparsa: «La presenza di Pietro Mennea è sempre viva per l'esempio che ha dato nella vittoria e soprattutto nei momenti di difficoltà» ha riferito il ministro che però, alla domanda sullo stato del museo dedicato alla Freccia del Sud, ha sinceramente ammesso «siamo in ritardo». Tra un calcio al pallone e le classiche foto di rito, il ministro ha potuto visitare in anteprima i nuovi spazi del "Simeone", quasi completo: all'appello manca soprattutto il velodromo, che potrà essere oggetto di specifici lavori di rivalorizzazione entro l'anno grazie ad un finanziamento di 800mila euro, inserito in manovra finanziaria grazie a un emendamento del senatore di Forza Italia Dario Damiani, in modo che possa essere anche inserito nel circuito della Federazione Ciclistica nazionale. Oltre agli atleti sul nuovo campo verde, entro qualche anno al "Simeone" potranno tornare a correre anche le biciclette.
La presenza del ministro a Barletta è per oggi l'occasione di fare il punto della situazione sull'impiantistica sportiva in città: tappa successiva allo stadio "Puttilli", poi una riflessione è stata dedicata anche allo stato critico del PalaMarchiselli. Il sindaco Cannito, ai microfoni dei giornalisti, ha anticipato che potrebbe essere messo in campo una «procedura amministrativa-tecnica che ci potrebbe consentire di restituire alla fruizione sportiva l'impianto con opportuni accorgimenti». Potrebbe essere una soluzione per restituire una "casa" alle tante realtà sportive barlettane che svolgevano nel palazzetto allenamenti e match di campionato.
All'apertura questa mattina ha presenziato il ministro per lo sport Andrea Abodi, giunto a Barletta dopo tanti incontri istituzionali avvenuti a Roma, per fare con l'amministrazione il punto sullo stato degli impianti sportivi della città. Un'occasione anche per ricordare il più grande sportivo barlettano, Pietro Mennea, di cui ieri 21 marzo ricorrevano precisamente 11 anni dalla scomparsa: «La presenza di Pietro Mennea è sempre viva per l'esempio che ha dato nella vittoria e soprattutto nei momenti di difficoltà» ha riferito il ministro che però, alla domanda sullo stato del museo dedicato alla Freccia del Sud, ha sinceramente ammesso «siamo in ritardo». Tra un calcio al pallone e le classiche foto di rito, il ministro ha potuto visitare in anteprima i nuovi spazi del "Simeone", quasi completo: all'appello manca soprattutto il velodromo, che potrà essere oggetto di specifici lavori di rivalorizzazione entro l'anno grazie ad un finanziamento di 800mila euro, inserito in manovra finanziaria grazie a un emendamento del senatore di Forza Italia Dario Damiani, in modo che possa essere anche inserito nel circuito della Federazione Ciclistica nazionale. Oltre agli atleti sul nuovo campo verde, entro qualche anno al "Simeone" potranno tornare a correre anche le biciclette.
La presenza del ministro a Barletta è per oggi l'occasione di fare il punto della situazione sull'impiantistica sportiva in città: tappa successiva allo stadio "Puttilli", poi una riflessione è stata dedicata anche allo stato critico del PalaMarchiselli. Il sindaco Cannito, ai microfoni dei giornalisti, ha anticipato che potrebbe essere messo in campo una «procedura amministrativa-tecnica che ci potrebbe consentire di restituire alla fruizione sportiva l'impianto con opportuni accorgimenti». Potrebbe essere una soluzione per restituire una "casa" alle tante realtà sportive barlettane che svolgevano nel palazzetto allenamenti e match di campionato.