Cronaca
«Il Comune di Barletta si costituirà parte civile», Maffei alle 13.00 al Tg5
Il sindaco ha dichiarato che non si costruirà più sul luogo del crollo. «In prima fila per chiedere i danni»
Barletta - domenica 9 ottobre 2011
«Il Comune di Barletta si costituirà parte civile». E' quanto ha dichiarato il sindaco Nicola Maffei, aggiungendo: «Saremo in prima fila a chiedere i danni ai responsabilità di una vicenda tragica, dolorosa e assurda», per sgomberare il campo da equivoci e dubbi sollevati da stampa e cittadinanza in merito alle responsabilità dell'amministrazione comunale. E' quanto probabilmente il sindaco asserirà ad un intervista rilasciata al TG5, in onda alle 13.0 di oggi 9 ottobre.
Inoltre il sindaco ha affermato di impegnarsi affinchè sul luogo del tragico crollo non venga più costruito nessun altro edificio, in memoria delle cinque vite stroncate dal triste avvenimento dello scorso 3 ottobre.
Intanto, Barletta è in stato di allarme. Un'altra palazzina è stata sgomberata ieri in via Fieramosca, mettendo al sicuro i due residenti, mentre un edificio in via Sant'Antonio, ad angolo con via Leontine De Nittis, dove erano in corso lavori di restrutturazione, è stata transennata questa mattina per precauzione in seguito alla pioggia di questa notte. Chiuse al traffico dunque i tratti di strada di via Leontine e via Sant'Antonio in corrispondenza dell'isolato transennato.
Così le dichiarazioni del primo cittadino: «Il Comune si costituirà parte civile. Quando arriverà il momento, l'Amministrazione comunale sarà in prima fila a chiedere i danni ai responsabili di una vicenda tragica, dolorosa e assurda, che ha stroncato la vita di cinque persone. Lo dico per sgomberare il campo da equivoci, ambiguità e dubbi di qualsiasi genere visto che di illazioni se ne sentono tante in questi giorni terribili».
Queste le dichiarazioni che Nicola Maffei, Sindaco di Barletta, ha rilasciato al giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno Rino Daloiso, responsabile della testata nella redazione Norbarese del quotidiano nazionale e pubblicate sul quotidiano odierno. Rispondendo alla domanda del giornalista che chiedeva se, una volta accertate le responsabilità dell'accaduto da parte della Magistratura, avrebbe consentito la ricostruzione dell'isolato, il Sindaco Maffei ha aggiunto che «non ci sarà nessuna ricostruzione. Quelle volumetrie potranno essere sviluppate forse altrove, come pure quelle degli edifici adiacenti che sono rimasti in piedi, ma lì proprio no. Quello dovrà essere un luogo della memoria nel quale tutti i barlettani troveranno conforto e monito perché si faccia in modo che fatti di questo genere non accadano mai più».
Maffei ha aggiunto: «In questi giorni ne ho dovute sentire tante, compresa la tesi di una mia presunta parentela con il titolare dell'impresa che stava procedendo all'intervento edilizio. Quella parentela non c'è. E, se ci fosse in qualsivoglia lontanissimo grado, non ha avuto, non ha e non avrà alcun peso in questa vicenda. Qui c'è solo lo strazio per quello che è successo, per le cinque giovani vite spezzate e tutto ciò che ha determinato questa tragedia. Dal canto mio posso assicurare che se negli uffici ci sono stati, in questa vicenda, consociativismi e incrostazioni sarà bene procedere alla loro rimozione. Non ci sono e non ci saranno zone franche, glielo assicuro».
Inoltre il sindaco ha affermato di impegnarsi affinchè sul luogo del tragico crollo non venga più costruito nessun altro edificio, in memoria delle cinque vite stroncate dal triste avvenimento dello scorso 3 ottobre.
Intanto, Barletta è in stato di allarme. Un'altra palazzina è stata sgomberata ieri in via Fieramosca, mettendo al sicuro i due residenti, mentre un edificio in via Sant'Antonio, ad angolo con via Leontine De Nittis, dove erano in corso lavori di restrutturazione, è stata transennata questa mattina per precauzione in seguito alla pioggia di questa notte. Chiuse al traffico dunque i tratti di strada di via Leontine e via Sant'Antonio in corrispondenza dell'isolato transennato.
Così le dichiarazioni del primo cittadino: «Il Comune si costituirà parte civile. Quando arriverà il momento, l'Amministrazione comunale sarà in prima fila a chiedere i danni ai responsabili di una vicenda tragica, dolorosa e assurda, che ha stroncato la vita di cinque persone. Lo dico per sgomberare il campo da equivoci, ambiguità e dubbi di qualsiasi genere visto che di illazioni se ne sentono tante in questi giorni terribili».
Queste le dichiarazioni che Nicola Maffei, Sindaco di Barletta, ha rilasciato al giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno Rino Daloiso, responsabile della testata nella redazione Norbarese del quotidiano nazionale e pubblicate sul quotidiano odierno. Rispondendo alla domanda del giornalista che chiedeva se, una volta accertate le responsabilità dell'accaduto da parte della Magistratura, avrebbe consentito la ricostruzione dell'isolato, il Sindaco Maffei ha aggiunto che «non ci sarà nessuna ricostruzione. Quelle volumetrie potranno essere sviluppate forse altrove, come pure quelle degli edifici adiacenti che sono rimasti in piedi, ma lì proprio no. Quello dovrà essere un luogo della memoria nel quale tutti i barlettani troveranno conforto e monito perché si faccia in modo che fatti di questo genere non accadano mai più».
Maffei ha aggiunto: «In questi giorni ne ho dovute sentire tante, compresa la tesi di una mia presunta parentela con il titolare dell'impresa che stava procedendo all'intervento edilizio. Quella parentela non c'è. E, se ci fosse in qualsivoglia lontanissimo grado, non ha avuto, non ha e non avrà alcun peso in questa vicenda. Qui c'è solo lo strazio per quello che è successo, per le cinque giovani vite spezzate e tutto ciò che ha determinato questa tragedia. Dal canto mio posso assicurare che se negli uffici ci sono stati, in questa vicenda, consociativismi e incrostazioni sarà bene procedere alla loro rimozione. Non ci sono e non ci saranno zone franche, glielo assicuro».