Politica
I consiglieri che spaventano Barletta
Sono loro i responsabili dell'empasse amministrativo. Sta per scadere "l'ultimatum Maffei"
Barletta - martedì 12 luglio 2011
Ha defintivamente ragione un nostro lettore, dalla firma di Peppino Lo Curto. Egli scrive all'ex segretario politico del Pd barlettano Franco Caputo che in una sua nota-denuncia titolata "Barletta afflitta dalla dipendenza tossica delle logiche del consenso" apre capitoli di severa responsabilità generica, non anagrafando ed elencando nelle varie circostanze da lui dettate alla stampa attribuzioni non individuabili, non verificabili nè comprensibili ai cittadini tutti. E allora, convenendo con me e con tutti, Peppino Lo Curto gli scrive: "Sì ma tutte allusioni, riferimenti aumm aumm! Perchè uno che aveva le mani in pasta fino all'altro giorno ha delle remore a fare esplicitamente nomi e cognomi?? a fare la letterina così sono tutti bravi, da uno come Caputo ci si aspetta una denuncia puntuale ma non un discorsetto (quasi) da bar. "
In effetti maggiorenti dei partiti e referenti diffondono solo messaggi in codice che hanno lo scopo di evitare acquisti di francobolli e dribblare, con astute allocuzioni, la verità dei fatti. Tanto ci siamo noi ad avere l'obbligo di interpretare. E allora assolviamolo questo compito.
Cerchiamo di capire a chi va addebitata la sciagurata e fallita prima riunione consiliare. Se - Caputo scrive di filiera regionale responsabile - noi facciamo i nomi che lui rifiuta di fare, e non è l'unico come già detto. E ' oramai noto che la guerriglia politica più plateale si sta esperendo per conquistare il redditizio caposaldo del presidente del consiglio le cui prerogative potrebbero avvantaggiare o meno una delle due fazioni del Pd e della maggioranza. Ed ecco i nomi delle due fazioni.
Questo l'elenco dei consiglieri del Pd che vorrebbe venisse eletto Michele Lasala ( laureato in farmacia):
• Franco Grippo (bancario)
• Cosimo Bruno (avvocato)
• Nicola Ruta (avvocato)
• Giuseppe Paolillo (medico)
• Giuseppe Crudele (commercialista)
Questo l'elenco dei consiglieri del Pd che vorrebbe venisse eletto Enzo Del Vecchio (commercialista):
• Filippo Caracciolo (non ci risulta alcuna attività, preghiamo di rettificare la nostra disconoscenza)
• Sandro Scelzi (medico)
• Luigi Torre (poliziotto)
Dieci consiglieri eletti che spaventano Barletta ritardando la sua indispensabile progressione economica -occupazionale. A questi nomi va addebitata ogni imprevista e imprevedibile situazione di stallo altamente nociva per una città capoluogo. I ritardi che stanno provocando, contrapponendosi reciprocamente, sono sicuramente incalcolabili e ci chiediamo se termini di legge possano poi imputare eventuali danni a ciascuno di loro eletti nella recente competizione amministrativa.
Il cittadino-votante non riconosce altri che questi dieci consiglieri quali primari referenti della loro volontà. Tutto il sottobosco politico di supremazie legato al partitismo viene disconosciuto e il candido elettore pretende la governabilità più immediata, senza altri indugi. Ecco la parte più ingenua dell'articolo ma che attiene alle reali paure di decine di migliaia di cittadini che, per differenti aspettative, invocano legittimamente governabilità. Ebbene abbiamo individuato chi non sta decidendo. Abbiamo in parte assolto alla richiesta del lettore Peppino Lo Curto.
La parte meno ingenua dell'articolo esclude la debole volontà di gran parte dei dieci eletti che preoccupano Barletta e riferisce dei colloqui segreti che dovrebbero portare alla soluzione dell'empasse amministrativa. Il giorno 19 prossimo scade "l'ultimatum Maffei" che, se non rispettato dall'accordo dei partiti (ma con quali iscritti poi?), favorirà il più veloce dei commissariamenti d'Italia. Pressioni si rivolgono ai consiglieri regionali Mennea e Caracciolo e pare abbiano sortito i primi effetti. A metà settimana verrà sicuramente comunicata la convocazione del consiglio comunale. Il nome del Presidente del Consiglio sarà quello di Enzo Del Vecchio. E' probabile che il consigliere regionale Ruggiero Mennea sciolga la riserva ostativa e agevoli questa candidatura, cancellando l' annunciata conferenza stampa di giovedì prossimo, ad una settimana dal suo rientro dalla vacanza in Sardegna, ospite in un residence di un importante imprenditore barlettano che ha accolto anche il presidente della provincia Francesco Ventola e l'on. Francesco Amoruso abolitore delle province.
Ora, in questo ultimo rigo concedete anche a noi un soffio di ermetismo, abbiamo promesso riservatezza giornalistica. E' la concreta possibilità di epurazione dal Pd da parte di esclusivi patron del partito a livello centrale a far tremare i polsi a tanti. Sarà questa situazione d'imperio e non altro a configurare una finta, temporanea pacificazione tra i cento politici che tengono sotto scacco una intera città ma che non è da ritenersi il migliore dei ricompattamenti. Le conseguenze sono dietro l'angolo.
In effetti maggiorenti dei partiti e referenti diffondono solo messaggi in codice che hanno lo scopo di evitare acquisti di francobolli e dribblare, con astute allocuzioni, la verità dei fatti. Tanto ci siamo noi ad avere l'obbligo di interpretare. E allora assolviamolo questo compito.
Cerchiamo di capire a chi va addebitata la sciagurata e fallita prima riunione consiliare. Se - Caputo scrive di filiera regionale responsabile - noi facciamo i nomi che lui rifiuta di fare, e non è l'unico come già detto. E ' oramai noto che la guerriglia politica più plateale si sta esperendo per conquistare il redditizio caposaldo del presidente del consiglio le cui prerogative potrebbero avvantaggiare o meno una delle due fazioni del Pd e della maggioranza. Ed ecco i nomi delle due fazioni.
Questo l'elenco dei consiglieri del Pd che vorrebbe venisse eletto Michele Lasala ( laureato in farmacia):
• Franco Grippo (bancario)
• Cosimo Bruno (avvocato)
• Nicola Ruta (avvocato)
• Giuseppe Paolillo (medico)
• Giuseppe Crudele (commercialista)
Questo l'elenco dei consiglieri del Pd che vorrebbe venisse eletto Enzo Del Vecchio (commercialista):
• Filippo Caracciolo (non ci risulta alcuna attività, preghiamo di rettificare la nostra disconoscenza)
• Sandro Scelzi (medico)
• Luigi Torre (poliziotto)
Dieci consiglieri eletti che spaventano Barletta ritardando la sua indispensabile progressione economica -occupazionale. A questi nomi va addebitata ogni imprevista e imprevedibile situazione di stallo altamente nociva per una città capoluogo. I ritardi che stanno provocando, contrapponendosi reciprocamente, sono sicuramente incalcolabili e ci chiediamo se termini di legge possano poi imputare eventuali danni a ciascuno di loro eletti nella recente competizione amministrativa.
Il cittadino-votante non riconosce altri che questi dieci consiglieri quali primari referenti della loro volontà. Tutto il sottobosco politico di supremazie legato al partitismo viene disconosciuto e il candido elettore pretende la governabilità più immediata, senza altri indugi. Ecco la parte più ingenua dell'articolo ma che attiene alle reali paure di decine di migliaia di cittadini che, per differenti aspettative, invocano legittimamente governabilità. Ebbene abbiamo individuato chi non sta decidendo. Abbiamo in parte assolto alla richiesta del lettore Peppino Lo Curto.
La parte meno ingenua dell'articolo esclude la debole volontà di gran parte dei dieci eletti che preoccupano Barletta e riferisce dei colloqui segreti che dovrebbero portare alla soluzione dell'empasse amministrativa. Il giorno 19 prossimo scade "l'ultimatum Maffei" che, se non rispettato dall'accordo dei partiti (ma con quali iscritti poi?), favorirà il più veloce dei commissariamenti d'Italia. Pressioni si rivolgono ai consiglieri regionali Mennea e Caracciolo e pare abbiano sortito i primi effetti. A metà settimana verrà sicuramente comunicata la convocazione del consiglio comunale. Il nome del Presidente del Consiglio sarà quello di Enzo Del Vecchio. E' probabile che il consigliere regionale Ruggiero Mennea sciolga la riserva ostativa e agevoli questa candidatura, cancellando l' annunciata conferenza stampa di giovedì prossimo, ad una settimana dal suo rientro dalla vacanza in Sardegna, ospite in un residence di un importante imprenditore barlettano che ha accolto anche il presidente della provincia Francesco Ventola e l'on. Francesco Amoruso abolitore delle province.
Ora, in questo ultimo rigo concedete anche a noi un soffio di ermetismo, abbiamo promesso riservatezza giornalistica. E' la concreta possibilità di epurazione dal Pd da parte di esclusivi patron del partito a livello centrale a far tremare i polsi a tanti. Sarà questa situazione d'imperio e non altro a configurare una finta, temporanea pacificazione tra i cento politici che tengono sotto scacco una intera città ma che non è da ritenersi il migliore dei ricompattamenti. Le conseguenze sono dietro l'angolo.