Eventi
Grande spettacolo dei Subsonica nel fossato del castello
Ottimo concerto, ma pessima organizzazione. Modesta affluenza di pubblico
Barletta - lunedì 25 luglio 2011
10.22
Energici, straripanti, coinvolgenti, non hanno bisogno di presentazioni i Subsonica, band torinese dal sound elettronico, che sabato 23 luglio ha animato il fossato del castello. Si sono fatti un po' attendere prima di iniziare, ma sin da subito Samuel e soci hanno mostrato di essere dei veri e propri animali da palcoscenico. E' con celebre brano di Battiato dal titolo Up patriots to arms che si aprono le danze, per poi passare ad una continua alternanza tra brani tratti dal loro ultimo album Eden e quelli dei vecchi lavori. Insomma Istrice, Sul sole, Serpente, ma anche le famosissime Nuvole Rapide, Veleno e Depre. Tutto accompagnato da un impianto luci spettacolare che ha permesso giochi degni di nota.
C'è anche il tempo di una piccola pausa e di un cambio d'abito, prima di ricominciare tutto d'un fiato fino alla fine. E' la parte migliore della serata, Samuel ormai all'apice salta da una parte all'altra del palco e il pubblico ormai riscaldato si scatena del tutto. E' il momento di Liberi Tutti, Colpo di pistola, Discolabirinto e le nuove Benzina ogoshi, Prodotto interno lurido, Diluvio e La Funzione tormentone estivo frutto della collaborazione con i Righeira.
A chiudere il concerto, protrattosi fino alle 00.40 anche per il gran numero di brani proposti, due canzoni storiche, tra le più belle in assoluto, Tutti i miei sbagli, presentata al festival di Sanremo del 2000, e Strade. Dismessi gli abiti di scena i componenti del gruppo si concedono ai loro fan in trepida attesa vicino le transenne che delimitano il back stage.
Ottimo spettacolo quindi quello offerto dai Subsonica, ma pessima organizzazione. Addette al rinfresco che si improvvisano addette stampa facendo da mediatrici per interviste, che poi non sono arrivate, e fotografie sotto il palco, ottenute solo dopo aver espresso il nostro disdegno. Ma i risultati alla fine sono sotto gli occhi di tutti, un fossato per niente affollato, pochi barlettani, nonostante un biglietto dal prezzo ragionevole, solo 20 euro e i tanti soldi spesi per la comunicazione.
Riceviamo una nota di rettifica al nostro articolo da parte dell'organizzazione barlettana che non si riconosce nella descrizione da me fornita. Ci tengo a precisare che la critica era rivolta a quella parte dell'organizzazione esterna a barletta, che si interfacciava con noi della stampa, quindi nulla a che vedere con la parte di organizzazione barlettana di cui invece apprezziamo l'impegno e lo sforzo fatto per portare un evento simile nella nostra città.
C'è anche il tempo di una piccola pausa e di un cambio d'abito, prima di ricominciare tutto d'un fiato fino alla fine. E' la parte migliore della serata, Samuel ormai all'apice salta da una parte all'altra del palco e il pubblico ormai riscaldato si scatena del tutto. E' il momento di Liberi Tutti, Colpo di pistola, Discolabirinto e le nuove Benzina ogoshi, Prodotto interno lurido, Diluvio e La Funzione tormentone estivo frutto della collaborazione con i Righeira.
A chiudere il concerto, protrattosi fino alle 00.40 anche per il gran numero di brani proposti, due canzoni storiche, tra le più belle in assoluto, Tutti i miei sbagli, presentata al festival di Sanremo del 2000, e Strade. Dismessi gli abiti di scena i componenti del gruppo si concedono ai loro fan in trepida attesa vicino le transenne che delimitano il back stage.
Ottimo spettacolo quindi quello offerto dai Subsonica, ma pessima organizzazione. Addette al rinfresco che si improvvisano addette stampa facendo da mediatrici per interviste, che poi non sono arrivate, e fotografie sotto il palco, ottenute solo dopo aver espresso il nostro disdegno. Ma i risultati alla fine sono sotto gli occhi di tutti, un fossato per niente affollato, pochi barlettani, nonostante un biglietto dal prezzo ragionevole, solo 20 euro e i tanti soldi spesi per la comunicazione.
Riceviamo una nota di rettifica al nostro articolo da parte dell'organizzazione barlettana che non si riconosce nella descrizione da me fornita. Ci tengo a precisare che la critica era rivolta a quella parte dell'organizzazione esterna a barletta, che si interfacciava con noi della stampa, quindi nulla a che vedere con la parte di organizzazione barlettana di cui invece apprezziamo l'impegno e lo sforzo fatto per portare un evento simile nella nostra città.