Politica
Giunta Cascella: sarà un parto difficile?
Nel PD: Divincenzo in pole position, Messina e Paolillo vorrebbero esserci. Probabile giunta di 10 componenti. A Sinistra Unita il vicesindaco
Barletta - mercoledì 12 giugno 2013
01.00
Messi ormai alle spalle i festeggiamenti per la vittoria, Cascella si trova ora alle prese con il primo scoglio: la formazione della nuova giunta. «Chiederò alle forze politiche di offrirmi delle rose di nomi, comprendenti anche giovani, donne, legati a competenze specifiche - aveva dichiarato a caldo, lunedì sera, il neo-sindaco, nell'intervista a Barlettalife - perché voglio sicuramente costruire una giunta che abbia un rapporto con tutte le forze politiche che hanno partecipato alla coalizione - aveva puntualizzato - Autonomamente le forze politiche decideranno i loro contributi, autonomamente io deciderò quali contributi delle forze politiche potranno essere utili alla giunta della città».
La partita sul filo degli equilibrismi per la composizione della squadra di governo, si gioca ovviamente all'interno del PD. Sembrerebbe dato ormai quasi per certo l'ingresso in giunta di Antonio Divincenzo, giovane neo-consigliere di area Boccia, già assessore nella giunta Maffei "dei primi non eletti", che così lascerebbe la poltrona da consigliere, al primo dei non eletti, cioè Cosimo Bruno, consigliere comunale uscente, della stessa area. Sempre nel PD sarebbero emersi i nomi di Assuntela Messina e Pinuccio Paolillo. I giochi però sono ancora del tutto aperti, sia per quello che sarà il peso che il PD riuscirà ad ottenere all'interno della giunta, sia per come si posizioneranno le tre aree del partito: Boccia, Caracciolo, Mennea. Un PD nuovamente a tre teste, di cui due sempre le stesse (Caracciolo e Mennea), più Boccia, non più dietro le quinte, ma direttamente nella contesa, al posto di Maffei.
Il numero degli assessori è l'altro nodo da sciogliere. «Sarà legato anche ai problemi che la città di Barletta dovrà affrontare - aveva detto Cascella lunedì sera, ai nostri microfoni - Quello che conta è fare presto, ma fare bene». Il neo-sindaco avrebbe forse preferito una presenza con un unico assessore per ogni lista, più due a lui vicini, ma il PD, rivendicando il suo peso politico, potrebbe invece ottenerne due, e Sinistra Unita un assessore, con carica di vicesindaco. Anche per le altre liste, dovrebbe esserci una presenza in giunta per ciascuna. Ci sarebbero poi comunque due assessori vicini al sindaco, di cui uno, come già sappiamo, sarà il professor Ugo Villani, con la delega alla Trasparenza, Legalità e Partecipazione. Sarebbero in tal caso 9 assessori, più il sindaco Cascella. Infatti, la legge "Finanziaria" del 2010, che ha previsto, a partire dal 2011, il taglio del 20% dei consiglieri comunali (passati a Barletta da 40 a 32), è intervenuta anche sul numero massimo di assessori in giunta, fissato a nove, per i comuni superiori a 100.000 abitanti e i capoluoghi di provincia con popolazione inferiore, pari ad un quarto arrotondato per eccesso del numero di consiglieri, sindaco compreso.
Oggi pomeriggio intanto, la Commissaria Prefettizia presiederà, in Sala consiliare, la cerimonia di proclamazione del nuovo sindaco. Un atto che segnerà ufficialmente il passaggio di consegne da una gestione commissariale, che ha generato ampie discussioni pro e contro, ad una nuova amministrazione politica, che dovrà dimostrare di non essere un fac-simile del recentissimo passato. Lunedì sera, la domanda sui tempi per la nuova giunta era stata: «Una settimana di tempo?». Cascella aveva risposto: «Io spero anche meno. Spero di poter affrontare le cose nei tempi giusti, per fare bene». Certamente, dopo la giornata di oggi, i nodi dovranno cominciare a venire al pettine.
La partita sul filo degli equilibrismi per la composizione della squadra di governo, si gioca ovviamente all'interno del PD. Sembrerebbe dato ormai quasi per certo l'ingresso in giunta di Antonio Divincenzo, giovane neo-consigliere di area Boccia, già assessore nella giunta Maffei "dei primi non eletti", che così lascerebbe la poltrona da consigliere, al primo dei non eletti, cioè Cosimo Bruno, consigliere comunale uscente, della stessa area. Sempre nel PD sarebbero emersi i nomi di Assuntela Messina e Pinuccio Paolillo. I giochi però sono ancora del tutto aperti, sia per quello che sarà il peso che il PD riuscirà ad ottenere all'interno della giunta, sia per come si posizioneranno le tre aree del partito: Boccia, Caracciolo, Mennea. Un PD nuovamente a tre teste, di cui due sempre le stesse (Caracciolo e Mennea), più Boccia, non più dietro le quinte, ma direttamente nella contesa, al posto di Maffei.
Il numero degli assessori è l'altro nodo da sciogliere. «Sarà legato anche ai problemi che la città di Barletta dovrà affrontare - aveva detto Cascella lunedì sera, ai nostri microfoni - Quello che conta è fare presto, ma fare bene». Il neo-sindaco avrebbe forse preferito una presenza con un unico assessore per ogni lista, più due a lui vicini, ma il PD, rivendicando il suo peso politico, potrebbe invece ottenerne due, e Sinistra Unita un assessore, con carica di vicesindaco. Anche per le altre liste, dovrebbe esserci una presenza in giunta per ciascuna. Ci sarebbero poi comunque due assessori vicini al sindaco, di cui uno, come già sappiamo, sarà il professor Ugo Villani, con la delega alla Trasparenza, Legalità e Partecipazione. Sarebbero in tal caso 9 assessori, più il sindaco Cascella. Infatti, la legge "Finanziaria" del 2010, che ha previsto, a partire dal 2011, il taglio del 20% dei consiglieri comunali (passati a Barletta da 40 a 32), è intervenuta anche sul numero massimo di assessori in giunta, fissato a nove, per i comuni superiori a 100.000 abitanti e i capoluoghi di provincia con popolazione inferiore, pari ad un quarto arrotondato per eccesso del numero di consiglieri, sindaco compreso.
Oggi pomeriggio intanto, la Commissaria Prefettizia presiederà, in Sala consiliare, la cerimonia di proclamazione del nuovo sindaco. Un atto che segnerà ufficialmente il passaggio di consegne da una gestione commissariale, che ha generato ampie discussioni pro e contro, ad una nuova amministrazione politica, che dovrà dimostrare di non essere un fac-simile del recentissimo passato. Lunedì sera, la domanda sui tempi per la nuova giunta era stata: «Una settimana di tempo?». Cascella aveva risposto: «Io spero anche meno. Spero di poter affrontare le cose nei tempi giusti, per fare bene». Certamente, dopo la giornata di oggi, i nodi dovranno cominciare a venire al pettine.