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Politica

Il 2024 della politica a Barletta

Polemiche, tensioni, spaccature, ma anche importanti momenti di partecipazione

Il 2023 della politica barlettana si era chiuso all'insegna della grave spaccatura in maggioranza tra l'amministrazione Cannito e una nutrita parte di consiglieri di Forza Italia. A fare da detonatore di una crisi da mesi già latente, un emendamento- presentato dalla consigliera Stella Mele di Fratelli d'Italia - alla proposta di delibera riguardante la realizzazione di opere pubbliche a scomputo nell'ambito dei "Contratti di quartiere II". L'anno si chiude con l'approvazione del DUP (Documento Unico di Programmazione) 2024-2026. Approvazione aperta però ad eventuali modifiche su istanze dei consiglieri con le quali emendare successivamente il provvedimento. Da registrare inoltre il taglio del "contributo fitto casa", a causa del mancato rifinanziamento da parte del governo centrale.

Il 2024 della politica barlettana viene inaugurato il 7 febbraio, con il Consiglio Comunale monotematico sull'ambiente: seduta alla quale partecipano anche le associazioni ambientaliste del territorio, le quali non mancano di porre l'accento sul problema della qualità dell'aria e sulla necessità del contrasto delle emissioni insalubri nel territorio di Barletta. La proposta di delibera prevede "iniziative a tutela dell'ambiente e della salute per contrastare le emissioni insalubri nel territorio di Barletta". Testo che sarà approvato all'unanimità dall'aula dopo l'inserimento di un emendamento che tra le altre cose prevedeva anche l'inserimento di un'apposita posta di bilancio.

Sempre in febbraio viene approvata la nota di aggiornamento al DUP, con i gruppi di opposizione in polemica con l'amministrazione per il mancato accoglimento di alcune proposte presentate.

Nel frattempo continuano le spaccature nella maggioranza, con i consiglieri di Forza Italia vicini al presidente del consiglio Marcello Lanotte che disconoscono gli assessori D'Alba (ambiente) e Degennaro (Sport).

Spaccatura che si acuisce ulteriormente nelle sedute successive con la non approvazione - causa mancato raggiungimento del quorum deliberativo di 17 voti - di proposte di delibera riguardanti il riconoscimento e la presa d'atto di debiti fuori bilancio, e con la polemica e le accuse incrociate tra il sindaco Cannito e la consigliera Raffaella Piccolo.

Altro terreno di possibile scontro tra Cannito e la parte di Forza Italia in dissenso con l'amministrazione, è in estate il possibile aumento della TARI. Aumento della tassa rifiuti solidi urbani che sarà tuttavia scongiurato dall'aula, con tanto di dichiarazione di apertura e approvazione del presidente Lanotte, questa volta nelle vesti di semplice consigliere comunale, riguardo ai provvedimenti portati "nell'interesse dei cittadini".

L'estate delle polemiche prosegue ai primi di agosto, quando fanno discutere i rilievi non certo lusinghieri di Goletta Verde sulla qualità delle acque antistanti la spiaggia libera di Ponente. Tema sollevato con forza in aula dai gruppi di opposizione. Opposizioni a cui risponde Cannito citando i dati decisamente meno allarmistici di ARPA (Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell'Ambiente), ente -sottolinea Cannito - "che è unico riferimento istituzionale per tutti i sindaci". La polemica si chiude con la dichiarazione d'intenti da parte dell'amministrazione di istituire un tavolo tecnico con Comune di Barletta, ARPA, Goletta Verde e altre associazioni ambientaliste.

Nel frattempo, al di fuori delle beghe politiche, dal punto di vista prettamente amministrativo vi sono da segnalare, tra gli altri, importanti avvenimenti quali la tanto sospirata inaugurazione dei sottopassi di Via Andria e Via Vittorio Veneto, la riapertura totale al traffico di Via Vittorio Veneto, la riapertura del rinnovato campo sportivo "Lello Simeone" (anche se resta aperta la questione delle dimensioni e del tracciamento delle linee del terreno gioco), e l'avvenuta riconsegna per via giudiziaria del Green Park.

Restano tuttavia aperte questioni come la manutenzione di strade e marciapiedi in numerose vie cittadine, quella impellente della manutenzione del patrimonio arboreo, e quella sempre attuale della qualità dell'aria. Tutti temi spesso oggetto di domande di attualità nei consigli comunali, presentate prevalentemente dalle opposizioni di centro-sinistra.

Così come l'amministrazione è spesso costretta a far fronte a seri problemi di ordine pubblico, come quelli verificatisi presso i giardini De Nittis. Temi ai quali il Comune di Barletta sta cercando di porre rimedio potenziando via via la videosorveglianza in città.

Dopo un'estate tutto sommato abbastanza tranquilla, la temperatura della politica barlettana torna a rialzarsi bruscamente sin dalle sedute consiliari di settembre, con i consiglieri di Forza Italia in polemica con l'amministrazione che, tramite dichiarazioni in aula di Giovanni Ceto e di Marcello Lanotte, annunciano il proposito di non votare di lì in poi "debiti fuori bilancio scaduti" e in ogni caso proposte di delibera "a scatola chiusa" che "non rispettano il ruolo e i diritti dei consiglieri comunali eletti".

Alla temperatura dello scontro interno al centro-destra che torna ad alzarsi, si aggiunge inoltre la polemica sul "telefonino di Alba Parietti" durante la rievocazione del corteo storico della Disfida, e su una frase infelice dell'assessore alla cultura Oronzo Cilli, il quale cita la showgirl torinese come "personaggio di rilevanza nazionale, a differenza di qualcun'altro, la cui fama non va oltre il rione Borgovilla…" . Frase che manda su tutte le furie sia i gruppi di opposizione in consiglio comunale, sia le varie associazioni partecipanti alla rievocazione della Disfida. L'assessore si scuserà poco dopo, affermando come non fosse sua intenzione offendere nessuno.

La temperatura, già abbastanza calda tra amministrazione Cannito e consiglieri dissidenti di centro destra, torna a farsi rovente con la due volte mancata approvazione del Bilancio Consolidato per l'esercizio finanziario 2023, con l'ingresso in maggioranza dei consiglieri Luigi Di Monte e Rosa Tupputi, e con il successivo rimpasto di giunta che ha visto il rientro in amministrazione di Vincenza Di maggio e di Anna Maria Riefolo.

La tensione in aula tra la ormai ex maggioranza uscita dal voto del 2022 tocca il punto massimo durante la seduta consiliare del 6 novembre, con il pesantissimo scambio di vedute tra Cannito e i consiglieri di centro destra in dissenso, compreso Flavio Basile di "Barletta al Centro"- fautore di una ricomposizione della maggioranza uscita vincitrice alle elezioni del 2022, nonché molto critico in merito ai nuovi ingressi in maggioranza - protagonista di un durissimo scontro verbale con il sindaco.
Per la cronaca il Bilancio Consolidato riguardante l'esercizio finanziario 2023 verrà approvato al terzo tentativo durante l'assise dello scorso 29 novembre grazie a 17 voti favorevoli, vale a dire il quorum minimo deliberativo per cui basta una sola assenza affinché possa essere respinta qualsiasi proposta di delibera .
Uno scenario che si è ripetuto anche durante gli ultimi consigli comunali dell'anno 2024, e che, stando all'attuale situazione politica, con ogni probabilità si ripeteranno anche nel 2025
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