Territorio
Il Frecciarossa non ferma in Salento, ma neppure a Barletta
Forte polemica del M5S, Santeramo rifiuta l'invito e accusa
Barletta - giovedì 3 settembre 2015
Trenitalia continua a penalizzare il Sud, e in particolare larga parte della Puglia, e così continua la polemica sulle mancate fermate a sud di Bari per il Frecciarossa dedicato a Pietro Mennea. «Diamo una notizia, forse ignota a qualcuno - scrivono con tono polemico i responsabili pugliesi del Movimento 5 Stelle - Lecce, Brindisi e Taranto - bisognerebbe ricordarlo al management dell'azienda, al Governo, e d'ora in avanti speriamo di non doverlo ribadire di continuo al Presidente Emiliano - sono parte essenziale di questa regione. Tra vocazione turistica, culturale, industriale, trasportistica, il Salento inteso nella sua accezione più ampia non è "Terra di nessuno", una sorta di area ostinatamente occupata da cittadini che dovrebbero rassegnarsi all'isolamento. "La decisione di Trenitalia di istituire dal 20 settembre due Frecciarossa che percorreranno la tratta Milano – Bari, e ritorno, tagliando fuori di fatto Lecce, Brindisi e Taranto, non è scelta che si limita a provocare generici "disagi". E' un'opzione che ferisce la dignità dei cittadini, e che può arrivare a condizionarne opportunità umane e professionali: lo dichiara il consigliere regionale del M5S, Mario Conca. "Ancor più delle ricadute materiali – continua Conca - sono aberranti i criteri di scelta di un'azienda su cui graverebbe, usiamo il condizionale vista la condotta, l'obbligo di garantire sostanziale pari efficienza di servizio da Aosta a Lecce, da Trieste a Ragusa. E la "policy" generale non dovrebbe essere orientata dal fatto che i Frecciarossa siano treni "a mercato", attivati solo in presenza di domanda: l'utenza di un servizio ferroviario non è paragonabile a quella di un tablet, e il cosiddetto "mercato" si dovrebbe valutare solo, dati alla mano, a seguito dell'attivazione del servizio. Emiliano non consideri positive generiche rassicurazioni, e prema concretamente su Renzi per assicurare l'arrivo dei Frecciarossa fino a Lecce (con inevitabili benefici per Brindisi e Taranto). Siamo pronti – conclude il consigliere del M5S - a mobilitare Movimento e delegazione parlamentare. L'Italia finisce a Lampedusa: chi pensa termini a Bari faccia un ripasso di geografia e abbia più rispetto per tutti i pugliesi".
Di tono altrettanto polemico è la breve nota diffusa dal consigliere comunale di Barletta Antonio Santeramo che scrive: "Declino l'invito ricevuto relativamente al viaggio BARI-BARLETTA-BARI del treno "Frecciarossa 1000" denominato Pietro Mennea in programma l'11 settembre. Come sappiamo, ETR 1000 prevede ben altre tratte e che la nostra dorsale sarà percorsa dal ETR 500 che collega Bari con Milano e che non prevede alcuna sosta a Barletta, penalizzando di fatto un territorio che meriterebbe bel altra attenzione da parte delle Istituzioni nazionali. Mi sembra un offesa utilizzare il nome di "Pietro Mennea" per un treno che non ferma nella nostra città; che non da la possibilità di essere utilizzato comodamente da oltre mezzomilione di persone (considerando non solo i Comuni della BAT ma anche Comuni Lucani che utilizzano Barletta quale loro porto ferroviario di partenza e di arrivo); che non ferma in una città capoluogo di provincia».
Di tono altrettanto polemico è la breve nota diffusa dal consigliere comunale di Barletta Antonio Santeramo che scrive: "Declino l'invito ricevuto relativamente al viaggio BARI-BARLETTA-BARI del treno "Frecciarossa 1000" denominato Pietro Mennea in programma l'11 settembre. Come sappiamo, ETR 1000 prevede ben altre tratte e che la nostra dorsale sarà percorsa dal ETR 500 che collega Bari con Milano e che non prevede alcuna sosta a Barletta, penalizzando di fatto un territorio che meriterebbe bel altra attenzione da parte delle Istituzioni nazionali. Mi sembra un offesa utilizzare il nome di "Pietro Mennea" per un treno che non ferma nella nostra città; che non da la possibilità di essere utilizzato comodamente da oltre mezzomilione di persone (considerando non solo i Comuni della BAT ma anche Comuni Lucani che utilizzano Barletta quale loro porto ferroviario di partenza e di arrivo); che non ferma in una città capoluogo di provincia».