La città
Il Bello ritrovato si mette in mostra a Palazzo Della Marra
Inaugurata esposizione sulla collezione Diviccaro
Barletta - domenica 14 febbraio 2016
14.14
L'esposizione, dal titolo "La Sfida del bello", richiama il senso della prova che ha trovato epilogo, di una quantomeno curiosa vicenda, nel ritrovamento di vari beni, che si riteneva persi, dedicando la mostra alla "donazione Diviccaro", presso Palazzo Della Marra.
Come BarlettaViva ha raccontato, tale esposizione fa seguito a un vero e proprio giallo per la sparizione di diversi pezzi della collezione dai depositi del Castello, poi però in gran parte ritrovati (ma non tutto). Comunque pare che sia ancora aperta un'indagine da parte dei Carabinieri. L'inaugurazione si è svolta ieri pomeriggio nell'ambito delle manifestazioni dedicate alla ricorrenza della Disfida. La collezione rimarrà esposta sino al prossimo 15 maggio con ingresso gratuito, a testimonianza della generosità e della sensibilità culturale che aveva ispirato il testamento olografo redatto nel 1986 da Luigi Diviccaro con la donazione al Comune di Barletta di tutti gli oggetti d'arte della sua abitazione affinché potessero essere ammirati dalla collettività.
Sono mobili, quadri, argenterie, libri antichi e armi, passati al Comune alla morte della moglie, Vincenzina Vera Doronzo, e sono inseriti in un percorso che vuole ricreare l'ambiente familiare da cui provengono; infatti, l'organizzazione della mostra non segue un percorso scientifico per l'esposizione dei pezzi, che saranno successivamente oggetto di studio, come hanno tenuto a precisare nel loro intervento il sindaco Pasquale Cascella, che detiene anche la delega assessorile alla Cultura, e la dirigente comunale del settore, Santa Scommegna. Particolare attenzione merita una statuina del XVIII sec. che raffigura un personaggio con abiti regali, realizzata in bronzo e avorio. Si è voluto ricreare un percorso variegato, ricreando negli ambienti del Palazzo Della Marra, il fascino di una "casa" del tempo che entra nella memoria della nostra città. La collezione, ora donata al Comune di Barletta, fa parte del lascito del Barone Cafiero, ambasciatore e collezionista, che morendo senza eredi diretti, lasciò al Diviccaro, suo amministratore.
Ieri molti visitatori hanno partecipato con interesse e curiosità, anche per gli antefatti misteriosi che hanno fatto molto parlare, accogliendo i familiari dei defunti Diviccaro-Doronzo, intervenuti ieri con le parole del nipote di Luigi, prof. Antonio Diviccaro.
Come BarlettaViva ha raccontato, tale esposizione fa seguito a un vero e proprio giallo per la sparizione di diversi pezzi della collezione dai depositi del Castello, poi però in gran parte ritrovati (ma non tutto). Comunque pare che sia ancora aperta un'indagine da parte dei Carabinieri. L'inaugurazione si è svolta ieri pomeriggio nell'ambito delle manifestazioni dedicate alla ricorrenza della Disfida. La collezione rimarrà esposta sino al prossimo 15 maggio con ingresso gratuito, a testimonianza della generosità e della sensibilità culturale che aveva ispirato il testamento olografo redatto nel 1986 da Luigi Diviccaro con la donazione al Comune di Barletta di tutti gli oggetti d'arte della sua abitazione affinché potessero essere ammirati dalla collettività.
Sono mobili, quadri, argenterie, libri antichi e armi, passati al Comune alla morte della moglie, Vincenzina Vera Doronzo, e sono inseriti in un percorso che vuole ricreare l'ambiente familiare da cui provengono; infatti, l'organizzazione della mostra non segue un percorso scientifico per l'esposizione dei pezzi, che saranno successivamente oggetto di studio, come hanno tenuto a precisare nel loro intervento il sindaco Pasquale Cascella, che detiene anche la delega assessorile alla Cultura, e la dirigente comunale del settore, Santa Scommegna. Particolare attenzione merita una statuina del XVIII sec. che raffigura un personaggio con abiti regali, realizzata in bronzo e avorio. Si è voluto ricreare un percorso variegato, ricreando negli ambienti del Palazzo Della Marra, il fascino di una "casa" del tempo che entra nella memoria della nostra città. La collezione, ora donata al Comune di Barletta, fa parte del lascito del Barone Cafiero, ambasciatore e collezionista, che morendo senza eredi diretti, lasciò al Diviccaro, suo amministratore.
Ieri molti visitatori hanno partecipato con interesse e curiosità, anche per gli antefatti misteriosi che hanno fatto molto parlare, accogliendo i familiari dei defunti Diviccaro-Doronzo, intervenuti ieri con le parole del nipote di Luigi, prof. Antonio Diviccaro.