La città
Gli studenti manifestano: «Si scrive scuola, si legge futuro»
Ieri sono scesi in piazza in migliaia, pronta la risposta del Sindaco
Barletta - sabato 12 ottobre 2013
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Quella di ieri non è stata una mattinata ordinaria per la comunità studentesca di Barletta. La Rete degli Studenti Medi ha infatti organizzato una manifestazione che ha coinvolto migliaia di adolescenti, che hanno sfilato per la città per porre la giusta attenzione su tematiche forti. Diritto allo studio, trasporti ed infrastrutture sono stati i punti principali di questa manifestazione, che ha attraversato il centro cittadino segnalando a tutta la cittadinanza le necessità di una comunità studentesca che vive la propria formazione tra mille difficoltà. All'incirca tremila sono stati gli studenti che hanno aderito alla manifestazione, che è stata preceduta da un dibattito pubblico tenutosi martedì pomeriggio presso i giardini del Castello e si è conclusa con un altro dibattito, che si è consumato ieri, in tarda mattinata, presso piazza Aldo Moro. A spiegarci motivazioni, rivendicazioni e programmi futuri ci ha pensato Natalia Corcella, rappresentante della Rete degli Studenti Medi.
Natalia, parliamo innanzitutto dei numeri e delle motivazioni della vostra manifestazione.
Per quel che riguarda i numeri, eravamo all'incirca 3000. C'è stata una forte partecipazione di tutti gli istituti superiori di Barletta. Questo ovviamente ci fa molto piacere, perché è stata una manifestazione molto sentita, perché le motivazioni erano sia nazionali che territoriali. Possiamo dire che abbiamo delle rivendicazioni, come l'aggiornamento dei programmi e la richiesta di una legge nazionale per il diritto allo studio, ma soprattutto abbiamo battuto molto – e questo fa più leva sugli studenti – su quelli che sono i bisogni primari della comunità studentesca. Parliamo per esempio del tema dei trasporti, che hanno un'utenza elevata e registrano un pesante sovraffollamento soprattutto nell'orario di entrata ed uscita degli studenti. Invitiamo dunque il Comune a vigilare su questi servizi, che pur essendo pubblico è gestito da un'azienda privata. È comunque il caso che il Comune su questo servizio, attraverso cui gli studenti esercitano anche il loro diritto allo studio.
Altro tema che vi riguarda da molto vicino sono le strutture stesse in cui vivete la vostra attività scolastica. Diverse sono i plessi che hanno bisogno di ristrutturazione. È questa una tematica che vi tocca da vicino e che sensibilizza tutta la comunità studentesca (e non solo)?
Anche le infrastrutture rientrano in tutta una serie di problemi che sono stati analizzati. Nel decreto legge del 9 settembre vengono destinati dei fondi per l'edilizia scolastica, ma bisogna comunque tener conto che tutto il decreto legge prevede un investimento di 400 milioni di euro, mentre la Gelmini in passato aveva tagliato ben 12 miliardi. È una goccia in un oceano. Immaginiamo dunque quali fondi arrivano nelle nostre scuole, una miseria. Nella situazione specifica della nostra città, il Liceo Scientifico per fortuna, dopo tanti anni e dopo tante richieste, è stata la prima a ricevere finanziamenti e fondi per il rifacimento dell'Auditorium e delle aule sovrastanti. Ovviamente questo sta creando dei disagi, perché alcuni studenti fanno lezione nelle aule del "Crocifisso" e registriamo questa dispersione degli studenti. Ringraziamo chi di dovere per aver dato il via a questi lavori, anche se non è così bello che un ente pubblico si ritrovi in una struttura della Chiesa.
Quali sono i programmi ed i progetti futuri?
In primo luogo, a breve si terranno le elezioni negli istituti dei rappresentanti. Stiamo già preparando dei corsi di formazione per i rappresentanti, perché la rappresentanza all'interno della scuola è un tema molto importante. Questo non è un tema lontano, ma bisogna battersi per mantenere in vita questo strumento di democrazia. Inoltre, ci saranno iniziative pubbliche su reddito di formazione e trasporti, oltre ad altre nostre proposte che riguardano gli studenti e il diritto allo studio. Siamo molto colpiti dalla cancellazione del reddito di formazione, la nostra battaglia principale negli ultimi anni, e faremo sicuramente in modo che si ritorni alla sperimentazione che era stata approvata nel 2011/2012, che solo qualche giorno fa ha visto partorire la sua graduatoria, dopo quasi due anni. Vogliamo che il Comune si interessi maggiormente a queste tematiche per essere realmente vicino a tutti quegli studenti che affrontano difficoltà economiche.
Le sollecitazioni che gli studenti hanno rivolto in mattinata all'Amministrazione Comunale hanno avuto pronta risposta nel seguente comunicato del Sindaco, che si dice pronto ad ascoltare le richieste degli studenti: "Ai rappresentanti degli studenti che questa mattina hanno attraversato il centro cittadino, nel momento in cui il corteo è passato davanti a Palazzo di Città è stata comunicata la disponibilità e la volontà del sindaco, Pasquale Cascella, e dell'assessore, Antonio Divincenzo, a un incontro sul contributo dell'Amministrazione alla piena valorizzazione del ruolo della istituzione per lo sviluppo della città".
Natalia, parliamo innanzitutto dei numeri e delle motivazioni della vostra manifestazione.
Per quel che riguarda i numeri, eravamo all'incirca 3000. C'è stata una forte partecipazione di tutti gli istituti superiori di Barletta. Questo ovviamente ci fa molto piacere, perché è stata una manifestazione molto sentita, perché le motivazioni erano sia nazionali che territoriali. Possiamo dire che abbiamo delle rivendicazioni, come l'aggiornamento dei programmi e la richiesta di una legge nazionale per il diritto allo studio, ma soprattutto abbiamo battuto molto – e questo fa più leva sugli studenti – su quelli che sono i bisogni primari della comunità studentesca. Parliamo per esempio del tema dei trasporti, che hanno un'utenza elevata e registrano un pesante sovraffollamento soprattutto nell'orario di entrata ed uscita degli studenti. Invitiamo dunque il Comune a vigilare su questi servizi, che pur essendo pubblico è gestito da un'azienda privata. È comunque il caso che il Comune su questo servizio, attraverso cui gli studenti esercitano anche il loro diritto allo studio.
Altro tema che vi riguarda da molto vicino sono le strutture stesse in cui vivete la vostra attività scolastica. Diverse sono i plessi che hanno bisogno di ristrutturazione. È questa una tematica che vi tocca da vicino e che sensibilizza tutta la comunità studentesca (e non solo)?
Anche le infrastrutture rientrano in tutta una serie di problemi che sono stati analizzati. Nel decreto legge del 9 settembre vengono destinati dei fondi per l'edilizia scolastica, ma bisogna comunque tener conto che tutto il decreto legge prevede un investimento di 400 milioni di euro, mentre la Gelmini in passato aveva tagliato ben 12 miliardi. È una goccia in un oceano. Immaginiamo dunque quali fondi arrivano nelle nostre scuole, una miseria. Nella situazione specifica della nostra città, il Liceo Scientifico per fortuna, dopo tanti anni e dopo tante richieste, è stata la prima a ricevere finanziamenti e fondi per il rifacimento dell'Auditorium e delle aule sovrastanti. Ovviamente questo sta creando dei disagi, perché alcuni studenti fanno lezione nelle aule del "Crocifisso" e registriamo questa dispersione degli studenti. Ringraziamo chi di dovere per aver dato il via a questi lavori, anche se non è così bello che un ente pubblico si ritrovi in una struttura della Chiesa.
Quali sono i programmi ed i progetti futuri?
In primo luogo, a breve si terranno le elezioni negli istituti dei rappresentanti. Stiamo già preparando dei corsi di formazione per i rappresentanti, perché la rappresentanza all'interno della scuola è un tema molto importante. Questo non è un tema lontano, ma bisogna battersi per mantenere in vita questo strumento di democrazia. Inoltre, ci saranno iniziative pubbliche su reddito di formazione e trasporti, oltre ad altre nostre proposte che riguardano gli studenti e il diritto allo studio. Siamo molto colpiti dalla cancellazione del reddito di formazione, la nostra battaglia principale negli ultimi anni, e faremo sicuramente in modo che si ritorni alla sperimentazione che era stata approvata nel 2011/2012, che solo qualche giorno fa ha visto partorire la sua graduatoria, dopo quasi due anni. Vogliamo che il Comune si interessi maggiormente a queste tematiche per essere realmente vicino a tutti quegli studenti che affrontano difficoltà economiche.
Le sollecitazioni che gli studenti hanno rivolto in mattinata all'Amministrazione Comunale hanno avuto pronta risposta nel seguente comunicato del Sindaco, che si dice pronto ad ascoltare le richieste degli studenti: "Ai rappresentanti degli studenti che questa mattina hanno attraversato il centro cittadino, nel momento in cui il corteo è passato davanti a Palazzo di Città è stata comunicata la disponibilità e la volontà del sindaco, Pasquale Cascella, e dell'assessore, Antonio Divincenzo, a un incontro sul contributo dell'Amministrazione alla piena valorizzazione del ruolo della istituzione per lo sviluppo della città".