Eventi
I rifiuti venuti dal mare diventano una mostra di sensibilizzazione - FOTO
"Ditelo ai bambini", inaugurata l'iniziativa nei sotterranei del Castello
Barletta - venerdì 18 novembre 2022
16.30
Un pacchetto di patatine disperso in mare per trent'anni, insieme a boccette e flaconcini di plastica che risalgono addirittura agli anni '60. Tra i ritrovamenti fatti dall'ambientalista barlettano Antonio Binetti durante alcune passeggiate lungo la spiaggia di Barletta ci sono dei veri e propri reperti vintage, che da oggi diventano anche un percorso espositivo di sensibilizzazione ambientale e di tutela del mare.
È stata inaugurata questa mattina la mostra "Ditelo ai bambini", nata da un'idea di Binetti e arricchita dalle opere artistiche di diversi creativi e gruppi scolastici attraverso una suggestiva esposizione nei sotterranei del Castello di Barletta: un modo per dimostrare che dalla bruttezza può nascere arte e bellezza.Si tratta di un percorso, visitabile sino al 27 novembre, che racconta la "seconda vita" dei rifiuti trasformati in forme artistiche: quadri dipinti su tele fatte dai rifiuti, gioielli nati dai frammenti di vetri colorati, e infine l'esposizione dei reperti di plastica raccolti da Binetti, una sorta di "macchina del tempo" che ci mostra come la plastica sia davvero dura a morire. Nei prossimi giorni si svolgerà un ricco calendario di seminari, approfondimenti scientifici e laboratori (qui è consultabile il programma completo), grazie alla proficua collaborazione tra il raggruppamento Ripartiamo da Ariscianne (SIGEA Puglia-APS, Italia Nostra sezione di Barletta, Legambiente circolo di Barletta, Fra storia e Natura) e il contributo di diverse associazioni, con il patrocinio del Comune di Barletta e di ARPA Puglia.
Di seguito le interviste a:
È stata inaugurata questa mattina la mostra "Ditelo ai bambini", nata da un'idea di Binetti e arricchita dalle opere artistiche di diversi creativi e gruppi scolastici attraverso una suggestiva esposizione nei sotterranei del Castello di Barletta: un modo per dimostrare che dalla bruttezza può nascere arte e bellezza.Si tratta di un percorso, visitabile sino al 27 novembre, che racconta la "seconda vita" dei rifiuti trasformati in forme artistiche: quadri dipinti su tele fatte dai rifiuti, gioielli nati dai frammenti di vetri colorati, e infine l'esposizione dei reperti di plastica raccolti da Binetti, una sorta di "macchina del tempo" che ci mostra come la plastica sia davvero dura a morire. Nei prossimi giorni si svolgerà un ricco calendario di seminari, approfondimenti scientifici e laboratori (qui è consultabile il programma completo), grazie alla proficua collaborazione tra il raggruppamento Ripartiamo da Ariscianne (SIGEA Puglia-APS, Italia Nostra sezione di Barletta, Legambiente circolo di Barletta, Fra storia e Natura) e il contributo di diverse associazioni, con il patrocinio del Comune di Barletta e di ARPA Puglia.
Di seguito le interviste a:
- Antonio Binetti, sub ambientalista e ideatore del progetto
- Cosimo Cannito, sindaco di Barletta
- Anna Maria Riefolo, assessore comunale all'Ambiente
- Vito Bruno, direttore generale di Arpa Puglia