La città
Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada, «iniziativa importante oscurata dall'assenza dell'amministrazione comunale»
La nota del comitato di zona 167
Barletta - lunedì 18 novembre 2024
10.51
«Domenica 17 novembre 2024, Barletta ha celebrato la Giornata Mondiale in Memoria delle Vittime della Strada, con una mattinata di intensa sensibilizzazione e riflessione promossa dal Comitato della Zona 167 e organizzata dalla Rete delle Associazioni di Barletta. L'evento, giunto al terzo anno consecutivo, si è svolto in via Mura San Cataldo, presso l'ingresso dei giardini del Castello, con il patrocinio formale, ma privo di impegno concreto, del Comune di Barletta». Così scrivono in una nota stampa Giuseppe Di Bari e Raffaele Patella.
«Decine di cittadini si sono riuniti per partecipare a un evento dedicato alla sicurezza stradale e alla memoria di chi ha perso la vita sulle strade, un tema che avrebbe dovuto richiamare l'attenzione di tutte le istituzioni, ma che è stato colpevolmente ignorato dall'Amministrazione Comunale. La mattinata ha offerto dimostrazioni, momenti formativi e la simulazione di un grave incidente stradale, resa possibile grazie alla collaborazione dell'Autodemolizione Bellino, dei Vigili del Fuoco e della Croce Rossa Italiana. Anche le forze dell'ordine – Polizia di Stato, Sezione Polizia Stradale Bat, Carabinieri compagnia di Barletta e Polizia Locale – hanno contribuito attivamente con interventi e presidi, dimostrando un impegno tangibile per sensibilizzare la cittadinanza. Particolare attenzione è stata mostrata dalla Prefettura di Barletta – Andria – Trani rappresentata del Vice Prefetto Aggiunto dottoressa Maria Ilenia Piazzolla.
Particolarmente apprezzata è stata l'attività svolta dall'ACI Bari con la presenza della formatrice dottoressa Elisabetta Ranieri, che ha catturato l'attenzione del pubblico con una simulazione educativa, e dall'Associazione Nazionale Polizia di Stato, che ha distribuito etilometri tascabili per promuovere una guida sicura.
L'evento è iniziato con una funzione religiosa celebrata da Don Francesco Fruscio presso la Cattedrale, un momento solenne che ha dato voce alla memoria dei tanti barlettani vittime della strada. Una commemorazione profondamente sentita, che ha evidenziato ancora di più l'assenza inaccettabile dell'Amministrazione Comunale, incapace di onorare la memoria dei propri cittadini deceduti in incidenti stradali.
Il Comitato della Zona 167 e la Rete delle Associazioni di Barletta, pur ringraziando di cuore tutte le realtà che hanno reso possibile la manifestazione, non possono esimersi dal denunciare l'indifferenza dimostrata dall'Amministrazione. Il patrocinio "a parole" non ha valore se non è seguito da una presenza autentica e da azioni concrete. In un contesto di così alto valore civico e di importanza mondiale, la loro assenza rappresenta un disinteresse doloroso e inspiegabile verso una causa che riguarda la vita di tutti noi e in particolare verso le numerose famiglie barlettane che hanno vissuto il dramma della perdita di familiari in sinistri stradali.
La sicurezza stradale è una responsabilità collettiva che richiede l'impegno di ogni istituzione e cittadino. La speranza è che questa giornata annuale non rimanga solo una manifestazione simbolica, ma porti a un impegno reale e costante anche da parte di chi ha il dovere di amministrare e proteggere la nostra comunità. Ignorare questa memoria significa ignorare il valore della vita umana, una colpa che non può essere accettata».
«Decine di cittadini si sono riuniti per partecipare a un evento dedicato alla sicurezza stradale e alla memoria di chi ha perso la vita sulle strade, un tema che avrebbe dovuto richiamare l'attenzione di tutte le istituzioni, ma che è stato colpevolmente ignorato dall'Amministrazione Comunale. La mattinata ha offerto dimostrazioni, momenti formativi e la simulazione di un grave incidente stradale, resa possibile grazie alla collaborazione dell'Autodemolizione Bellino, dei Vigili del Fuoco e della Croce Rossa Italiana. Anche le forze dell'ordine – Polizia di Stato, Sezione Polizia Stradale Bat, Carabinieri compagnia di Barletta e Polizia Locale – hanno contribuito attivamente con interventi e presidi, dimostrando un impegno tangibile per sensibilizzare la cittadinanza. Particolare attenzione è stata mostrata dalla Prefettura di Barletta – Andria – Trani rappresentata del Vice Prefetto Aggiunto dottoressa Maria Ilenia Piazzolla.
Particolarmente apprezzata è stata l'attività svolta dall'ACI Bari con la presenza della formatrice dottoressa Elisabetta Ranieri, che ha catturato l'attenzione del pubblico con una simulazione educativa, e dall'Associazione Nazionale Polizia di Stato, che ha distribuito etilometri tascabili per promuovere una guida sicura.
L'evento è iniziato con una funzione religiosa celebrata da Don Francesco Fruscio presso la Cattedrale, un momento solenne che ha dato voce alla memoria dei tanti barlettani vittime della strada. Una commemorazione profondamente sentita, che ha evidenziato ancora di più l'assenza inaccettabile dell'Amministrazione Comunale, incapace di onorare la memoria dei propri cittadini deceduti in incidenti stradali.
Il Comitato della Zona 167 e la Rete delle Associazioni di Barletta, pur ringraziando di cuore tutte le realtà che hanno reso possibile la manifestazione, non possono esimersi dal denunciare l'indifferenza dimostrata dall'Amministrazione. Il patrocinio "a parole" non ha valore se non è seguito da una presenza autentica e da azioni concrete. In un contesto di così alto valore civico e di importanza mondiale, la loro assenza rappresenta un disinteresse doloroso e inspiegabile verso una causa che riguarda la vita di tutti noi e in particolare verso le numerose famiglie barlettane che hanno vissuto il dramma della perdita di familiari in sinistri stradali.
La sicurezza stradale è una responsabilità collettiva che richiede l'impegno di ogni istituzione e cittadino. La speranza è che questa giornata annuale non rimanga solo una manifestazione simbolica, ma porti a un impegno reale e costante anche da parte di chi ha il dovere di amministrare e proteggere la nostra comunità. Ignorare questa memoria significa ignorare il valore della vita umana, una colpa che non può essere accettata».