Istituzionale
Il messaggio di fine anno del sindaco Cascella
«Da questa strada non possiamo arretrare», ai microfoni di BarlettaViva
Barletta - mercoledì 31 dicembre 2014
«Si avvicina il nuovo anno, e il primo istintivo augurio è che parta finalmente la ripresa, che il paese torni a crescere e a offrire nuove opportunità di lavoro soprattutto alle nuove generazioni. Avvertiamo tutti il peso delle difficoltà dell'anno che stiamo per lasciare alle spalle, segnato da una crisi economica e sociale che si trascina da troppo tempo. Ha condizionato - perché non dirlo apertamente? - la stessa vita amministrativa. Eppure, non abbiano mancato di finalizzare anche le politiche di rigore a cui siamo stati costretti cercando di andare incontro ai più deboli, favorire l'equità, sostenere gli sforzi di innovazione produttiva, ritrovare una identità connettiva, rilanciare gli investimenti pubblici». E' quanto dichiara il sindaco Pasquale Cascella, che rivolge un messaggio sul nuovo anno a tutta la cittadinanza e racconta l'anno appena trascorso ai microfoni di BarlettaViva.
«Barletta ha potuto così riconoscersi nei momenti rievocativi più significativi della Disfida. Ha acquisito palazzo della Marra al patrimonio cittadino. Ha vissuto occasioni di riscatto con l'abbattimento dei tralicci e l'interramento degli elettrodotti nei nuovi quartieri popolari. Ha visto con la demolizione dei serbatoi Eni e l'avvio della bonifica nell'area a ridosso del castello una occasione di rilancio del centro storico. Ha affrontato una fondamentale "rivoluzione cittadina" con l'avvio della raccolta dei rifiuti "porta a porta" raggiungendo in poco tempo risultati straordinari. Ha conosciuto tanti momenti di impegno solidale. Da questa strada non possiamo arretrare. Nella vita amministrativa, come nella vita delle famiglie, ci si trova a dover compiere scelte difficili per affrontare e superare prove quotidiane o improvvise. Altre sfide in effetti ci attendono: ridurre il bilancio del Comune - come ci ha appena imposto la nuova legge di stabilità - ancora di un milione e mezzo di euro comporta indubbiamente politiche sempre più attente alla coesione sociale. Ma la determinazione, la tenacia e la costanza che caratterizzano storicamente la nostra città potranno consentirci di attrezzarci anche per vincere insieme queste nuove sfide.
Il migliore augurio non può che essere nel ritrovarci nel nuovo anno sempre più come comunità consapevole. Consapevole di dover contrapporre alla crisi le potenzialità che ciascuno è in grado di mettere al servizio della comunità. Consapevole che anche i piccoli cambiamenti possono contribuire a grandi risultati. Ma soprattutto consapevoli che il ruolo conquistato dalla città nel corso del tempo può essere consolidato e valorizzato con la quotidiana responsabilità civica di ciascuno di noi. Così sarà davvero un buon anno, per tutti».
«Barletta ha potuto così riconoscersi nei momenti rievocativi più significativi della Disfida. Ha acquisito palazzo della Marra al patrimonio cittadino. Ha vissuto occasioni di riscatto con l'abbattimento dei tralicci e l'interramento degli elettrodotti nei nuovi quartieri popolari. Ha visto con la demolizione dei serbatoi Eni e l'avvio della bonifica nell'area a ridosso del castello una occasione di rilancio del centro storico. Ha affrontato una fondamentale "rivoluzione cittadina" con l'avvio della raccolta dei rifiuti "porta a porta" raggiungendo in poco tempo risultati straordinari. Ha conosciuto tanti momenti di impegno solidale. Da questa strada non possiamo arretrare. Nella vita amministrativa, come nella vita delle famiglie, ci si trova a dover compiere scelte difficili per affrontare e superare prove quotidiane o improvvise. Altre sfide in effetti ci attendono: ridurre il bilancio del Comune - come ci ha appena imposto la nuova legge di stabilità - ancora di un milione e mezzo di euro comporta indubbiamente politiche sempre più attente alla coesione sociale. Ma la determinazione, la tenacia e la costanza che caratterizzano storicamente la nostra città potranno consentirci di attrezzarci anche per vincere insieme queste nuove sfide.
Il migliore augurio non può che essere nel ritrovarci nel nuovo anno sempre più come comunità consapevole. Consapevole di dover contrapporre alla crisi le potenzialità che ciascuno è in grado di mettere al servizio della comunità. Consapevole che anche i piccoli cambiamenti possono contribuire a grandi risultati. Ma soprattutto consapevoli che il ruolo conquistato dalla città nel corso del tempo può essere consolidato e valorizzato con la quotidiana responsabilità civica di ciascuno di noi. Così sarà davvero un buon anno, per tutti».